Se devo pensare alle felicità, penso ad un’idea tonda, piena, in cui non c’è né inizio né fine.
Talvolta assume anche una forma.
E si materializza nel profiterole.
Nonostante ci venga subito in mente la Francia, l’origine del profiterole risale al rinascimento, ed è legata al nome di Caterina de’ Medici.
Il suo primo creatore fu il pasticcere mediceo Penterelli. Quando Caterina sposò Enrico II di Francia, portò con sé il suo chef dall’Italia, affinché potesse mantenere le sue abitudini culinarie anche oltralpe. Lo chef si chiamava Popelini ed è lui che ha perfezionato la ricetta e cucinato il primo profiterole della storia.
Di profiteroles se ne vedono tanti e con vari ripieni. Ma va chiarito un concetto: l’unico suo ripieno possibile ed immaginabile è la crema pasticcera. Se invitate qualcuno e vi chiede un profiterole con la panna…beh …la selezione è servita su un piatto d’argento::)).
A parte gli scherzi (e neanche tanto) veniamo alla ricetta:
dose per circa 20 bignè
per la pasta bignè:
Acqua: 200 g
Burro 70 g
Zucchero 5 g
Farina 00 – 140 g
Uova 3
per la crema pasticcera:
Tuorli 4
Zucchero 4 cucchiai
Farina 1 cucchiaio
Latte 230 g
Buccia di 1 limone biologico.
per la glassa:
200 g di cioccolato fondente
3 cucchiai di zucchero a velo.
Iniziamo preparando la crema pasticcera:
Mescoliamo zucchero, tuorli e farina. Aggiungiamo il latte e la buccia di limone e mettiamo sul fuoco. Portiamo a bollore mescolando di continuo, fino a che la crema raggiungerà la giusta compattezza. Lasciamo riposare.
Passiamo poi ai bignè:
Facciamo bollire l’acqua con il burro e lo zucchero. Quando l’acqua arriva a bollore, uniremo la farina e terremo sul fuoco per 5 minuti finché la pasta farà massa. A questo punto toglieremo dal fuoco e aggiungeremo le uova intere una alla volta, avendo cura che ogni uovo venga ben assorbito dall’impasto prima di aggiungere l’altro.
Con il sac à poche daremo all’impasto una forma tonda su una teglia ricoperta da carta forno. Cuoceremo in forno ventilato per 10 minuti a 190°, e per i restanti 15 minuti a 180°.
Una volta sfornati, sempre con il sac à poche, farciremo i bignè con la crema pasticcera preparata precedentemente.
La glassa
In un pentolino mettiamo lo zucchero a velo diluendolo con mezza tazza d’acqua fredda. Poniamo sul fuoco per alcuni minuti, mescolando e lasciando addensare il composto. In un altro pentolino sciogliamo il cioccolato fondente. Appena pronto ricopriamo generosamente i profiteroles composti nella loro classica forma piramidale (croquembouche)
Il profiterole non è un dolce per tutti.
Va guardato e poi assaporato lentamente.
Rappresenta una forma d’arte ed un atto d’amore.
Fatene buon uso…
La Redazione di Vinodabere consiglia in abbinamento un vino descritto da Gianmarco Nulli Gennari sulla nostra testata (link):
Anghelu Ruju Alghero DOC Liquoroso Riserva 2005 : Naso molto fresco, con visciole sotto spirito, cannella, noci, frutta candita, un accenno alla vaniglia; in bocca è decisamente ricco, i tannini sono levigati, occupa con precisione le cavità orali e chiude con lunga persistenza. Una carezza in un pugno. 93/100