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Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2024 di Vinodabere – I Migliori Altri Vini Rossi

Dopo avervi parlato dei Migliori Vermentino della Sardegna (link), dei Migliori Nuragus (link), dei Migliori Vermentino della Gallura (link), delle Migliori Vernaccia Ossidative (link), delle Migliori Granazza (link), dei Migliori Altri Vini Bianchi (link),  dei Migliori Vini Rosati (link), dei Migliori Vini Dolci (link), dei Migliori Bovale (link), dei Migliori Mandrolisai (link), dei Migliori Monica di Sardegna (link), dei Migliori Cagnulari (link),  dei Migliori Carignano (link),  dei Migliori Cannonau del Territorio di Alghero (link), dei Migliori Cannonau del Territorio di Dorgali (link), dei Migliori Cannonau del Territorio della Gallura (link), dei Migliori Cannonau del Territorio di Mamoiada (link), dei Migliori Cannonau del Territorio dell’Ogliastra (link), dei Migliori Cannonau del Territorio di Oliena (link), dei Migliori Cannonau del Territorio di Orgosolo (link), dei Migliori Cannonau del Territorio della Romangia (link), dei Migliori Cannonau del Territorio di Usini  (link), dei Migliori Cannonau di Altri Territori (link), è il momento di passare ai Migliori Altri Vini Rossi.

Introduzione

Edizione numero sei di una Guida – la nostra – che ha ormai superato da un pezzo le fasi dell’approccio e del relativo rodaggio. Che è sempre più “dentro” il territorio e i prodotti di cui si occupa, e che vede al centro, come è logico in questa fase, la voglia di approfondire. E quindi di raccontare e far conoscere sempre più realtà vinicole – accendendo riflettori anzitutto su quelle sin qui meno in vista – del piccolo continente che prende il nome di Sardegna. E, bisogna dirlo, le scoperte ogni volta non mancano. Anche grazie a un numero di adesioni e di campioni inviati e degustati (con le regole e il metodo di sempre) in costante e vistosa crescita. È nata così la decisione di condividere sensorialmente, fisicamente, e non solo in forma di valutazione critica, alcune delle “scoperte” di cui sopra. Ecco allora, a gennaio scorso, il primo evento organizzato a Roma da Vinodabere e dedicato ai vini sardi. Con la partecipazione attenta (e graditissima) di molti colleghi del mondo della stampa e della comunicazione, oltre a un folto numero di operatori (ristoratori, enotecari, agenti, distributori) che hanno potuto apprezzare “dal vivo” le differenze tra territori, vitigni e comunità all’interno dell’Isola, e quanto elevata sia divenuta la qualità media della produzione regionale. La kermesse romana è stata anche l’occasione – preziosa – per sfatare e superare un certo numero di stereotipi che da più di un decennio non appartengono più al contesto enoico sardo, ma in qualche modo gli aleggiano ancora attorno. L’esempio più lampante è quello del Cannonau, lontano ormai anni luce dal modello di vino alcolico e pesante della “vecchia” (e oggi non più fondata) reputazione, ed espresso ora attraverso una panoplia di interpretazioni di spiccata diversità (e di grandissimo interesse) a seconda delle zone di origine delle uve: dalla viticoltura di montagna della vocatissima comunità di Mamoiada (ormai sono quasi 40 i vignaioli che imbottigliano lì i loro vini) a zone altrettanto storiche come Oliena (con il suo Nepente), Orgosolo, Dorgali (con la splendida Valle di Oddoene, ora toponimo utilizzabile in etichetta), l’Ogliastra, la Romangia, e perfino la Gallura, che mostra ultimamente di sapersi districare abilmente anche con le varietà a bacca rossa. La strabiliante vendemmia 2021 – di sicuro una di quelle che restano negli annali – ha poi contribuito a fare il resto (e a far sì che i campioni di questa varietà recensiti siano stati la bellezza di 110). Restando in tema di sorprese, ne regala di belle anche Mandrolisai, territorio di grande tradizione enoica (ma fin qui non premiata a sufficienza da fama e fortuna) che con la sua omonima denominazione (la doc più territoriale della Sardegna con tre vitigni utilizzati in blend: Bovale, Cannonau e Monica) raccoglie ormai più di 20 produttori, autori di vini di carattere, personalità e alto rango e prossimi ormai alla costituzione di un auspicabile Consorzio di Tutela. La somma delle punte e il loro aumento di numero ha come logico effetto un ulteriore innalzarsi dell’asticella a livello regionale. Accompagnato – un effetto che, se tutto funziona, diverrà a sua volta causa – da una graduale crescita del numero delle aziende vinicole. Che hanno inviato a Vinodabere stavolta oltre 700 campioni, battendo ogni primato precedente. I tempi sembrano insomma maturi per un vero e proprio exploit della Regione. Che noi proviamo ad anticipare e motivare con le recensioni e le valutazioni dei 329 vini (altro record) presenti in questa edizione della Guida. Con l’auspicio, come sempre, di suscitare ulteriore curiosità, stimoli all’assaggio e – meglio ancora – al tuffo in loco (scrigno inimitabile di bellezze, oltre che di grandi vini) in chi ci legge.

