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Il racconto dei nostri assaggi a Life of Wine – Quinta Puntata: il Brunello del Ventolaio

Puntate precedenti: Prima Puntata, Seconda PuntataTerza Puntata, Quarta Puntata.

Ventolaio, ovvero Maria Assunta Perugini (moglie di Luigi Fanti) con i figli Manuele e Baldassarre. Perché a volte ci dimentichiamo che dietro ad un qualsiasi progetto imprenditoriale ci sono prima di tutto volti e nomi, spesso uniti da legami familiari indissolubili.

Maria Assunta Perugini

Quel “capitale umano” altrettanto fondamentale rispetto alla mera pecunia. Senza di esso nessun sogno può realizzarsi, men che meno quello di produrre Brunello a Sud Est dell’Abbazia di Sant’Antimo, in poderi che guardano dritti verso l’Amiata, zona meno nota al pubblico di intenditori.

Eppure non molti conoscono la purezza del Sangiovese cresciuto tra le pendici di questo cono di origine vulcanica. Particolarmente interessante infatti è l’esposizione che garantisce maggior protezione ai vigneti dalle rigidità invernali. Non dimentichiamo infine una particolare ventilazione che protegge dalle muffe e favorisce grandi escursioni termiche contro le “ustioni climatiche” degli ultimi anni.

15 ettari curati per la parte enologica da Maurizio Castelli, uno degli eredi della scuola di “mister bicchierino” Giulio Gambelli, Re del Sangiovese.

Cominciamo gli assaggi di giornata presenti all’evento Life of Wine con il Rosso di Montalcino 2017, macerazione sulle bucce di 40 giorni ed utilizzo di lieviti indigeni. Un anno di sosta in botti da 30 ettolitri per un vino completo, morbido e dal grande potenziale fruttato.

Brunello di Montalcino 2013, ben 54 mesi di riposo in botte grande. Un Brunello da manuale con note tipiche scure di visciola, amarena sotto spirito, pepe nero e tabacco kentucky. Gusto dinamico, chiosa su scie minerali gradevoli.

Brunello Riserva 2012. Una delle poche riserve di questa annata bollente che ritengo “non sedute”, anzi viva più che mai. Ancora in gioventù, con potenza tannica e acidità agrumata. La bocca è lucida e persistente, dal finale tipico amaricante.

Ma è nel Brunello Riserva 2010 che Ventolaio si esprime davvero al top. Semplicemente  bellissima e complessa, ritornano i richiami amaricanti, questa volta di scorze d’arancia, petali di viola appassiti, chiodi di garofano e torrefazione. Sorso ampio, caldo pronto alla beva pur conservando ottime prospettive evolutive.

Una continua progressione nel solco della qualità che non mancherà di stupirci in futuro al pari dei big blasonati.

 

 

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Scritto da

Luca Matarazzo Giornalista- Sommelier AIS - Degustatore Ufficiale - Relatore corsi per la Campania.. Ha partecipato a numerosi concorsi enologici e seminari di approfondimento. Vincitore del Trofeo Montefalco Sagrantino edizione 2021 e del Master sull'Albana di Romagna 2022, Wine Consultant collabora attualmente con testate giornalistiche e blog importanti a livello nazionale.

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