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Merano Wine Festival 2021 – Un crescendo di emozioni

Nonostante le imposizioni sanitarie, che hanno costretto ad un’edizione diversa dal solito, la formula adottata per il 30 ° compleanno del Merano Wine Festival, è piaciuta, con switch tra le aziende nei quattro giorni ed ingressi ridotti. Abbiamo constatato come a trarne vantaggio sono stati proprio i produttori, con dei veri b2b, frutto della selezione degli ingressi, ma non solo i produttori hanno apprezzato, anche la stampa ha potuto avere lo spazio per approfondimenti su prodotti e territori. Noi stessi siamo stati testimoni di questa edizione riuscitissima, che Helmut Köcher ha fortemente voluto. Tutte le manifestazioni di contorno che sono state già illustrate sulla nostra testata si sono svolte con il massimo degli accorgimenti e con una perfetta organizzazione, compresa anche quella dell’attivissimo ufficio stampa Sm Studio di Stefania Mafalda che ha supportato il lavoro quotidiano dei giornalisti. E proprio con questa formula abbiamo avuto l’opportunità di poter approfondire la conoscenza di cantine simbolo di alcune regioni vitivinicole ed in particolare cominciando proprio dall’Alto Adige siamo andati a degustare alcuni prodotti cominciando da:

La Cantina Elena Walch:

Grande Cuvée Beyond the Clouds Bianco Alto Adige Doc 2019

Il nuovo millennio iniziò con la creazione di una nuova “Supercuvée”, frutto di un’accurata selezione dei migliori grappoli alla vendemmia, la prima “Supercuvée” bianca dell’Alto Adige, una scelta delle uve di altissima qualità distribuite su diversi vitigni, insieme ad una fermentazione e maturazione puramente ed esclusivamente in legno. I diversi livelli di maturità dei vitigni utilizzati nell’uvaggio e la particolare attenzione trasmessa durante tutte le fasi della vinificazione si riflettono fortemente nel carattere preponderante e dominante della Cuvée. Si dice infatti che il vino esprima il meglio di ogni annata dai vigneti di Elena Walch “oltre le nuvole”, anno dopo anno. Lo Chardonnay fa da padrone in questo uvaggio. La data della raccolta delle diverse uve provenienti da due “single vineyards”, la cui percentuale può variare leggermente da anno in anno, viene determinata dalla maturazione ottimale dello Chardonnay. Essendo un uvaggio, la raccolta e la lavorazione di tutte le uve avviene insieme e nello stesso giorno. Dopo la fermentazione si esegue settimanalmente un “bâtonnage” per 3 mesi. Il vino matura nelle barriques francesi per circa 10 mesi e segue un ulteriore affinamento in bottiglia per almeno 6 mesi. Zucchero residuo: 2,4 grammi/litro. Colore giallo brillante intenso, complesso giá al naso, dove spazia dalle complesse sfumature aromatiche di frutta esotica come l’ananas, alle note floreali di fiori bianchi e di petali di rosa, fino ai sentori di note tostate. Complesso e raffinato, colpisce al palato con la sua imponente struttura, la cremosa morbidezza e la fresca sapiditá, accompagnata nel lungo e persistente finale da eleganti e tenui sentori barricati.

Merlot Riserva Vigna “Kastelaz” 2017

Esposizione del vigneto rivolta verso sud, ripido vigneto pendenza, che tocca i 63°, si affaccia sul paese vinicolo di Tramin. Vigna è una menzione geografica aggiuntiva, la parola descrive un vigneto singolo rigorosamente definito e limitato cartograficamente. I terreni sono di origine postglaciale, composti da strati di leggero terreno calcareo, con venature di sabbia e strati rocciosi di granito e porfido. Vigneti che sono tra i 330 ed i 380 metri sul livello del mare. Fermentazione in acciaio con macerazione di 10 giorni sulle vinacce e successiva fermentazione malolattica in botte. Maturazione per 18 mesi in barriques di legno francese. Dopo l’assemblaggio il vino subisce un lungo affinamento in bottiglia. Zucchero residuo: 4,5 grammi/litro. Colore rubino intenso, al naso intenso con sentori di amarena e sensazioni di note caramellate e tostatura delicata, al palato i tannini sono morbidi e vellutati con tessitura fine, bella sapidità speziata, con concentrazione fruttata delle note olfattive, lungo e persistente il finale.

Pinot Nero “Ludwig” 2018 Alto Adige Doc

La lunga storia dei “Blauburgunder (Pinot Nero)” in Alto Adige ha accompagnato fortemente lo sviluppo della regione vitivinicola. Il Pinot Nero “Ludwig” è stato creato nel 2001, con uve raccolte da vecchie viti, alcune allevate anche con il sistema tradizionale della pergola trentina, con produzione di 10.000 bottiglie. Fermentazione in acciaio con macerazione di 10 giorni sulle vinacce e successiva fermentazione malolattica in legno. Maturazione in barriques di rovere francese per una durata di 12 mesi. Rosso rubino, al naso risaltano le note speziate di cannella e chiodi di garofano, seguono profumi di frutti di bosco rendono, al palato il sorso è elegante con tannini vellutati già in equilibrio con l’acidità, il finale è lungo.