Ad accompagnarci nel nostro percorso è, in qualità di sponsor, il Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano (che ha sede in Sardegna, maestra assoluta di caseificazione di tutto il Centro tirrenico), formaggio dal forte profilo di cui esploreremo dopo la pubblicazione della Guida i migliori abbinamenti con le etichette premiate.

 

Metodologia

L’impostazione vede confermate le scelte principali. L’obiettivo rimane quello di rivolgersi al consumatore finale, ai ristoratori e tutti gli esercenti dei circuiti commerciali che ruotano attorno al vino. Che abbiamo dunque messo al centro del nostro lavoro, creando delle classifiche per tipologia ed insiemi omogenei, provando a rispondere alle esigenze di chi vuole orientarsi nell’acquisto di una bottiglia o nella costruzione di una cantina o anche di una carta dei vini se titolare di un locale. Non mancano le descrizioni delle aziende e le loro storie, ma solo dopo ciascun vino recensito; per questo alcune – quelle di cantine presenti con più vini – saranno ripetute per non costringere il lettore ad andare a cercarle altrove nella Guida.

Utilizziamo alcuni simboli per spiegare ancora meglio le differenze qualitative tra i vini recensiti.

 

Abbiamo attribuito 1 applauso  a quelle etichette che si attestano tra i 90 ed i 94,9 centesimi (vini decisamente buoni), 2 applausi tra i 95 ed i 97,9 (vini ottimi), e la standing ovation  tra 98 e 100 (vini eccellenti). I punteggi, essendo frutto di una media di degustazione in panel, possono prevedere anche i decimi di punto. Le classifiche sono in ordine inverso (si parte dall’ultima posizione per arrivare alla prima).

Per rendere più compiutamente comprensibili e trasparenti le nostre valutazioni vi ricordiamo che abbiamo usato una scala di punteggio internazionale (quindi mediamente più alta di quelle in uso in Italia) e che tutti gli assaggi sono stati svolti rigorosamente alla cieca presso l’Osteria Poerio di Roma che ringraziamo per l’ospitalità.

Qualora almeno la metà del panel abbia attribuito il punteggio di 100/100 ad un campione, si è provveduto ad un riassaggio per confermare o meno questo punteggio massimo.

La Squadra

Curatori: Maurizio Valeriani e Antonio Paolini.

I testi che leggerete in Guida sono di: Paolo Frugoni, Maurizio Gabriele, Emanuele Giannone, Luca Matarazzo, Daniele Moroni, Gianmarco Nulli Gennari, Antonio Paolini, Pino Perrone, Emanuela Pistoni, Stefano Puhalovich, Franco Santini, Gianni Travaglini, Paolo Valentini, Maurizio Valeriani.

Hanno completato la squadra di assaggio: Alessandro Battaglia e Ruggero Faliva.

