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Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2024 di Vinodabere – I Migliori Carignano

Dopo avervi parlato dei Migliori Vermentino della Sardegna (link), dei Migliori Nuragus (link), dei Migliori Vermentino della Gallura (link), delle Migliori Vernaccia Ossidative (link), delle Migliori Granazza (link), dei Migliori Altri Vini Bianchi (link),  dei Migliori Vini Rosati (link), dei Migliori Vini Dolci (link), dei Migliori Bovale (link), dei Migliori Mandrolisai (link), dei Migliori Monica di Sardegna (link), dei Migliori Cagnulari (link), è il momento di passare ai Migliori Carignano nella nostra Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2024.

Introduzione

Edizione numero sei di una Guida – la nostra – che ha ormai superato da un pezzo le fasi dell’approccio e del relativo rodaggio. Che è sempre più “dentro” il territorio e i prodotti di cui si occupa, e che vede al centro, come è logico in questa fase, la voglia di approfondire. E quindi di raccontare e far conoscere sempre più realtà vinicole – accendendo riflettori anzitutto su quelle sin qui meno in vista – del piccolo continente che prende il nome di Sardegna. E, bisogna dirlo, le scoperte ogni volta non mancano. Anche grazie a un numero di adesioni e di campioni inviati e degustati (con le regole e il metodo di sempre) in costante e vistosa crescita. È nata così la decisione di condividere sensorialmente, fisicamente, e non solo in forma di valutazione critica, alcune delle “scoperte” di cui sopra. Ecco allora, a gennaio scorso, il primo evento organizzato a Roma da Vinodabere e dedicato ai vini sardi. Con la partecipazione attenta (e graditissima) di molti colleghi del mondo della stampa e della comunicazione, oltre a un folto numero di operatori (ristoratori, enotecari, agenti, distributori) che hanno potuto apprezzare “dal vivo” le differenze tra territori, vitigni e comunità all’interno dell’Isola, e quanto elevata sia divenuta la qualità media della produzione regionale. La kermesse romana è stata anche l’occasione – preziosa – per sfatare e superare un certo numero di stereotipi che da più di un decennio non appartengono più al contesto enoico sardo, ma in qualche modo gli aleggiano ancora attorno. L’esempio più lampante è quello del Cannonau, lontano ormai anni luce dal modello di vino alcolico e pesante della “vecchia” (e oggi non più fondata) reputazione, ed espresso ora attraverso una panoplia di interpretazioni di spiccata diversità (e di grandissimo interesse) a seconda delle zone di origine delle uve: dalla viticoltura di montagna della vocatissima comunità di Mamoiada (ormai sono quasi 40 i vignaioli che imbottigliano lì i loro vini) a zone altrettanto storiche come Oliena (con il suo Nepente), Orgosolo, Dorgali (con la splendida Valle di Oddoene, ora toponimo utilizzabile in etichetta), l’Ogliastra, la Romangia, e perfino la Gallura, che mostra ultimamente di sapersi districare abilmente anche con le varietà a bacca rossa. La strabiliante vendemmia 2021 – di sicuro una di quelle che restano negli annali – ha poi contribuito a fare il resto (e a far sì che i campioni di questa varietà recensiti siano stati la bellezza di 110). Restando in tema di sorprese, ne regala di belle anche Mandrolisai, territorio di grande tradizione enoica (ma fin qui non premiata a sufficienza da fama e fortuna) che con la sua omonima denominazione (la doc più territoriale della Sardegna con tre vitigni utilizzati in blend: Bovale, Cannonau e Monica) raccoglie ormai più di 20 produttori, autori di vini di carattere, personalità e alto rango e prossimi ormai alla costituzione di un auspicabile Consorzio di Tutela. La somma delle punte e il loro aumento di numero ha come logico effetto un ulteriore innalzarsi dell’asticella a livello regionale. Accompagnato – un effetto che, se tutto funziona, diverrà a sua volta causa – da una graduale crescita del numero delle aziende vinicole. Che hanno inviato a Vinodabere stavolta oltre 700 campioni, battendo ogni primato precedente. I tempi sembrano insomma maturi per un vero e proprio exploit della Regione. Che noi proviamo ad anticipare e motivare con le recensioni e le valutazioni dei 329 vini (altro record) presenti in questa edizione della Guida. Con l’auspicio, come sempre, di suscitare ulteriore curiosità, stimoli all’assaggio e – meglio ancora – al tuffo in loco (scrigno inimitabile di bellezze, oltre che di grandi vini) in chi ci legge.