Gran Cuvée Aton Riserva Alto Adige Doc 2017

Prodotto appena lanciato dall’Azienda. È il frutto delle migliori uve di Pinot Noir provenienti da vecchie viti di cloni francesi coltivate in due versanti collinari della vallata dell’Adige: Glen e Barleith, con una piccola produzione di sole 2.735 bottiglie, una vera e propria limited edition. Il nome pensato Aton ha una storia che viene da lontano ed è frutto della simbologia egizia, si deve al Dio egizio del sole, rappresentato da un luminoso disco solare che si innalza su tutte le altre divinità, Aton infatti rappresentava l’origine della luce e della vita. Diraspatura, e tramite piccoli cuvon, sono state trasferite per caduta, in piccole botti d’acciaio troncoconiche, segue una macerazione a freddo della durata di 5 giorni e la fermentazione alla temperatura controllata di 23°, per ulteriori 15 giorni, nelle piccole botti d’acciaio. Seguita poi da un periodo di 12 mesi in barriques di rovere francesi di media tostatura, periodo dopo il quale il vino ha riposato e maturato in acciaio per ulteriori 11 mesi. Viene messo in bottiglia senza filtrazione e là rimane per 15 mesi. Il colore è rubino intenso e luminoso, al naso complesso con note fini di frutti di sottobosco con ribes nero e mora in evidenza, seguite da sensazioni floreali di rosa e violetta e speziate balsamiche con liquirizia e un leggero sentore di nota affumicata. Al palato bella corrispondenza gusto olfattiva con buon equilibrio tra la parte fresca ed un tannino nobile e una trama elegante, con un finale persistente su note finemente fruttate e speziate.

Scendendo per lo stivale ci siamo fermati in Toscana ed abbiamo incontrato:

Azienda Agricola Franco Pacenti

Rosildo Brunello di Montalcino Docg 2015

100% Sangiovese Grosso con accurata selezione delle uve, e dedicata al padre di Franco. Le uve provengono dalla zona alta della “Vigna della creta” con forte componente argillosa, ricco di elementi nutritivi quali Magnesio, Potassio, Boro e Manganese, l’ultima ad essere stata impiantata da Rosildo stesso prima di scomparire, ed anche la prima vendemmia di suo nipote Lorenzo, come in uno scambio di testimone. Situata nel versante Nord-Est della collina di Montalcino nell’areale del Canalicchio, a 300 metri di altitudine. Prima annata prodotta 2015. Frutto di un andamento climatico perfetto, la 2015 è stata una vendemmia eccellente, sia per qualità che per quantità. Lunga macerazione sulle vinacce con frequenti rimontaggi scalari in vasche di acciaio, affinamento in legno 36 mesi in botte di rovere francese da 10 ettolitri e in bottiglia minimo di 12 mesi. Colore rosso rubino intenso con venature granate, al naso speziato e fruttato, frutti a bacca rossa, marmellata di frutti di bosco, aromi floreali e liquirizia, al palato di grande struttura ed eleganza, un sorso armonico, dove tannini e acidità raggiungono livelli di elevata finezza, ed un lungo e persistente finale.

Brunello di Montalcino Docg 2015

100% Sangiovese Grosso. Prima annata 1966. Medio-lunga macerazione sulle vinacce con frequenti rimontaggi scalari, affinato oltre 36 mesi in botte di rovere di Slavonia e francese medio-grandi da 50 ettolitri, in bottiglia minimo 4 mesi. Colore rosso rubino intenso tendente al granato, al naso intensità fruttata di frutti rossi e di note balsamiche, al palato tornano le note olfattive delicatamente fruttate, eleganza ed equilibrio tra tannini vellutati e freschezza sapida, lungo e persistente finale su note leggermente balsamiche.

Brunello di Montalcino Riserva Docg 2015

100% Sangiovese Grosso. Prima annata prodotta 1988. Frutto di un andamento climatico perfetto, la 2015 è stata una vendemmia eccellente. Lunga macerazione sulle vinacce con frequenti rimontaggi scalari; temperatura massima fatta liberamente salire fino a 32° C, Affinamento: 40 mesi in botte grande da 50 e 25 ettolitri di rovere di Slavonia e francese, seguito da un affinamento in bottiglia superiore a 6 mesi, Colore rosso rubino intenso tendente al granato, al naso eleganza fruttata di piccoli frutti rossi e di marasca, molto intenso e complesso con note balsamiche, elegante struttura, grande equilibrio, tannino vellutato e fresco che richiama la beva, lungo finale con buona corrispondenza gusto olfattiva.

