Le Mesnil-sur-Oger è un comune francese di soli 1.236 abitanti, situato nel dipartimento della Marna nella regione del Grand Est ed è certamente conosciuto per i suoi vigneti di Chardonnay.
Si tratta di una Cittadina tranquilla, dominata dalla chiesetta in stile romanico di Saint Nicolas e per gli appassionati è da non perdere la vistita al bellissimo museo del vino – Musèe de la Vigne et du vin.
Nella Côte de Blanc patria di eccellenza di sua maestà lo Chardonnay non vi sono particolari sottozone, qui i village e il loro sottosuolo dettano le regole.
Oggi vi parlo del teatro di Le Mensnil-sur-Oger dove possiamo trovare un suolo in cui gesso e minerali specialmente di questo village tra i più conosciuti della Côte de Blanc, celebre grazie ad alcune Maison che hanno dato vita a grandi Champagne leggendari basti pensare a Salon e Krug su tutte. Qui il gesso del sottosuolo assorbe il calore dei raggi solari e come una riserva idrica rilascia acqua nei periodi più siccitosi.
Una curiosità che condivido con voi è che ci sono 435 ettari vitati di cui 432 coltivati a Chardonnay con 75 diversi lieux-dits.
Tra le cantine di rilievo che penso valga la pena citare abbiamo: Stephane Regnault, J.L. Vergnon e Pertois-Moriset.
Stephane Regnault
Stephane ha una storia appena iniziata ma che farà parlare di sé, prime annate messe sul mercato nel 2014 dopo alcune esperienze nel mondo del vino che ci sono vicine, perché Stephane ha lavorato come sommelier a Londra e per uno studio di ingegneria aerospaziale pensate. Poi nel 2007 torna a casa e si mette in gioco con le vigne del padre che all’epoca conferiva uva ad una cooperativa. Amante della musica jazz. Lo si nota particolarmente nelle sue etichette che ricordano le note musicali con un richiamo alle costellazioni in nome del suo passato di studi sul tema.
Champagne Grand Cru Lydien n°29 Extra Brut s.a, 100% Chardonnay (cuvée 2015 e 2014)
Champagne che nasce nella parcella di Le Chemin de Flavigny esposizione sud, quindi zona colpita da forti correnti calde. Dopo passaggi in inox e barrique durante la fermentazione si passa ad una malolattica completa. Curiosità è che il numero 29 della cuvée corrisponde alle annate 15 +14 =29 pensate.
Straordinaria freschezza di verticalità tagliente come la natura dei vigneti di Le Mesnil-sur-Oger e burro salato
Abbinamento con Risotto mantecato in cipolla caramellata con aceto accompagnato con spuma di al graukäse (formaggio tipico della Val Aurina) e crumble di pane.
J.L Vergnon
Clément e Didier sono cugini e ad oggi si trovano alla guida di una proprietà di 5,5 ettari vitati. Lavorano in modo molto organico e prediligono la produzione di bollicine con dosaggio molto basso, tanto che per chi cerca uno Champagne verticale, questa è la scelta giusta perché mineralità e salinità son il mantra di questa realtà di N.M.
Champagne Grand Cru Blanc de Blanc Eloquence Extra Brut s.a, 100% Chardonnay (cuvée 2016 + vin de réserve)
Questo Champagne si fa notare per le sue sensazioni acido-minerali, quindi se si amano Champagne molto secchi questo e l’ideale. La freschezza lo rende molto dissetante, ecco perché risulta uno champagne adatto come aperitivo ma che offre grandi emozioni anche gastronomicamente per gli abbinamenti.
Abbinamento con Waffle belga rivisitato utilizzando il midollo di cervo nell’impasto servito con creme fraiche fatta in casa e uova di coregone.