Ad accompagnarci nel nostro percorso è, in qualità di sponsor, il Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano (che ha sede in Sardegna, maestra assoluta di caseificazione di tutto il Centro tirrenico), formaggio dal forte profilo di cui esploreremo dopo la pubblicazione della Guida i migliori abbinamenti con le etichette premiate.

 

Metodologia

L’impostazione vede confermate le scelte principali. L’obiettivo rimane quello di rivolgersi al consumatore finale, ai ristoratori e tutti gli esercenti dei circuiti commerciali che ruotano attorno al vino. Che abbiamo dunque messo al centro del nostro lavoro, creando delle classifiche per tipologia ed insiemi omogenei, provando a rispondere alle esigenze di chi vuole orientarsi nell’acquisto di una bottiglia o nella costruzione di una cantina o anche di una carta dei vini se titolare di un locale. Non mancano le descrizioni delle aziende e le loro storie, ma solo dopo ciascun vino recensito; per questo alcune – quelle di cantine presenti con più vini – saranno ripetute per non costringere il lettore ad andare a cercarle altrove nella Guida.

Utilizziamo alcuni simboli per spiegare ancora meglio le differenze qualitative tra i vini recensiti.

 

Abbiamo attribuito 1 applauso  a quelle etichette che si attestano tra i 90 ed i 94,9 centesimi (vini decisamente buoni), 2 applausi tra i 95 ed i 97,9 (vini ottimi), e la standing ovation  tra 98 e 100 (vini eccellenti). I punteggi, essendo frutto di una media di degustazione in panel, possono prevedere anche i decimi di punto. Le classifiche sono in ordine inverso (si parte dall’ultima posizione per arrivare alla prima).

Per rendere più compiutamente comprensibili e trasparenti le nostre valutazioni vi ricordiamo che abbiamo usato una scala di punteggio internazionale (quindi mediamente più alta di quelle in uso in Italia) e che tutti gli assaggi sono stati svolti rigorosamente alla cieca presso l’Osteria Poerio di Roma che ringraziamo per l’ospitalità.

Qualora almeno la metà del panel abbia attribuito il punteggio di 100/100 ad un campione, si è provveduto ad un riassaggio per confermare o meno questo punteggio massimo.

La Squadra

Curatori: Maurizio Valeriani e Antonio Paolini.

I testi che leggerete in Guida sono di: Paolo Frugoni, Maurizio Gabriele, Emanuele Giannone, Luca Matarazzo, Daniele Moroni, Gianmarco Nulli Gennari, Antonio Paolini, Pino Perrone, Emanuela Pistoni, Stefano Puhalovich, Franco Santini, Gianni Travaglini, Paolo Valentini, Maurizio Valeriani.

Hanno completato la squadra di assaggio: Alessandro Battaglia e Ruggero Faliva.

La Classifica dei migliori Carignano

21

Caregnan Damanera 2020 – Agricola Montespada 91/100 (territorio/zona dei vigneti: Gallura) prezzo a scaffale enoteca 23 euro circa.

 

Ottenuto da una selezione di uve dai vigneti situati in località Giunchizza. La vendemmia avviene con un leggero appassimento dei grappoli in pianta. Profumi di fiori e frutta rossa in confettura con sbuffi minerali. La beva è succosa e sostanziosa, con marcate note di cacao e piccoli frutti di bosco dolci, il tannino è fitto e levigato, il finale equilibrato e persistente.

L’azienda: Agricola Montespada

Loc. Giunchizza Trinità d’Agultu e Vignola, Sassari

email: montespada@gmail.com

Tel. +39 349-3737 613

L’azienda ha sede in una zona molto vocata per il Vermentino,  a circa 20 Km da S.Teresa sulla direttrice litoranea che porta a Castelsardo, nel comune di Trinità D’Agultu. Si affaccia sul mare prospiciente le coste della Corsica, coste che dalla sommità della collina si possono facilmente ammirare. L’Azienda Agricola si estende per oltre 1 km le rive del fiume Vignola e si trova pertanto nella valle a ridosso della ” Sierra du Cinqu denti” nella regione Giunchizza.

