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Sicilia – Tenuta Gatti ed i suoi vini a ritmo di tango!

La zona di Librizzi (nella provincia di Messina) è una delle parti della Sicilia dove si produce uno dei vini più storici in assoluto, il Mamertino. Basti pensare che era il vino preferito da Giulio Cesare, giusto per far capire che si torna indietro nel tempo di qualche millennio. Il territorio è per la gran parte collinoso (ad un’altitudine di 500 metri s.l.m.) e racchiude in sé, il clima mite dato dalla vicinanza del Mar Tirreno e le escursioni termiche date dalla prossimità dei Monti Nebrodi. Nella contrada Cupranè ha sede l’Azienda Agricola Biologica Tenuta Gatti di proprietà di Nicolas Gatti. L’Azienda si estende per un’area di 217 ettari, nei quali si trovano vigneti, agrumeti, castagneti, noccioleti ed uliveti.

Siamo in un punto nevralgico, fra Montalbano Elicona (Borgo dei borghi nel 2015), Tindari (dove si trova il santuario della Madonna Nera) e Sant’Angelo di Brolo (dove viene prodotto uno degli insaccati più tipici della Sicilia). La vicinanza di questi tre Comuni (distano da Librizzi poco più di 20 chilometri) può rendere la visita in cantina ancora più interessante. La storia dell’Azienda inizia per certi versi nel 1825, attraversa cinque generazioni, ed arriva a Nicolas.

I terreni provengono da lasciti ereditari di un antenato di Nicolas. Il vero punto di svolta però arriva nel 2003, quando Nicolas per motivi familiari torna dall’Argentina (dove viveva e lavorava) ed inizia a scoprire un qualcosa di sconosciuto fino a quel momento. Così durante una serata che vede i suoi i vini in degustazione, ci si trova seduti nello stesso tavolo e fra una portata ed un calice di vino si inizia a dialogare sull’Azienda, i vitigni, il suo voler ricercare l’optimum in quello che produce. I vini degustati durante la serata sono stati: un Mamertino Bianco (Insolia e Grillo), un Nocera, un Mamertino Rosso (Nero d’Avola e Nocera) ed un blend di Cabernet Sauvignon e Merlot. Iniziando con il Catalina 2018 – Mamertino Bianco D. O. C. si è passati poi al Nocera Sicé 2014 – I. G. T. Sicilia, al Curpané 2011 – Mamertino Rosso D. O. C., per chiudere con il Franco 2011 – I. G. T. Sicilia.

Il Catalina ha risentito parecchio dell’annata che non è stata delle migliori a detta di Nicolas, dando vita ad un vino con profumi molto delicati con componente agrumata ed una nota lievemente floreale, per poi lasciar spazio  a ricordi fumé. Presenta una freschezza delicata ed una persistenza discreta.

Il Sicé ha invece dato una sferzata, presentandosi con un bouquet ricco ed intrigante. I sentori d’inchiostro di china e di humus con un finale di frutta a bacca rossa, hanno caratterizzato il corredo aromatico. Un sorso ruvido ed accompagnato da una buona freschezza ed un finale sapido, hanno dato ampia dimostrazione sulle potenzialità sia del vino che del vitigno (Nocera).

Proseguendo con il Curpané è stato possibile avere potenza ed eleganza. I profumi eleganti di marmellata e di frutta rossa surmatura, che virano sulla nota iodata e la pietra focaia. Grande freschezza e tannini che seguono, vengono bilanciati dalla componente alcolica in maniera armonica. La persistenza è notevole, garantita da una bella progressione. Uso sapiente e calibrato della botte.

Infine il Franco, blend di Cabernet Sauvignon e Merlot, che ha saputo dare piacevolezza di beva, eleganza e potenza. Le note terziarie si sentono al primo impatto, con tufo di caffè, goudron, spezie, cannella, gomma arabica, arricchite dai sentori vegetali e di terra bagnata. Armonico alla beva. Le componenti dure sono ben contrastate da quelle morbide. Sorso appagante, con tannini setosi, buona freschezza ed un finale lievemente sapido. Persistenza e progressione buone.

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Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.

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