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Il racconto dei nostri assaggi a Life Of Wine 2019 – Tredicesima Puntata: la Vitovska di Kante

Puntate precedenti: Prima Puntata, Seconda PuntataTerza PuntataQuarta PuntataQuinta Puntata, Sesta Puntata, Settima Puntata, Ottava Puntata, Nona Puntata, Decima Puntata, Undicesima Puntata, Dodicesima Puntata.

Quella di Edi Kante, personaggio dal carattere deciso e complesso, come i suoi vini, non è semplicemente una cantina: è un faro piantato in mezzo al Carso a cui tanti giovani produttori della zona guardano con ispirazione e devozione. La sua è una storia di rivoluzione o se preferite di rivalutazione, quasi riscatto, di un territorio e del modo di rappresentarlo e raccontarlo attraverso uno stile di vinificazione orientato alla semplicità e al rispetto assoluto della natura, in netta contrapposizione allo stile aterittoriale talvolta presente in alcune zone più o meno vocate del Friuli Venezia Giulia. Luoghi unici caratterizzati principalmente da rocce bianche, terre rosse ricche di ferro con poca acqua e dove la bora impone la sua presenza sui vigneti e ridisegna anche il suolo spazzando le superfici con la sua potenza. E qui che Edi Kante, a Duino Aurisina, in località Prepotto, ha forgiato la sua trentennale esperienza vitivinicola coltivando tutti i vitigni che compongono oggi l’immaginario del vino friulano.

Nei 6 ettari vitati (sparsi in vari comuni) trovano spazio in prevalenza uve bianche: la Malvasia Istriana, lo Chardonnay, il Sauvignon e soprattutto la Vitovska un’uva territoriale, largamente coltivata nel Carso triestino, dalla buccia spessa e resistente ai venti. Per tutti questi vitigni Kante opera vendemmia e vinificazione separata delle parcelle, fermentazione e riposo in barrique per 10 mesi (ma anche fino a 24 nelle versioni riserva) e poi stabilizzazione in acciaio per altri 8, con vini che escono sul mercato 2-3 anni dopo la vendemmia per le versioni annata, e fino a 10 anni dopo per le versioni definite “Riserva” proposte con l’etichetta artistica a distinguerle dalle altre.

A Life of Wine è stato possibile assaggiare l’ultima annata di Vitovska in commercio, la 2016, e due Riserve, la 2010 e la 2007, in formato magnum.

Vitovska 2016 – Realizzata da ceppi di 19 anni di età con rese da 500/600 grammi per pianta. Fermentazione in barrique usate per un anno, poi affina in acciaio per altri 6 mesi. Alla vista si presenta giallo paglierino tendente all’oro. Naso complesso ed articolato che propone in successione cenni di lime, spunti di erbe aromatiche e zenzero, note eleganti di ginestra e rosa tea, e chiude con toni salmastri ed una decisa impronta minerale. Bocca rigorosa, assaggio scandito dalla risoluta spinta acida e sapida, equilibrata nel finale dalla morbidezza alcolica. Lungo e persistente, caratterizzato dalla scia marina e dai ritorni agrumati.

Vitovska Riserva 2010 – Bella la magnum con l’etichetta artistica che in qualche modo allude alla vitalità del vino che contiene e fa lo spoiler del caleidoscopio di sensazioni che potrà regalare a chi si accosta al calice dove guizza un liquido oro brillante. Al naso questa Riserva si esprime ammaliante e diretta con note eteree di vernice, cera d’api, agrumi, fiori appassiti e fieno, prima di regalare accenni di iodio e sale che si protraggono nel palato, dove sapidità e croccantezza sono la parola d’ordine. Pieno e solare (forse per via di una macerazione più lunga), scorre in bocca con grazia in un perfetto equilibrio tra spigoli e rotondità mellite, lasciando un lunghissimo e piacevole ricordo di frutta secca e sale.

Vitovska Riserva 2007 – Una Riserva da annata precoce, che mette in evidenza ancora di più il carattere roccioso, ben marcato, della Vitovska. Alla vista si presenta di una bella veste dorata luminosa. Al naso è inizialmente timido e chiuso per via della temperatura di servizio, ma appena il liquido odoroso inizia a scaldarsi ci si presenta un ventaglio aperto di profumi in cui si agitano note di arancia bionda, mandarino e ginestra, pesca bianca e una marcata nota di salinità rocciosa. Agrumi e fiori si incaricano di aprire il sorso arioso e avvolgente, dove la sapidità e il sale sono ancora più accentuati, assieme ad una vibrante acidità. Questo vino affilato non dimostra affatto i suoi 12 anni, ma porta in dote, integrate in un sorso corroborante, le caratteristiche della sua giovinezza: è una lama sospesa tra l’Adriatico e il Carso. D’altra parte la Vitovska è un vitigno eroico che, se assecondato senza interventi che ne corrompano l’anima, è in grado di raccontare come pochi altri l’essenza di casa sua.

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