20

Carignano del Sulcis Is Solus 2022 – Sardus Pater 91,2/100  (territorio/zona dei vigneti: Sant’Antioco) prezzo a scaffale enoteca 13 euro circa.

Sensazioni speziate si uniscono a note di frutti rossi, macchia mediterranea e a toni balsamici. Il sorso è sapido, fresco, avvolgente e si chiude con un piacevole finale su ricordi iodati e di erbe officinali.

 

L’azienda: Sardus Pater

Via della Rinascita 46 09017 Sant’Antioco (CI)

email: info@cantinesarduspater.it

+39 0781 83937

La cantina cooperativa Sardus Pater si trova sull’isola di Sant’Antioco e ha iniziato l’attività a metà degli anni ’50 del secolo scorso. All’ attivo ha 200 soci conferitori con uve provenienti da un’area vitata di 300 ettari. La scelta di puntare soprattutto alla valorizzazione del vitigno Carignano, impiantato su terreni sabbiosi con basse rese per ettaro e a piede franco, ha fatto sì che la cantina sia sugli scudi ormai da anni, riuscendo a riconvertirsi come molte realtà dell’area nella produzione di vino di qualità.
Carignano ma non solo: Vermentino a partire dal 1994, e Moscato e Nasco, e per i rossi, Monica e Cannonau.

19

Carignano del Sulcis 3 doc 2019 – Biomar Tenuta La Sabbiosa 91,5/100   (territorio/zona dei vigneti: Calasetta) prezzo a scaffale enoteca 22 euro circa.

 

Da vecchie vigne a piede franco sopravvissute agli espianti degli anni Settanta, coltivate ad alberello sulle sabbie di Calasetta, ecco un vino semplice ed elegante proposto da un’azienda molto giovane. Note sottili di spezie, frutta rossa e confettura di mirtillo. Sorso molto saporito, ricco, dove spicca la ottima qualità della materia prima. Chiude su toni minerali, quasi iodati, e di macchia mediterranea.

L’Azienda: Biomar Tenuta La Sabbiosa

 

Località Cussorgia – Case sparse snc

09011 Calasetta (SU)

email: info@biomar.bio

Tel. 3921493397

Un’azienda emergente con vigneti a Calasetta, tutti a piede franco, allevati secondo i dettami (ed anche la certificazione) biologici. Ed i vini prodotti risultano veramente convincenti e rispondenti alle caratteristiche del territorio e di un vitigno così interessante come il Carignano.

18

Carignano del Sulcis Superiore 932 2020 –  Calasetta 92/100  (territorio/zona dei vigneti: Calasetta) prezzo a scaffale enoteca 35 euro circa.

Il nome 932 ricorda i tredici viticoltori che nel 1932 si unirono e fondarono una delle più antiche cantine della Sardegna. Frutto di una selezione di uve provenienti dall’isola di Sant’Antioco, ha profumi di macchia mediterranea, erbe selvatiche, corteccia e frutti rossi; il tannino fine e vellutato si integra con sensazioni balsamiche ed un finale amaricante.

L’azienda: Calasetta

Via Roma, 134, 09011 Calasetta (CI)

Tel. 0781 88413

email: info@cantinadicalasetta.it

La Cantina Calasetta rappresenta un esempio vincente di cooperazione enoica che oggi aggrega circa 300 viticoltori mossi da un unico intento, produrre vini fortemente identitari e di grande piacevolezza gustativa. Siamo nell’isola di Sant’Antioco, a sud-ovest della Sardegna, in un terroir davvero unico caratterizzato da terreni sabbiosi che consentono di coltivare la vite franca di piede. Condizione questa che consente al Carignano, uva regina dell’areale, di raggiungere la sua massima espressione.

17

Carignano del Sulcis Desèa 2021 – Calasetta 92,5/100  (territorio/zona dei vigneti: Calasetta) prezzo a scaffale enoteca 13 euro circa.

Etichetta nata per esaltare le doti di freschezza e bevibilità della tipologia, raggiunge pienamente il suo obbiettivo. Da vigne coltivate sulle dolci colline del basso Sulcis, a un passo dal mare. Il vino viene affinato in cemento e acciaio. Profumi nitidi di fiori rossi, ciliegie, agrumi e macchia mediterranea. Il sorso è agile e succoso, elegante, quasi spensierato nei richiami molto chiari al frutto di origine. Buona persistenza.