 

La Classifica dei Migliori Altri Vini Rossi

 

15 

I Giganti Rosso 2020 – Contini 94/100 (territorio/zona dei vigneti: Oristanese) prezzo a scaffale enoteca 24 euro circa.

Rappresenta il giusto compromesso tra delicatezze mediterranee e frutti di bosco marcati, tra spezie dolci ed un ventaglio iodato di sicuro impatto. I tannini sono vibranti, ma mai invadenti. Il sorso è scorrevole e si chiude con un lungo finale su ricordi di macchia mediterranea.

 

L’azienda: Contini

Località: Via Genova, n. 48-50, 09072 Cabras – Oristano

Tel. +39 0783290806

email: info@vinicontini.com

In Sardegna Contini è sinonimo di Vernaccia di Oristano. Visitando l’azienda si rimane senza parole di fronte alle diverse Vernaccia senza tempo, capaci di emozionare anche il bevitore più esperto. In questa azienda ogni cosa è presa sul serio: anche quando ci si è cimentati con il Cannonau, il risultato è stato subito eccellente.

14 

Zurrìa 2021 – Masone Mannu 95/100 (territorio/zona dei vigneti: Gallura) prezzo a scaffale enoteca 16 euro circa.

 

Parte in sordina e poi accelera con scatto impetuoso da grande bolide. Sentori di frutti scuri, densi, quasi caramellati, e tanta potenza tannica anticipano un sorso fresco, sapido, avvolgente che si chiude con un lungo finale di erbe officinali.

L’azienda:  Masone Mannu

 

 

 

 

 

 

S.S. 199 km 48, Monti (OT) – Italia

email: info@masonemannu.it

tel. +39 0789 47140

L’azienda, fondata nel 1960 come podere agricolo, nel 2000 inizia l’attività vitivinicola e nel 2018 viene rilevata da Gaetano Emendatori già titolare della Tenuta biodinamica Mara in Romagna. I circa 40 ettari vitati (principalmente Vermentino e poi Cannonau, Carignano, insieme a Bovale Sardo, Merlot e Cabernet Sauvignon) si trovano a 200 metri di altezza nella zona di Monti, in provincia di Olbia Tempio e sono coltivati secondo principi di ecosostenibilità.

13

755 2020 – Jankara 95,5/100  (territorio/zona dei vigneti: Mamoiada) prezzo a scaffale enoteca 32 euro circa.

Da vigne a Mamoiada a 755 metri di altitudine e da uve Cabernet Sauvignon, Syrah, Alicante, Cannonau, Carignano, Sangiovese. Di grande piacevolezza l’allungo iodato che chiosa alla fine di un percorso ricco di spezie scure e fragoline selvatiche. Mai domo, nel calice deve attendere un attimo in più per avere piena completezza e giocare la sua partita vincente.

L’Azienda:  Jankara

Vigneti:
Località San Leonardo 07023 Calangianus (SS)

Indirizzo:
Via Regina Elena, 55 07030 Sant’Antonio di Gallura (SS)

email: renato@vinijankara.com

tel. 3287577060

Il simbolo di Jankara è l’antico stemma del “Gallo di Gallura”, che risale all’anno 1116 e appartiene in origine ad uno dei primi Giudici di Gallura, Il Gallo divenne il simbolo di Gallura dopo un patto che fu stretto con I Pisani durante il regime di Costantino e alla data attuale simboleggia l’antica terra dalle montagne di granito. Fondata da Renato Spanu nel 2006, situata nel nord-est della Sardegna, tra le colline dell’Alta Gallura,  dopo l’acquisto di 8 ettari di terreno nella “Vena di San Leonardo”, all’interno di questa vena, la vigna di Jankara è situata in un “cru” chiamato “Giannaghe” oppure “Jannaca” nel dialetto Gallurese, che si ritrova davanti ad un altro storico “Cru” della zona chiamata “Karana” a 300 metri di altezza. Da qualche anno l’azienda ha in affitto una vigna a Mamoiada dove sta sperimentando la produzione di Cannonau in area vocata.

