Makasata Taketsuru, chi era costui? Tolti operatori, cultori e appassionati dell’ammaliante mondo del whisky (Scozia e non solo), questo nome non dirà molto a chi ama sorseggiare i single Malt scozzesi.
E allora un po’ di storia. 1900, anni ’20: un giovane giapponese, figlio ed erede di una famiglia produttrice di birra e saké, parte per la Scozia per impadronirsi dei rudimenti e dei segreti del single Malt. Lì studia, impara e si sposa per poi tornare in Giappone con un notevole bagaglio di conoscenze. 1900, anni ’60: il giovane giapponese ormai adulto si fa spedire in Giappone un alambicco particolare progettato da Robert Stein e brevettato da Aeneas Coffey (alambicco a colonna per distillazione continua) per produrre nella sua prima distilleria di Yoichi, nell’isola di Hokkaido, un whisky insolito in cui al posto dell’orzo vengono distillati grano e un po’ di mais.
Makasata Taketsuru
L’alambicco serve appunto a valorizzare questa materia prima, apparentemente meno nobile dell’orzo. Siamo agli l’inizi della grande impresa della distilleria giapponese Nikka, ormai più che famosa. Il whisky che produce propone un audace rovesciamento delle premesse di ogni buon single Malt ( e cioè solo orzo e distillazione discontinua o batch) ma il risultato è spiazzante: un whisky potente, pungente e persistente che offre un ventaglio di dolcezze racchiuse in una corazza alcolica non spiacevole. In particolare propone al naso profumi di spezie, canditi, vaniglia e tabacco dolce con toni agrumati. Al palato, si avvertono sentori di frolla, scorza di agrumi, frutta secca, uvetta e zenzero candito. Insomma, una sorta di panpepato ‘liquido‘: provare per credere.
Un whisky non per tutti: magari i puristi del single Malt storceranno un po’ il naso e anche il prezzo non è proprio popolare (supera €50) ma come si dice: ‘ Semel in anno licet insanire‘.
Buon Natale!
P.S. la bottiglia raffigurata nella foto viene direttamente dal Giappone. La gradazione del Whisky è di 45° e, ovviamente, rappresenta un’eccezione nella produzione piuttosto ampia di Nikka che prevede sia whisky blended che malto. E da quest’anno la linea produttiva è stata arricchita anche con gin e vodka, presentati con analoga etichetta ma di colore diverso.
Gin – Vodka