L’azienda: Calasetta

Via Roma, 134, 09011 Calasetta (CI)

Tel. 0781 88413

email: info@cantinadicalasetta.it

La Cantina Calasetta rappresenta un esempio vincente di cooperazione enoica che oggi aggrega circa 300 viticoltori mossi da un unico intento, produrre vini fortemente identitari e di grande piacevolezza gustativa. Siamo nell’isola di Sant’Antioco, a sud-ovest della Sardegna, in un terroir davvero unico caratterizzato da terreni sabbiosi che consentono di coltivare la vite franca di piede. Condizione questa che consente al Carignano, uva regina dell’areale, di raggiungere la sua massima espressione.

16 

Carignano C 2021 – Alberto Loi 93/100  (territorio/zona dei vigneti: San Vito, Sarrabus) prezzo a scaffale enoteca 14 euro circa.

 

Sapido, fresco, persistente, ma soprattutto succoso, avvolgente, elegante. Così si presenta il Carignano di Alberto Loi, che mostra sensazioni minerali, speziate e ricordi di frutti rossi e macchia mediterranea. Il sorso è dinamico e progressivo ed il finale insiste su note iodate e di erbe aromatiche.

L’Azienda: Alberto Loi

Tenute e Cantina
SS 125 Km.124,1 Cardedu (NU)

Tel. +39 070240866

Per risalire alla  storia della famiglia Loi è necessario tornare indietro di quattro generazioni quando agli inizi del 900 inizia la produzione dei propri vini a Cardedu in Ogliastra , nella provincia di Nuoro. I Vigneti, posti tra il Gennargentu ed il mare in posizione pedecollinare, rappresentano per molti una delle zone più vocate per la produzione del Cannonau.

15 

Carignano del Sulcis Grotta Rossa 2021 – Cantina Santadi 94/100  (territorio/zona dei vigneti: Santadi) prezzo a scaffale enoteca 9 euro circa.

Tra i vini che si distinguono per rapporto qualità-prezzo il Grotta Rossa è un assoluto fuoriclasse con le sue note salmastre, iodate, i suoi richiami di macchia mediterranea ed erbe officinali. Il sorso è scorrevole senza rinunciare a complessità e lunghezza gustativa.

L’Azienda: Cantina Santadi

Via Giacomo Tachis, 14 – 09010 Santadi

Tel. +39 0781950127

email: info@cantinadisantadi.it

Nata negli anni Sessanta del Novecento, è probabilmente la cantina sociale del Sulcis più importante da un punto di vista storico, con un ruolo pionieristico per la valorizzazione del Carignano in termini di qualità e potenziale commerciale. È qui che Giacomo Tachis creò nel 1984 il Terre Brune, uno degli ambasciatori del vino sardo nel mondo. Oggi la via a fianco della sede aziendale prende il nome del celebre enologo. I soci sono circa 200, il patrimonio vitato (Vermentino compreso) è di ben 600 ettari.

14 

Carignano del Sulcis Riserva Is Solinas 2020 – Argiolas 94,5/100   (territorio/zona dei vigneti: Tenuta Is Solinas, Golfo di Palmas)  prezzo a scaffale enoteca 23 euro circa.

 

Un’etichetta che consolida le già note capacità dell’azienda di produrre secondo criteri di elevata qualità. L’Is Solinas 2020 si presenta opulento ed elegante allo stesso tempo con note di spezie e macchia mediterranea, un sorso avvolgente, sapido e fresco ed un lungo finale iodato e minerale.

 

L’azienda: Argiolas

Via Roma, 28/30 – 09040 Serdiana (CA)
email: info@argiolas.it
tel. +39 070740606

Fondata alla fine degli anni trenta da Antonio Argiolas, questa cantina è una delle più grandi e prestigiose della Sardegna (e d’Italia). Un nome che ha fatto conoscere i vini sardi nel mondo, il Turriga (un vino di fama internazionale creato dal celebre enologo Giacomo Tachis) su tutti. I terreni si trovano nel sud della Sardegna, nelle subregioni della Trexenta e del Sulcis. Una vasta gamma di etichette prodotte, tutte di assoluto valore, derivanti da vitigni come il Cannonau, il Vermentino, il Bovale, il Nasco e diversi altri oltre al Carignano.