Pertois-Moriset
In Avenue de la Reépublique 13, Cecilie figlia dei proprietari e il marito Vincent Bauchet chef de cave e mente della cantina dal 2013, portano avanti la lunga tradizione della cantina nata dopo l’unione dei due rami famigliari dei Pertois e Moriset sodalizio che va avanti dal 1951 del dopoguerra. Vini senza malolattica e che sono allevati su appezzamenti nelle lieux-dits di Les Jutees, Haut d’Aillerands’ e Les Jeamprins da cui vengono prodotti altrettanti champagne parcellati. La curiosità è che il fondo ed il cercine della bottiglia riportano il nome della cantina in rilievo, con addirittura i tiraggi del 2015, quindi una vera chicca.
Champagne Grand Cru Les Jutées BdB 2011 Extra Brut, 100% Chardonnay (cuvée 2015 + vin de reserve)
Prime piante risalenti al 1979, dopo una sosta di 9 mesi sulle proprie fecce un affinamento di 6 anni. Un millesimato nature (quasi) prodotto in edizione limitata. E un naso ricco in quanto spesso e intenso di agrumi, e frutti maturi in aggiunta una nota di miele molto soffusa che smorza la verticalità molto tesa. Vino di eleganza data dall’ intreccio di grassezza, frutto (mela e agrumi). Rispetto ai molti vin du Champagne di Le Mesnil, non è tagliante ma pieno anzi stupisce per una ricchezza grassa e cremosità della crema pasticcera al limone con un accenno tropicale. Al palato è molto rotondo, denso nei suoi giochi di agrumi e mineralità.
Abbinamento con Trippa di vitello cotto nel latte su crema di sanguinaccio e perle di mela verde ghiacciate.
Eccoci già alla fine di questo terzo appuntamento, cui ne seguiranno altri che ci accompagneranno attraverso una disamina approfondita di queste tipologie, passando dai territori o dalle singole parcelle e cercando di trasmettere esperienza e curiosità.
Sommelier originario della Val Gardena nel cuore delle Dolomiti, a cui gli studi sono stati illuminanti: è da questi che nasce il suo amore per il mondo del vino. Il suo trampolino di lancio è stato il ristorante tristellato St. Hubertus - Rosalpina a San Cassiano in Alta Badia, dove ha ricoperto il ruolo di Sommelier e durante il lavoro consegue il diploma WSET (Wine and Spirits Education Trust) nel 2019. La sua voglia di mettersi in gioco lo ha spinto a partecipare anche ad alcune competizioni, classificandosi 1° al Trofeo del Soave 2019; 1° al Master Chianti Classico 2020 premio comunicazione; 1° al Master dell’Albana 2020; 1° italiano a vincere il Master del Pinot Nero nel 2021, la consacrazione con il Titolo di Miglior Sommelier d'Italia nel 2022 seguita dal premio alla carriera come miglior sommelier professionista dell’anno 2022 nella ristorazione italiana - Premio Solidus. Oggi, è relatore presso l’Associazione Italiana Sommelier, Scuola Concorsi AIS Veneto, direttore del GDS e consigliere regionale di AIS Alto-Adige. Docente all’Istituto alberghiero di Merano, giudice per la guida vini Gault & Millau Italia, Concours Internacional Grenache du Monde, Concorso Emergente Sala, Concours Mondial de Bruxelles, tra i candidati personaggio dell'anno di Italia a Tavola 2023 e partecipa alla stesura della Guida Vitae - I migliori vini d’Italia. Idrosommelier - brand ambassador per Cedea luxurywater della Val di Fassa. Svolge attualmente il ruolo di Wine & Beverage Consultant per molte realtà italiane attraverso: costruzione/assistenza delle carte da vino - vincitore del premio Carta Vino dell’anno 2022 alla Milano Wine Week, premio di Wine & Beverage Consultant 2023 per Food & Travel Italia, nella formazione del personale ristorativo, recensione vini, guida di masterclass per cantine, consorzi di tutela nelle principali fiere mondiali: Vinitaly e Prowein.
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