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Il racconto dei nostri assaggi a Life of Wine – Quarta puntata: Verticale di Pecorino della Tenuta I Fauri

Puntate precedenti: Prima Puntata, Seconda Puntata, Terza Puntata.

Quarta Puntata

Finalmente!

Finalmente grande lustro al Pecorino grazie alla tenacia dei fratelli Luigi e Valentina Di Camillo della Tenuta I Fauri.

Oltre 30 ettari di vigneti tra Francavilla e Chieti con terreni, esposizioni e altitudini molto variabili.

Tecniche tradizionali locali che prevedono l’uso del cemento e pochissimo (se non nulla) utilizzo del legno. Non che la cosa faccia male di per sé, ma in queste zone da sempre si fa così per Trebbiano, Passerina e Pecorino.. un motivo ci sarà.

Viticoltori da una vita, in realtà gli anni 2000 li vedono davvero protagonisti della svolta aziendale, pur conservando una parte del loro vino ancora non imbottigliato.

Il confronto con Valentina è serrato, da mettere quasi soggezione. Orgogliosa di ciò che la Natura (e le annate) concedono ai suoi vini. Impossibile non trovarsi però in sintonia quando a parlare è il bicchiere, sopratutto in una mini verticale di Pecorino da urlo! Tutto grazie all’evento Life of Wine svoltosi a Roma il 26 ottobre scorso e che ci ha visto protagonisti su più fronti come redazione di Vinodabere.

Partiamo dalla più recente, la 2018. Annata “ballerina” per stessa definizione della Di Camillo. Naso agrumato e bocca dalla grande sapidità che denota un ottimo uso del cemento. Largo nel finale.

Per la potenza della 2017 basta dire che si passa dai 13,5° a 14° volumetrici (e forse oltre),  tutta declinata su morbidezze e frutta polposa. Note speziate bianche allietano per fortuna le nostre papille un po’ frastornate dalle sensazioni pseudocaloriche.

2016 bellissima ed in perfetto equilibrio. Colore cangiante dorato esprime effluvi balsamici di salvia e melone bianco maturo. Vira infine verso il tropical con spezie suadenti da danza dei sette veli e solfori tiolici. Bocca ben delineata con componenti agrumate/floreali sorrette da scie sapide persistenti.

2015 annata semplicemente strepitosa! Naso da frutta bianca, fiori di zagara e note gessose. Chiusura minerale con contorni freschissimi di pompelmo rosa. Erbe mediterraneee appena colte.

Terminiamo con la 2014 tornando a sentori officinali che promettono già profumi idrocarburici. Un volo pindarico Abruzzo-Valle del Reno da percorrere in first class grazie alla Tenuta I Fauri.

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Scritto da

Luca Matarazzo Giornalista- Sommelier AIS - Degustatore Ufficiale - Relatore corsi per la Campania.. Ha partecipato a numerosi concorsi enologici e seminari di approfondimento. Vincitore del Trofeo Montefalco Sagrantino edizione 2021 e del Master sull'Albana di Romagna 2022, Wine Consultant collabora attualmente con testate giornalistiche e blog importanti a livello nazionale.

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