13

Carignano del Sulcis Superiore Arruga 2020 – Sardus Pater 95/100 (territorio/zona dei vigneti: Sant’Antioco) prezzo a scaffale enoteca 26 euro circa.

Maestoso per la sua materia e per complessità, mostra sensazioni ematiche, note di frutti rossi ed erbe officinali e dei tannini di buona finezza. Sapido, fresco ed elegante, chiude con un pregevole finale iodato.

 

L’azienda: Sardus Pater

Via della Rinascita 46 09017 Sant’Antioco (CI)

email: info@cantinesarduspater.it

+39 0781 83937

La cantina cooperativa Sardus Pater si trova sull’isola di Sant’Antioco e ha iniziato l’attività a metà degli anni ’50 del secolo scorso. All’ attivo ha 200 soci conferitori con uve provenienti da un’area vitata di 300 ettari. La scelta di puntare soprattutto alla valorizzazione del vitigno Carignano, impiantato su terreni sabbiosi con basse rese per ettaro e a piede franco, ha fatto sì che la cantina sia sugli scudi ormai da anni, riuscendo a riconvertirsi come molte realtà dell’area nella produzione di vino di qualità.
Carignano ma non solo: Vermentino a partire dal 1994, e Moscato e Nasco, e per i rossi, Monica e Cannonau.

12

Carignano Spantau 2019 – Cantine Nuraghe Antigori 95,5/100    (territorio/zona dei vigneti: Capoterra) prezzo a scaffale enoteca 24 euro circa.

Ottenuto da uve Carignano in purezza raccolte a mano, si impone con un elegante bouquet connotato da sentori di spezie (pepe nero), ciliegia matura, erbe aromatiche ed accenni salmastri. Succoso, morbido e vellutato al sorso, invita più volte al riassaggio anche grazie alla elegante tessitura tannica. Superbo finale su note sapide e fruttate. Solo acciaio.

L’Azienda: Cantine Nuraghe Antigori 

Loc. Baccalamanza,

09012 Capoterra CA

Email: info@cantinenuragheantigori.it

Tel:  3701457389

Antigori, «luogo delle cose antiche» nel linguaggio locale è, il nome di uno dei più importanti nuraghi della Sardegna la cui costruzione risale al II millennio a.C., distante solo poche centinaia di metri da Baccalamanza a Capoterra, sede dell’attuale azienda vitivinicola di Carlo Luigi Scano. Siamo in un luogo unico ed incantato che guarda il mare, vicino a Cagliari, in una delle più vaste aree forestali d’Europa dove la natura appare ancora immutata ed incontaminata. In questi luoghi gli archeologi hanno ritrovato reperti risalenti alle antichissime civiltà greche, a testimonianza di frequenti interscambi avvenuti, sin da allora, con le popolazioni oltre il mare. Coltivazione in rigoroso regime biologico, pratiche colturali manuali, artigianali e sostenibili e valorizzazione delle varietà autoctone sono gli ulteriori elementi che connotano l’attuale conduzione aziendale.

11

Caregnan 2019 – Agricola Montespada 96/100   (territorio/zona dei vigneti: Gallura) prezzo a scaffale enoteca 18 euro circa.

Cararattere, eleganza, succosità sono le parole chiave dell’assaggio. Note di spezie, frutti rossi, macchia mediterranea, anticipano un sorso teso e sapido, avvolgente e minerale che si chiude con ricordi persistenti di erbe aromatiche.

L’azienda: Agricola Montespada

Loc. Giunchizza Trinità d’Agultu e Vignola, Sassari

Tel. +39 349-3737 613

email: montespada@gmail.com

L’azienda ha sede in una zona molto vocata per il Vermentino,  a circa 20 Km da S.Teresa sulla direttrice litoranea che porta a Castelsardo, nel comune di Trinità D’Agultu. Si affaccia sul mare prospiciente le coste della Corsica, coste che dalla sommità della collina si possono facilmente ammirare. L’Azienda Agricola si estende per oltre 1 km le rive del fiume Vignola e si trova pertanto nella valle a ridosso della ” Sierra du Cinqu denti” nella regione Giunchizza.

10

Carignano 2021 – La Giara 96,5/100   (territorio/zona dei vigneti: Arcidano) prezzo a scaffale enoteca 15 euro circa.

 

Carignano ed eleganza spesso vanno a braccetto, come in questo caso in cui freschezza, sapidità, tannini di rara finezza, si accompagnano a sensazioni di macchia mediterranea, erbe officinali, frutti rossi e spezie. Pregevole il finale su toni salmastri e iodati.