12

Ricamo 2019 – Cantine Tibulas 96/100 (territorio/zona dei vigneti: Gallura) prezzo a scaffale enoteca 32 euro circa.

Ti aspetti delicatezza già nelle tenui  tonalità color lampone del vino. Ed in effetti tutto è estremamente sfumato, sottile come un’asola di seta costruita ad arte da un abile sarto. La trama tannica spinge senza dominare, le nuance di confettura da frutti di bosco, china ed elicriso rendono il sorso dinamico e mai stanco.

L’Azienda: Cantine Tibulas

Località:  Li Cuponi, SP14 / strada Li Lolghi, 07021 Arzachena, OT

Tel.  +39 0789 81164

email:  info@tibulas.it

Tibulas è una piccola cantina in località Arzachena, in cui in vigna si lavora manualmente e nel rispetto della natura. I terreni sono tra le rocce granitiche, che quasi trasmettono i loro sentori nelle bottiglie prodotte. L’azienda produce vini di assoluto carattere che raccontano molto incisivamente i territori da cui provengono.

11

Rosso Alturuju 2021 – Tenute Costadoria 96,5/100  (territorio/zona dei vigneti: Valledoria – Golfo dell’Asinara) prezzo a scaffale enoteca 15 euro circa.

Il terreno sabbioso e ricco di sostanze minerali del Golfo dell’Asinara ospita le viti di Merlot e Sangiovese che danno origine all’Alturuju. Sentori intensi di erbe mediterranee, frutti rossi e spezie. Il sorso è potente, materico, secco e sapido; acidità e tannini sono in buon equilibrio con dei ritorni fruttati, chiude con una lunga scia iodata.

L’Azienda: Tenute Costadoria

 

via Giuseppe Mazzini s.n.c. 07039 – Valledoria (SS)

La cantina è situata in territorio di Valledoria, nome che come quello della Cantina è stato ispirato dalla presenza dell’antica famiglia nobiliare dei Doria. Le Tenute Costadoria sono circondate da un panorama agricolo adibito a carciofaie, nella famosa valle del Cynara e ad altre colture, che affacciano sul Golfo dell’Asinara. La tenuta è di 200 ettari, suddivisa in due distinti possedimenti.

10

Nero di Orgosa 2021 – Cantina Orgosa 97/100  (territorio/zona dei vigneti: Orgosolo) prezzo a scaffale enoteca 17 euro circa.

Nomen omen dicevano i latini. Scuro, quasi noir nei contorni e carattere deciso, penetrante, di quelli che si fa ricordare. Senza compromessi, resta sulle note di china, corbezzolo e succo di mirtillo con un finale officinale gustoso ed appagante. La facilità di beva completa il quadro organolettico.

 

 

L’Azienda: Cantina Orgosa

Loc.Lucuriò 08027 Orgosolo (Nuoro)

email: mgorgosolo@tiscali.it

tel. +39 3397784958

L’azienda Vitivinicola  Orgosa è stata la prima azienda a produrre vino in bottiglia a Orgosolo. Nasce nel 2002 grazie all’intuizione di Giuseppe Musina che, recuperando i vigneti di famiglia, si  reinventa agricoltore ed artigiano, riuscendo nell’impresa di produrre vini dal carattere marcatamente territoriale, spontanei, sinceri, dal frutto fragrante e di beva irresistibile. I vigneti sono situati nella valle di Locoe, su terreni composti da sabbione da disfacimento granitico, dove è sita anche la cantina e nella valle Sorasi, alle falde del Supramonte, con terreno prevalentemente calcareo. Il principale vitigno allevato è il Cannonau a cui si aggiungono in piccole quantità la Granazza, il Carignano, il Pascale e il Sangue di Cristo.

9

Lu Nieddu 2021 – Jankara 97,2/100 (territorio/zona dei vigneti: Gallura) prezzo a scaffale enoteca 27 euro circa.

