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Quando il Montepulciano diventa DOCG: Il Terroir delle Colline Teramane della Fattoria Nicodemi

Bruno Nicodemi ha fondato l’azienda omonima nel 1970 in contrada Veniglio a Notaresco (Teramo), quando i vini abruzzesi venivano venduti quasi esclusivamente sfusi. Da allora si è puntato sulla qualità e sul territorio, commercializzando solo vini imbottigliati derivati da una selezione dei vitigni autoctoni della zona: Montepulciano, Trebbiano e Pecorino. Negli anni ’80 e ’90 l’azienda è cresciuta, consolidandosi sul mercato italiano ed estero. Nel 2000 fanno il loro ingresso in azienda Alessandro ed Elena, i figli di Bruno, prematuramente scomparso, che oggi guidano l’azienda.

La Fattoria Nicodemi è una delle aziende storiche fondatrici del Consorzio Colline Teramane, nato nel 2003 con l’obiettivo di rivalutare e promuovere i vini del suo territorio, di cui Montepulciano e Trebbiano sono i vitigni principe, e in particolare il Montepulciano per il quale il Consorzio ha ottenuto la denominazione di origine controllata e garantita “Colline Teramane”, prima DOCG assegnata in Abruzzo (ad oggi sono due, l’altra è la piccola DOCG del comune di Tollo, “Tullum” creata nel 2019). L’azienda conta circa trenta ettari coltivati in regime biologico certificato, in un territorio collinare, a matrice calcareo-argillosa, che guarda da un lato la vicina costa adriatica teramana e dall’altro è protetto dal massiccio del Gran Sasso; posizione che garantisce un microclima con forti escursioni termiche, particolarmente vocato alla produzione dei vitigni autoctoni dell’areale.

Elena ed Alessandro Nicodemi e particolare di coltivazione a pergola abruzzese

 

Alessandro ed Elena conducono l’azienda puntando soprattutto sul miglioramento delle pratiche agronomiche, unendo tradizione e innovazione, ad esempio con  l’individuazione di vigneti particolarmente espressivi per la produzione di cru, reimpianti di nuovi vigneti ad alta intensità di ceppi per ettaro e una rivisitazione migliorativa del tradizionale impianto a tendone (o pergola abruzzese), utilizzato in genere per la produzione basata sulla quantità più che sulla qualità delle uve.

Questo è stato “modernizzato” creando delle “finestre” sul tendone (rinominato “pergola aperta”), che favoriscono l’entrata della luce e un sensibile miglioramento del microclima sottostante, portando nelle uve maggiore complessità aromatica. Tutto ciò ha permesso di ottenere vini di fascia alta, consentendo di far rientrare l’intera produzione dei vini provenienti da uve Montepulciano sotto la denominazione Colline Teramane DOCG.

Un altro traguardo raggiunto da Alessandro Nicodemi qualche mese fa è la nomina a presidente del “Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo”, composto attualmente da oltre 210 soci, che raccoglie tutte le maggiori denominazioni dei vini abruzzesi. Primo produttore privato a guidare il Consorzio (e non un esponente della cooperazione regionale), un cambio epocale che ha l’obiettivo di portare avanti i tanti progetti iniziati negli ultimi anni che sono riusciti ad accendere i riflettori sulla viticoltura abruzzese.

Abbiamo degustato alcuni dei vini dell’azienda, la cui gamma si divide principalmente nelle due linee di produzione “Notàri” e “Le Murate”, più le due chicche “Cocciopesto” e “Neromoro”. Di seguito le nostre impressioni.

Trebbiano d’Abruzzo Doc Superiore “Notàri” 2019. Maturazione in acciaio con permanenza di sei mesi sui lieviti e affinamento in bottiglia per quattro mesi.  Le uve provengono da un vigneto di 50 anni. Profumi di agrume maturo (cedro, limone), biancospino, pera e pesca bianca. L’ingresso in bocca è vellutato, ben equilibrato e di buona struttura, con ritorni fruttati, di miele e spezie dolci. Finale sapido, di grande pulizia.

Trebbiano d’Abruzzo Cocciopesto 2019. Vino frutto della tensione alla ricerca del nuovo e del continuo miglioramento di Alessandro ed Elena Nicodemi; è uscito per la prima volta in commercio con la vendemmia del 2017. Realizzato tramite vinificazione e fermentazione delle uve in anfora di cocciopesto, affina tre mesi in bottiglia. Il bouquet è composto da sentori freschi e balsamici di erbe aromatiche, fiori bianchi ed agrume (cedro). Al gusto è fresco, ha una buona spinta gustativa, con acidità e sapidità stemperate da un ritorno dolce e piacevole di agrume.

Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg “Le Murate” 2020 (formato magnum). Uno dei vini più identitari dell’azienda, prodotto dal 1977, proviene da vigne di 20-40 anni. Affinamento in acciaio, più tre mesi di bottiglia.  All’olfatto si apre con profumi di frutta scura (amarena, mora, ribes nero) e spezie (pepe nero, chiodi garofano), con leggere note erbacee. Al palato è croccante, succoso, la vena acida si armonizza con i tannini fitti e levigati e con le note di frutta scura, per una beva elegante e accattivante.

Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg Riserva “Neromoro” 2015. Ottenuto da una vigna vecchia oltre 45 anni e da un clone selezionato di Montepulciano d’Abruzzo. Il vino top di gamma dell’azienda,  matura in barrique di rovere francese (50% nuovo, 50% di secondo e terzo passaggio) per 18 mesi. Ampio spettro di profumi: viola, sottobosco, frutta scura (ribes, more, prugne), ciliegie, spezie, con note di cioccolato e cuoio. Al gusto è fresco e corposo, i tannini rotondi e dolci, con una sapidità di fondo che sostiene e bilancia la “polpa” morbida e fruttata del vino. Finale lungo e armonico.

 

 

Fattoria Bruno Nicodemi Società Agricola

Contrada Veniglio 64024 Notaresco (TE) –  Italia

TEL +39 085 895493

FAX+39 085 8958887

info@nicodemi.com

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Sono un appassionato del mondo del vino, mi piacciono i profumi e i sapori che ogni bottiglia di vino racchiude, le sensazioni e le emozioni che trasmette. Mi piacciono molto anche i distillati, in particolare la grande varietà e specificità del mondo del whisky. Laureato in Fisica, con un passato di marketing manager nel settore Servizi e Innovazione di una società leader di telecomunicazioni, oggi critico enogastronomico per passione. Scrivo di Vino, Distillati ed Olio sulla testata giornalistica Vinodabere (www.vinodabere.it). Collaboro anche con le testate di settore “Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it)”, "Wining (www.wining.it)" ed “Epulae (www.epulaenews.it)”. Giudice per il concorso internazionale Grenaches du Monde. Assaggiatore per la “Guida Flos Olei“ di Marco Oreggia. Ho collaborato per l’edizione 2018 con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso. Sommelier AIS dal 2001, Sommelier AISO dell’Olio e degustatore iscritto all'albo per la Regione Lazio.

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