 

L’Azienda: La Giara

Bivio Escovedu

09090 USELLUS (OR)

email: info@cantinalagiara.it

Tel: tel: 0783 938006

La Cantina La Giara nasce nel 1958, ai piedi dell’omonimo altopiano, dall’iniziativa di alcuni viticoltori nella sub-regione sarda della Marmilla, a circa 300 metri di altezza. I vigneti dei Soci si estendono in un raggio di circa 25 chilometri in territori che si distinguono per notevoli varietà e tipologie.

9

Carignano del Sulcis Riserva Bricco delle Piane 2020 – Calasetta 97/100   (territorio/zona dei vigneti: Calasetta) prezzo a scaffale enoteca 20 euro circa.

 

Il Bricco delle Piane nasce nelle zone collinari del basso Sulcis, su suoli calcareo-argillosi da vigneti allevati ad alberello su piede franco. Ha profumi floreali, di erbe aromatiche, di frutta rossa e bacche; corposo, dal sorso secco, fresco, scorrevole e amaricante, dalla lunga persistenza.

L’azienda: Calasetta

Via Roma, 134, 09011 Calasetta (CI)

Tel. 0781 88413

email: info@cantinadicalasetta.it

La Cantina Calasetta rappresenta un esempio vincente di cooperazione enoica che oggi aggrega circa 300 viticoltori mossi da un unico intento, produrre vini fortemente identitari e di grande piacevolezza gustativa. Siamo nell’isola di Sant’Antioco, a sud-ovest della Sardegna, in un terroir davvero unico caratterizzato da terreni sabbiosi che consentono di coltivare la vite franca di piede. Condizione questa che consente al Carignano, uva regina dell’areale, di raggiungere la sua massima espressione.

8

Carignano del Sulcis Nur 2021 – Sardus Pater 97,2/100  (territorio/zona dei vigneti: Sant’Antioco) prezzo a scaffale enoteca 11 euro circa.

Un vino senza fronzoli, ma diretto e sincero, che mostra le grandi potenzialità del Carignano di finezza e bevibilità senza necessità di opulenza ed estrazione. Sapido, fresco, con note di frutti rossi, spezie ed un piacevole finale balsamico. Da segnalare l’ottimo rapporto qualità-prezzo.

 

L’azienda: Sardus Pater

Via della Rinascita 46 09017 Sant’Antioco (CI)

email: info@cantinesarduspater.it

+39 0781 83937

La cantina cooperativa Sardus Pater si trova sull’isola di Sant’Antioco e ha iniziato l’attività a metà degli anni ’50 del secolo scorso. All’ attivo ha 200 soci conferitori con uve provenienti da un’area vitata di 300 ettari. La scelta di puntare soprattutto alla valorizzazione del vitigno Carignano, impiantato su terreni sabbiosi con basse rese per ettaro e a piede franco, ha fatto sì che la cantina sia sugli scudi ormai da anni, riuscendo a riconvertirsi come molte realtà dell’area nella produzione di vino di qualità.
Carignano ma non solo: Vermentino a partire dal 1994, e Moscato e Nasco, e per i rossi, Monica e Cannonau.

7

Carignano del Sulcis Riserva Rocca Rubia 2020 – Cantina Santadi 97,5/100    (territorio/zona dei vigneti: Santadi) prezzo a scaffale enoteca 20 euro circa.

 

Il “second vin” della Cantina Santadi, che in alcune annate duetta con il primo (il Terre Brune) per piacevolezza e complessità. Ampi profumi, intensi, di macchia mediterranea, pepe nero, cardamomo, erbe amare, mirtillo, more e prugne. Sorso elegante, gustoso, pieno, agile e sapido, con richiami di frutti scuri.

L’Azienda: Cantina Santadi

Via Giacomo Tachis, 14 – 09010 Santadi

Tel. +39 0781950127

email: info@cantinadisantadi.it

Nata negli anni Sessanta del Novecento, è probabilmente la cantina sociale del Sulcis più importante da un punto di vista storico, con un ruolo pionieristico per la valorizzazione del Carignano in termini di qualità e potenziale commerciale. È qui che Giacomo Tachis creò nel 1984 il Terre Brune, uno degli ambasciatori del vino sardo nel mondo. Oggi la via a fianco della sede aziendale prende il nome del celebre enologo. I soci sono circa 200, il patrimonio vitato (Vermentino compreso) è di ben 600 ettari.