 

Lu Nieddu nasce da un blend di uve, autoctone ed internazionali, provenienti da un singolo vigneto di 85 anni a Sant’Antonio di Gallura (SS). L’affinamento in barrique regala profumi di vaniglia ed altre spezie, seguiti da frutti rossi e agrumi. L’assaggio rivela un alcol imponente, bilanciato da note fruttate e da tannini felpati che rendono la beva morbida e sostanziosa.

L’Azienda:  Jankara

Vigneti:
Località San Leonardo 07023 Calangianus (SS)

Indirizzo:
Via Regina Elena, 55 07030 Sant’Antonio di Gallura (SS)

email: renato@vinijankara.com

tel. 3287577060

Il simbolo di Jankara è l’antico stemma del “Gallo di Gallura”, che risale all’anno 1116 e appartiene in origine ad uno dei primi Giudici di Gallura, Il Gallo divenne il simbolo di Gallura dopo un patto che fu stretto con I Pisani durante il regime di Costantino e alla data attuale simboleggia l’antica terra dalle montagne di granito. Fondata da Renato Spanu nel 2006, situata nel nord-est della Sardegna, tra le colline dell’Alta Gallura,  dopo l’acquisto di 8 ettari di terreno nella “Vena di San Leonardo”, all’interno di questa vena, la vigna di Jankara è situata in un “cru” chiamato “Giannaghe” oppure “Jannaca” nel dialetto Gallurese, che si ritrova davanti ad un altro storico “Cru” della zona chiamata “Karana” a 300 metri di altezza. Da qualche anno l’azienda ha in affitto una vigna a Mamoiada dove sta sperimentando la produzione di Cannonau in area vocata.

8

Ba.Bo. (Barbera Sarda e Bovale) 2020 – Ugo Sionis Vigneto Santu Teru 97,3/100  (territorio/zona dei vigneti: Sarcidano) prezzo a scaffale enoteca 25 euro circa.

Da un assemblaggio di uve di Barbera Sarda e Bovale provenienti dal territorio del Sarcidano, a 400 metri di altezza, nasce un vino, non filtrato, che affina per 24 mesi in tonneau e barrique di secondo e terzo passaggio. Si presenta con note di frutti rossi accompagnate da profumi di agrumi e macchia mediterranea. Il sorso, sapido, fresco ed elegante, termina con un gustosissimo finale speziato e iodato.

 

L’azienda: Ugo Sionis Vigneto Santu Teru

Località: Nurallao 08030 (SU)

La Cantina“Vigneto Santu Teru”di Ugo Sionis si trova a Nurallao, piccolo paese del Sud Sardegna. I vini sono ottenuti da uve coltivate su terreni calcarei in località Santu Teru a circa 400 metri sul livello del mare in regime biologico.

7

Shardana 2019 – Cantina Santadi 97,5/100  (territorio/zona dei vigneti: Sulcis) prezzo a scaffale enoteca 26 euro circa.

 

Ben si destreggia tra i suoi “confratelli” più blasonati che la Cantina Santadi, una delle più importanti realtà del vino sardo, produce nel Sulcis. Mostra sentori di erbe officinali, pepe nero, ribes e more. La beva è ricca, gustosa, con ritorni di frutta matura e tannini rotondi e morbidi che accompagnano un finale molto persistente.

L’Azienda: Cantina Santadi

Via Giacomo Tachis, 14 – 09010 Santadi

Tel. +39 0781950127

email: info@cantinadisantadi.it

Nata negli anni Sessanta del Novecento, è probabilmente la cantina sociale del Sulcis più importante da un punto di vista storico, con un ruolo pionieristico per la valorizzazione del Carignano in termini di qualità e potenziale commerciale. È qui che Giacomo Tachis creò nel 1984 il Terre Brune, uno degli ambasciatori del vino sardo nel mondo. Oggi la via a fianco della sede aziendale prende il nome del celebre enologo. I soci sono circa 200, il patrimonio vitato (Vermentino compreso) è di ben 600 ettari.

6

Nebbiolo Lunas 2021 – Muscazega 98,2/100  (territorio/zona dei vigneti: Gallura) prezzo a scaffale enoteca 25 euro circa (nella foto appare l’annata 2015, ma noi abbiamo assaggiato la 2021).

