Nell’intervista recentemente pubblicata su Vinodabere a proposito del Concorso mondiale di Bruxelles mi è stato chiesto quanto fosse difficile valutare i distillati rispetto ai vini: la risposta è stata che sicuramente è più complicato.
È infatti un compito impegnativo e per questo gli organizzatori e responsabili del Concorso mondiale di Bruxelles, vale a dire il Presidente Baudoin Havaux e il Direttore Thierry Heins, hanno pensato di introdurre da quest’anno alcune masterclass dedicate ai giudici, propedeutiche e formative rispetto all’ottenimento di una valutazione basata su criteri il più possibile omogenei e condivisi.
Una delle masterclass dedicate ai giudici
Quindi, nel giorno precedente all’inizio dei lavori, tutti quanti abbiamo partecipato a interessanti lezioni tenute da persone competenti ed esperte della materia, utili soprattutto a individuare caratteristiche e difetti dei campioni che dai giorni successivi sarebbero stati posti in assaggio.
Sono stati affrontati temi relativi ai possibili difetti derivanti da distillazione e invecchiamento, all’utilizzo del legno, ad alcune specifiche caratteristiche dei piscos cileni e a quelle del più importante prodotto del paese ospitante e cioè la Rakiya, agli abbinamenti di quest’ultima con il cibo.
E infine una bella rassegna su alcuni whisky, non solo scozzesi, tenuta da Cyrille Mald, autore della pubblicazione di successo Iconic Whisky.
Spirits Sensory Guidelines
Tutto ciò è stato però preceduto dalla presentazione di un utilissimo e puntuale manuale sulle linee guida per l’analisi sensoriale (Spirits Sensory Guidelines) dei distillati a cura di Paul Peng Wang, tra l’altro Presidente della commissione di cui ho fatto parte, che ne ha sottolineato struttura e obiettivi insieme alle modalità di utilizzo.
Paul Peng Wang
Vorrei qui ringraziare gli organizzatori e Paul per averci fornito questo strumento di lavoro davvero completo che certamente ha aiutato me e i miei colleghi nelle tre giornate di assaggio perché si tratta di un manuale davvero accurato che racconta i distillati del mondo descrivendone le caratteristiche, gli aromi e gli eventuali possibili difetti.
Quindi un riferimento indispensabile per confrontare in alcuni momenti le valutazioni soggettive con le caratteristiche riconosciute e oggettivamente riconoscibili dei distillati.
Tanto per capirci l’elenco dei distillati descritti e analizzati comprende tutti i principali prodotti internazionali dal Whisky al Rhum, dal Cognac ai Piscos, dal Calvados all’Armagnac, dai liquori aromatizzati alle acquaviti, dalla Vodka al Gin, dalla Rakiya al Baijiu cinese, dai liquori cremosi ai distillati messicani e così via.
E quindi alle conoscenze ed esperienze dei singoli giudici si è aggiunta una indispensabile piattaforma metodologica che ha consentito valutazioni piu’ accurate e concordi durante il concorso.
Carlo Bertilaccio vive a Roma ed è attualmente curatore della rubrica "di...stillati" per la testata giornalistica Vinodabere (www.vinodabere.it). Collabora anche con Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it) e ha collaborato per le edizioni 2017/2018 con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso. Ha collaborato per le edizioni 2015-2016 con la guida Slow Wine, e con la guida "Vini buoni d'Italia" dall'edizione 2010 fino all'edizione 2013. È autore di diversi articoli su distillati e vini su Scatti di Gusto (www.scattidigusto.it). Ha infine scritto diversi libri per Palombi editore su cocktails e altri argomenti, e prodotto inoltre quattro dischi di giovani talenti italiani nonché le canzoni per un musical su Marilyn Monroe, recentemente premiato al teatro Sistina di Roma. Giudice per Spirits Selection by Concours Mondial de Bruxelles. Giudice di Radici del Sud. Giudice di Grenaches du Monde.
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