Non poteva mancare una visita in Sicilia e così abbiamo visitato la postazione di Duca di Salaparuta:

Làvico Igt Terre Siciliane 2017 e 2018

Nerello Mascalese in purezza. Frutto della Tenuta di Vajasindi, nella Sicilia nord-orientale, alle pendici dell’Etna sul versante della valle dell’Alcantara, nel comune di Castiglione di Sicilia, da 600 a 800 metri s.l.m. su vigneti allevati ad alberello su terreni vulcanici. Prima vendemmia 2003. Vendemmia manuale, a perfetta maturazione, vinificazione diraspatura delle uve, macerazione tradizionale per 7 – 8 giorni a 26° – 28°C e successiva fermentazione malolattica, affinamento 12 mesi in barriques di selezionato rovere, e per almeno due mesi in bottiglia. La 2017 è di colore rosso rubino con leggera unghia granata, al naso intense sensazioni di grafite, ciliegia matura, viola, cenni di china e tamarindo, al palato sorso pieno, vivace l’acidità con un tannino vellutato ed un lungo finale sulle sensazioni fruttate olfattive. La 2018, colore rosso rubino, al naso fragrante, intenso, speziato e complesso, ricco di sensazioni con tocco fruttato e vanigliato ben fusi nell’insieme, al palato grande freschezza, di buona struttura, eleganza e personalità, di carattere vivace, persistente e dal tannino che inizia a mostrare tutta la sua eleganza.

Nawàri Igt Terre Siciliane 2017 e 2018

Alle pendici dell’Etna Duca di Salaparuta ha deciso di avviare un’innovativa sperimentazione coltivando per la prima volta il Pinot Nero. Pinot Nero in purezza. Situato alla destra della valle dell’Alcantara nei terreni della tenuta Vajasindi, su terreno vulcanico da 600 a 800 metri s.l.m. Vigneto allevato a contro-spalliera con alta densità di ceppi per ettaro e bassa produzione per ceppo. Prima annata vendemmia 2007. Diraspatura e macerazione tradizionale per 6-8 giorni a 26° – 30° C, affinamento per circa 15 mesi in barriques di rovere francese a grana molto fine, in bottiglia per almeno due mesi. La 2017 si presenta con un colore rosso rubino con unghia granata, al naso è raffinato, con aromi di piccoli frutti di bosco, note speziate e sfumature di grafite, al palato è di medio corpo, con un sorso complesso ed elegante, una tessitura tannica fine e una chiusura fruttata e speziata.

La 2018 dal colore rosso rubino con lievi riflessi granati, al naso complessa, intensa, con note di piccoli frutti rossi e con eleganti note speziate e di vaniglia, al palato grande freschezza ed un tannino già nobile, con chiusura lunga e persistente su note fruttate.

Duca Enrico Igp Terre Siciliane 2013 e 2017

Prodotto per la prima volta nel 1984, è uno dei vini simbolo dell’enologia italiana ed internazionale. Primo Nero d’Avola in purezza nella storia dei vini siciliani, nasce solo da alcune selezionatissime vigne situate nel comune di Butera sull’asse Riesi – Gela, Tenuta di Suor Marchesa. Terreno con formazione mista calcareo-silicea, altezza da 200 a 300 metri s.l.m. i vigneti sono allevati ad alberello. Diraspatura delle uve, macerazione a 28° – 30° C. per 8 – 10 giorni e conseguente fermentazione malolattica. Affina almeno 18 mesi in fusti di rovere francese, seguono 18 mesi in bottiglia. La 2017 è di colore rosso rubino con riflesso granato, al naso complesso di frutti maturi, iris e spezie, china e radici. Al palato di buona struttura e freschezza con tannino già sulla strada della finezza con lunga persistenza sulle sensazioni olfattive. Nella 2013 il colore granato ancora non è prevalente e all’olfatto si avvertono sensazioni fruttate di prugna disidratata, di ciliegia sotto spirito, tabacco, anice stellato e un tocco di cuoio. Al palato sorprendente freschezza grazie all’ottima acidità, bell’equilibrio con un tannino di trama fine e vellutata che porta ad un finale di elegante persistenza.

 

Tra le tante manifestazioni di contorno del Festival, nel padiglione Area Spirits Emotion, sono stati presentati i migliori distillati e liquori d’Italia, e dove si è tenuta una gara su diverse giornate. Diversi bartender d’Italia si sono sfidati, facendo da apripista a quella che sicuramente sarà una nuova costola del Festival. Proprio la finale di questa prima edizione della competizione ha visto in giuria Helmut Köcher, organizzatore, allo speaker di Radio Montecarlo Maurizio Di Maggio, Vincenzo Pagliara Bartender, Marco Sciarrini di Vinodabere.it.

Finalisti dei cocktail, Cristian Ubbiali di The Alchemist Bergamo e Linda Gentilini di Accademia del Gin di Trento, mentre Finalisti Drink Stefano Savi di Kubrik Peschiera e Remy Vollmann su Hotel Mareo Dolomites di San Virgilio di Marebbe.

La giuria ha conferito i Platinum come migliori bartender nella categoria “drink” a Remy Vollmann e a Linda Gentilini per la categoria Cocktail. Mentre l’altro finalista Stefano Savi di Kubrik Peschiera dei cocktail è risultato vincitore come miglior locale.

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