Un Nebbiolo in purezza, coltivato nei suoli granitici dei colli del Monte Limbàra, nel cuore della Gallura. Viene affinato in barrique per oltre un anno ed ha profumi intensi di frutti di bosco in confettura, affiancati da note speziate, di tabacco, liquirizia e cacao. Il sorso è succoso, persistente, ha un tannino vivo, abbinato a buona acidità che rende la beva fresca e piacevole. Ben meritata la nostra Standing Ovation.

 

L’Azienda:  Muscazega

Loc. Muscazega

07025 Luras – Sardegna

Email: cantinamuscazega@gmail.com

Tel:

+39 3333 72 40 36    +39 079 96 23 057

La tenuta di Laura Carmina si estende su circa 40 ettari in Alta Gallura a circa 500 metri di quota, tra i territori di Luras (sede dell’azienda), di Nuchis e di Tempio Pausania, circondata dai ruscelli Minnisio e San Paolo. Il nome sardo “muscazega” sta per “mosca cieca”. L’antica struttura risale ai primi dell’ottocento e nel 2006 la proprietaria l’ha trasformata in azienda vitivinicola.

5

Barrile 2019 – Contini 98,3/100  (territorio/zona dei vigneti: Oristanese) prezzo a scaffale enoteca 33 euro circa.

 

Frutto di un blend tra uve autoctone non comuni, Nieddera e Caddiu (o Caddiu Nieddu come viene chiamato nell’oristanese), affina in barrique per circa un anno. Rivela un ventaglio di aromi che spaziano dalle spezie dolci, al ribes ed agli agrumi, con una intensa scia iodata. All’assaggio è corposo, morbido e sapido, i tannini decisi ma levigati, con nuance minerali. Piccolo capolavoro che conquista la nostra Standing Ovation.

L’azienda: Contini

Località: Via Genova, n. 48-50, 09072 Cabras – Oristano

Tel. +39 0783290806

email: info@vinicontini.com

In Sardegna Contini è sinonimo di Vernaccia di Oristano. Visitando l’azienda si rimane senza parole di fronte alle diverse Vernaccia senza tempo, capaci di emozionare anche il bevitore più esperto. In questa azienda ogni cosa è presa sul serio: anche quando ci si è cimentati con il Cannonau, il risultato è stato subito eccellente.

4

Sàmbene 2019 – Ruju Sardu 98,4/100  (territorio/zona dei vigneti: Oliena) prezzo a scaffale enoteca 55 euro circa.

 

Ruju Sardu – Le Vigne

Sàmbene in lingua sarda significa sangue. Da un blend di uve autoctone, Cabernet Sauvignon e Syrah. Splendido dal primo all’ultimo sorso. Tanto succo e profondità, a base di frutti rossi, spezie morbide vanigliate e chiusura iodata avvolgente. Tra lamponi e richiami di mirto, tra pepe bianco e salgemma, il vino è un corredo equilibrato di essenze mediterranee. Lunghissimo e meritevole della nostra Standing Ovation.

L’Azienda: Ruju Sardu

Via Tirso 22 –  09122 Cagliari

Tel.: 328 164 33 13

www.sambene.it

La Cantina Ruju Sardu, (letteralmente: rosso sardo) nasce con l’intento di omaggiare ed esaltare il vitigno che indiscutibilmente rappresenta l’intera isola sarda, il Cannonau, affiancando allo stesso piccole porzioni di vigna allevate con uve internazionali (Cabernet Sauvignon e Syrah). «Con Ruju Sardu ho reso omaggio alla passione familiare per il vino e la vigna». Così Bastiano Pugioni, patron aziendale, ha deciso di puntare su due sole etichette prodotte in piccole quantità: Pupusu Cannonau Nepente di Oliena DOC e Sàmbene IGT Isola dei Nuraghi. Due rossi sardi a testimoniare la scelta del nome aziendale.