5 ex aequo

Nativo 2020 – Murales 98/100    (territorio/zona dei vigneti: Gallura) prezzo a scaffale enoteca 25 euro circa.

È la dimostrazione delle potenzialità e della capacità di adattamento della varietà (il Carignano), anche in territori diversi da quelli del Sulcis. Qui siamo in Gallura, su suoli granitici. Ed il risultato è un vino di straordinaria eleganza, che vale la nostra Standing Ovation, con note fumé e accenni minerali, richiami speziati ed un lungo finale di frutti rossi.

 

L’Azienda:  Murales

Localita Piliezzu, 1,

07026 Olbia SS

Tel. +39 393 923 1011

email: info@vinimurales.com

Piero Canopoli, enologo e sommelier, e la moglie Giuliana Dalla Longa, si sono trasferiti più di 20 anni fa, da Varese in Gallura per dar vita a questa azienda che spazia a tutto tondo tra diverse varietà sarde (soprattutto Vermentino, Cannonau e Carignano) e internazionali (Viognier, Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah). Molto originali ed esteticamente curate sono le etichette che riprendono appunto il concetto dei murales.  Se vi recate in azienda non perdete l’occasione di fermarvi a pranzo alla Locanda Murales.

5 ex aequo

Carignano del Sulcis 1 Il Bio 2019 – Biomar (Tenuta La Sabbiosa) 98/100   (territorio/zona dei vigneti: Calasetta) prezzo a scaffale enoteca 30 euro circa.

 

 

Un’esplosione di profumi che vanno dalle varie declinazioni della macchia mediterranea (mirto, cisto, lentisco) a note di spezie e frutti rossi, fino a sensazioni agrumate e minerali. Carattere, eleganza, pienezza del sorso, sapidità, freschezza ed un lungo finale iodato per una meritata Standing Ovation.

L’Azienda: Biomar Tenuta La Sabbiosa

 

Località Cussorgia – Case sparse snc

09011 Calasetta (SU)

email: info@biomar.bio

Tel. 3921493397

Un’azienda emergente con vigneti a Calasetta, tutti a piede franco, allevati secondo i dettami (ed anche la certificazione) biologici. Ed i vini prodotti risultano veramente convincenti e rispondenti alle caratteristiche del territorio e di un vitigno così interessante come il Carignano.

4

Carignano del Sulcis Riserva Is Arenas 2020 – Sardus Pater 99/100    (territorio/zona dei vigneti: Sant’Antioco) prezzo a scaffale enoteca 40 euro circa.

Una Vecchia Vigna di Carignano di Sardus Pater

Un grappolo del Carignano di Sardus Pater

Is Arenas è il termine in lingua sarda che indica “le sabbie”, terreno dove viene allevato questo Carignano a piede franco, con piante coltivate ad alberello. Di grande struttura, ha sentori di piccoli frutti di bosco scuri, erbe amare, arancia nera e pepe nero, con toni balsamici. Avvolgente, morbido e succoso, ha un tannino fine e fitto, riverberi di frutta scura e liquirizia. Il mosaico di profumi e sapori, perfettamente profilati ed amalgamati gli valgono la nostra Standing Ovation.

 

L’azienda: Sardus Pater

Via della Rinascita 46 09017 Sant’Antioco (CI)

email: info@cantinesarduspater.it

+39 0781 83937

La cantina cooperativa Sardus Pater si trova sull’isola di Sant’Antioco e ha iniziato l’attività a metà degli anni ’50 del secolo scorso. All’ attivo ha 200 soci conferitori con uve provenienti da un’area vitata di 300 ettari. La scelta di puntare soprattutto alla valorizzazione del vitigno Carignano, impiantato su terreni sabbiosi con basse rese per ettaro e a piede franco, ha fatto sì che la cantina sia sugli scudi ormai da anni, riuscendo a riconvertirsi come molte realtà dell’area nella produzione di vino di qualità.
Carignano ma non solo: Vermentino a partire dal 1994, e Moscato e Nasco, e per i rossi, Monica e Cannonau.

