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Oltrepò Pavese – Padroggi – La Piotta: un’azienda a conduzione familiare che ha saputo reinterpretare la tradizione

Che l’Oltrepò Pavese fosse una zona particolarmente vocata per la viticoltura è cosa nota. Un territorio, la  cui vicinanza del mare e la presenza di fiumi e torrenti rendono il clima, mite e temperato, con ottime escursioni tra notte e giorno soprattutto nel periodo estivo. I suoli risultano essere vari, composti da marne, calcari arenacei e gessi, sabbia e argilla.

Tutte caratteristiche che rendono quest’area particolarmente vocata alla produzione di Pinot Nero (quasi 3.000 ettari vitati) da cui si ottengono gli spumanti che abbiamo avuto modo di apprezzare più e più volte in questi anni.

Troviamo conferma in ciò che abbiamo precedentemente scritto nell’assaggio dei vini  dell’azienda agricola “Padroggi – La Piotta” certificata Biologica e vegan e ubicata a Montalto Pavese, nel cuore dell’Oltrepò Pavese.

Il nome “Piotta” deriva da una parola piemontese (perché un tempo era una provincia del Piemonte) il cui significato è “pietra”, con riferimento al suolo aziendale che ne è ricco.

Fondata nel 1985 dal Luigi Padroggi che dai terreni provenienti dalla divisione dell’eredità Padroggi, diede vita all’attuale azienda che continua oggi con i  figli Gabriele e Mario e con la terza generazione: i giovani Enrico e Luca che affiancano infatti i loro padri nella parte tecnica, produttiva e commerciale, ma sempre sotto l’attenta supervisione di Luigi.

15 ettari di vigneto che si estendono intorno al corpo aziendale integrati da altri 20 in affitto dove trovano dimora i vitigni tipici di questo territorio, in particolare il Pinot Nero, vitigno principe di queste zone, il Riesling Italico, la Bonarda, il Pinot Grigio, la Croatina.

Utilizzo di cemento ma soprattutto di acciaio per evidenziare al massimo le caratteristiche di ogni singolo vitigno, poi tanto lavoro in vigna dove la raccolta delle uve diventa l’elemento per dare al vino le sue peculiarità.

Abbiamo avuto modo di assaggiare i vini della gamma Piota, quella che secondo l’azienda deve reinterpretare la tradizione in chiave moderna, e sembra esserci riuscita molto bene.

Oltrepò Pavese Metodo Classico 2018 Dosaggio Zero DOCG (100% Pinot Nero)

Ben 30 mesi sui lieviti per questo spumante che esprime appieno tutto il potenziale del Pinot Nero pavese, e si presenta con note floreali a cui si accostano ricordi gessosi. Vino di grande eleganza dove ricchezza e freschezza accompagnano il sorso in perfetto equilibrio. Il finale, su note agrumate, è lunghissimo e  piacevole.

Oltrepò Pavese Metodo Classico Brut DOCG (100% Pinot Nero)

24 mesi sui lieviti, una bollicina che sventola con onore la bandiera della spumantistica lombarda, e si presenta con profumi gessosi a cui si associano note floreali e fruttate con la mela golden in evidenza. Mostra una ricchezza avvolgente che ben si accompagna alla freschezza. Intrigante il lungo finale su note di mandorle e frutta secca.

Riesling talico 2021 Oltrepò Pavese DOC

Da una raccolta tardiva, per dare una maggior complessità al vino senza l’uso del legno in cantina,  nasce un vino suadente che si presenta con note floreali e fruttate con pesca e frutta esotica in evidenza, sapido,  con una freschezza molto marcata e un finale su note di mela Golden matura.

Pinot Grigio 1930 Vineyard 2021 IGT Provincia di Pavia

Il vino che non ti aspetti, con note di frutta esotica, ananas, pesca, pera a cui si aggiungono ricordi floreali che ci anticipano un assaggio incentrato su freschezza ed eleganza, con un finale piacevole di frutta esotica e lime.

Croatina 2021 IGT Provincia di Pavia
Le uve provengono da un solo vigneto per dar vita ad un vino di beva immediata. Tutto incentrato su frutti rossi, ciliegia, mora e lampone, mostra grande facilità di beva associata ad una bella dinamicità, finale lungo su note fruttate.

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Ha fondato Vinodabere nel 2014. Laureato in Economia e Commercio specializzazione mercati finanziari, si è dedicato negli ultimi dieci anni anima e corpo al mondo del vino. Vanta diverse esperienze nell'ambito enologico quali la collaborazione con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso (edizioni 2017 e 2018), e la collaborazione con la guida Slow Wine (edizioni 2015 e 2016). Assaggiatore internazionale di caffè ha partecipato a diversi corsi di analisi sensoriale del miele. Aver collaborato nella pasticceria di famiglia per un lunghissimo periodo gli garantisce una notevole professionalità in questo ambito.

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