 

3

Caricagiola 2022 – Francesco Lepori 98,5/100   (territorio/zona dei vigneti: Trinità d’Agultu, Gallura) prezzo a scaffale enoteca 52 euro circa.

 

Un ceppo delle vigne di Caricagiola di Francesco Lepori

Anche quest’anno conquista il podio della nostra classifica, mostrandoci la sua personalità attraverso note di agrumi intervallate da profumi di macchia mediterranea, che anticipano un sorso avvolgente e iodato, sapido e minerale, che si chiude con un piacevolissimo lungo finale su note balsamiche. Merita la nostra Standing Ovation.

L’azienda:  Francesco Lepori

Azienda agricola
Lepori Francesco
Via Al Mare 29
07038 Trinità d’Agultu e Vignola
Email: leporifrancesco79@gmail.com
Cell +39 3495362866

L’azienda si trova a Trinità d’Agultu ed ha vigneti a piede franco su terreni sabbiosi. La produzione è limitata ed è realizzata con grande attenzione alla natura e all’ambiente. I vitigni in gioco sono il Vermentino ed il Caricagiola. Ed il risultato sono dei vini unici, di grandissimo carattere, che parlano di territorio e tipicità.

2

Rosso Barilotti 2021 – Cantina Rubiu 98,8/100   (territorio/zona dei vigneti: Villamassargia) prezzo a scaffale enoteca 25 euro circa.

Un ceppo delle vigne di Cantina Rubiu

Ottenuto da una miscela di uve Alicante e Carignano ed affinato in solo acciaio, si esprime con profumi variegati di ciliegia, prugna, frutta secca ed erbe aromatiche, con nuance balsamiche. Il sorso è succoso, caldo, il finale è lunghissimo, con ricordi di frutti rossi e sensazioni minerali. Una beva che avvolge e ci lascia pienamente soddisfatti, meritando la nostra Standing Ovation.

L’Azienda: Cantina Rubiu

Località Tallaroga  Iglesias Villamassargia

09010 –  Villamassargia (SU)

email: cantinarubiu@gmail.com

Tel: 0781 21050

L’azienda nasce nel 1890 per volontà di Antioco Efisio Luigi. Furono poi i figli, Albino, Lino e Virgilio che negli anni ’50, grazie alle botteghe in città ad Iglesias, resero celebre il marchio della Cantina Rubiu. Attualmente è gestita dai figli di Lino. Si coltivano, in maniera biologica, Monica, Alicante, Carignano e Vermentino.

1

Rosso Ultana 2016 – Cantina Deaddis 99/100   (territorio/zona dei vigneti: Anglona) prezzo a scaffale enoteca 32 euro circa.

Deaddis – Le Vigne

Da uve Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot. Affinamento per 15 mesi in barrique. La famiglia Deaddis presenta al pubblico un piccolo capolavoro. Un vero fuoriclasse con note di frutti rossi che si fondono a spezie dolci e al profumo di alloro. Un tannino di rara finezza accompagna una progressione iodata che potremmo definire interminabile. Non poteva che conquistare il gradino più alto del nostro podio e fregiarsi della nostra Standing Ovation.

L’Azienda: Cantina Deaddis

Strada Statale 134 km 2.200 | 07030 Bulzi (SS)

email: info@cantinadeaddis.com

Tel: +39 348 1437765

A Sedini, nel cuore dell’Anglona, regione storica nel nord della Sardegna ricompresa tra il sassarese e la Gallura con affaccio sul Golfo dell’Asinara, la famiglia Deaddis coltiva la sua passione per il vino dando lustro ad un territorio da sempre vocato alla viticultura e dalle grandi potenzialità espressive anche se, a volte, un po’ trascurato. Qui, su terreni profondi, composti principalmente da trachite rossastra e calcare bianco, vengono allevati i sette ettari di proprietà della piccola e moderna azienda a conduzione familiare sorta nel 2000, la prima in terra d’Anglona a imbottigliare i propri vini. Cannonau, Vermentino e Bovale sardo gli autoctoni di riferimento, affiancati dagli internazionali Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot.

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