3

Carignano del Sulcis Superiore Terre Brune 2019 – Cantina Santadi 99,3/100   (territorio/zona dei vigneti: Santadi) prezzo a scaffale enoteca 40 euro circa.

 

 

Una delle vigne vecchie di Carignano di Santadi

Le Vigne di Carignano di Santadi

Vino emblema di questa azienda (concorre ad essere uno dei migliori rossi italiani), è ottenuto da vecchie vigne a piede franco, con uvaggio Carignano 95% e Bovaleddu 5%. Sentori complessi di macchia mediterranea e frutta scura (amarena, mirto, more), con note di liquirizia e sfumature ferrose; la beva è sostanziosa, ma sapida, fluida e armonica, ha tannini vellutati, cenni speziati e ricordi di piccoli frutti di bosco scuri. Vino dall’inconfondibile anima sarda che merita in pieno la nostra Standing Ovation.

L’Azienda: Cantina Santadi

Via Giacomo Tachis, 14 – 09010 Santadi

Tel. +39 0781950127

email: info@cantinadisantadi.it

Nata negli anni Sessanta del Novecento, è probabilmente la cantina sociale del Sulcis più importante da un punto di vista storico, con un ruolo pionieristico per la valorizzazione del Carignano in termini di qualità e potenziale commerciale. È qui che Giacomo Tachis creò nel 1984 il Terre Brune, uno degli ambasciatori del vino sardo nel mondo. Oggi la via a fianco della sede aziendale prende il nome del celebre enologo. I soci sono circa 200, il patrimonio vitato (Vermentino compreso) è di ben 600 ettari.

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Caregnan 2018 – Agricola Montespada 99,4/100   (territorio/zona dei vigneti: Gallura) prezzo a scaffale enoteca 18 euro circa.

Le uve Carignano, raccolte dopo un breve appassimento sulla pianta, conferiscono materia e carattere al vino. Note di frutta rossa matura e caramella alla frutta (lampone), con nuance di cacao e spezie. Il sorso è secco, strutturato e profondo ma anche scorrevole e con buona freschezza, ricco di sapori ed aromi coerenti con l’olfatto. La nostra Standing Ovation sottolinea il livello qualitativo raggiunto.

 

L’azienda: Agricola Montespada

Loc. Giunchizza Trinità d’Agultu e Vignola, Sassari

Tel. +39 349-3737 613

email: montespada@gmail.com

L’azienda ha sede in una zona molto vocata per il Vermentino,  a circa 20 Km da S.Teresa sulla direttrice litoranea che porta a Castelsardo, nel comune di Trinità D’Agultu. Si affaccia sul mare prospiciente le coste della Corsica, coste che dalla sommità della collina si possono facilmente ammirare. L’Azienda Agricola si estende per oltre 1 km le rive del fiume Vignola e si trova pertanto nella valle a ridosso della ” Sierra du Cinqu denti” nella regione Giunchizza.

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Carignano del Sulcis Nero Miniera 2021 – Enrico Esu 99,5/100   (territorio/zona dei vigneti: località Medau Desogus) prezzo a scaffale enoteca 20 euro circa.

 

Le Vigne di Enrico Esu

Ceppi delle Vigne di Enrico Esu

Il Sulcis in un sorso. Tutto quello che ci si può aspettare da un Carignano di questo territorio lo troviamo qui. Carattere, tannini di rara finezza, eleganza, richiami di erbe officinali, spezie e sensazioni balsamiche. Struttura, sapidità, ed incredibile persistenza. Insomma una strameritata Standing Ovation.

L’azienda:  Enrico Esu 

Indirizzo: Località Medau Desogus, 09010 Carbonia Sud Sardegna

email: enricoesu@alice.it

Telefono: 347 825 6871

Paesaggi unici quelli della Cantina Esu nella terra del carbone tra sugherete e terreni sabbiosi dove nel 1958 fu impiantato il primo vigneto di Carignano a piede franco, con allevamento classico ad alberello per resistere meglio alla elevata calura estiva e alle forti raffiche di vento di maestrale. I vigneti si trovano nel comune di Carbonia nelle campagne che si estendono da Gonnesa a Perdaxius, in località Medau Desogus, dove sotto al primo strato di sabbia a qualche decina di metri si trova proprio quel carbone dove affondano le radici delle vigne e dove sono ben radicate anche quelle degli uomini, che hanno visto per molti anni nelle miniere la fonte di lavoro e di reddito.

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