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La Sardegna di Vinodabere

Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2023 di Vinodabere – I Migliori Altri Vini Rossi

Dopo avervi parlato dei Migliori Vermentino della Sardegna (link), dei Migliori Nuragus di Cagliari (link), dei Migliori Vermentino della Gallura (link), delle Migliori Vernaccia Ossidative dell’Oristanese (link), dei Migliori Altri Vini Bianchi della Sardegna (link), dei Migliori Vini Rosati (link),  dei Migliori Vini Dolci (link), dei Migliori Bovale (link), dei Migliori Mandrolisai (link), dei Migliori Monica di Sardegna (link), dei Migliori Cagnulari (link), dei Migliori Carignano (link), dei Migliori Cannonau (link), è il momento dell’ultimo capitolo rguardante i Migliori Altri Vini Rossi nella Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2023 di Vinodabere.

Introduzione

Se c’è una cosa che la Sardegna rende facile e immediato – altre in questa terra antica e per certi versi ancora ancestrale lo sono meno – è percepirne l’identità, speciale e inconfondibile. Quella che ancora una volta – la quinta per la precisione, tante sono con questa le edizioni della nostra Guida – è emersa dagli assaggi dei suoi vini. Territorialità profonda, che va oltre la tipicità. Localizzazione delle vocazioni e delle appartenenze coerente ed eloquente. Per un racconto “liquido” tessuto di storia, tradizioni, luoghi, persone, paesaggi e apparentato ovviamente con la cucina (o meglio, “le cucine”) di qui. In un percorso scandito da vigne uniche come quelle del Mandrolisai – una delle doc più profondamente radicate – che danno luogo a rossi straordinari; le viti di montagna di Mamoiada con oltre 30 produttori attestati su risultati qualitativi incredibili; zone storiche del Cannonau come Oliena, Orgosolo, Dorgali (con la splendida Valle di Oddoene dal paesaggio lunare); l’Ogliastra; la Romangia; la Gallura con il suo granito, terra di fantastici Vermentino (la 2021 è annata da ricordare per i bianchi di Sardegna in genere e i loro in particolare);  il Carignano a piede franco del Sulcis; la Vernaccia dell’Oristanese, “madre” di alcuni tra i migliori vini ossidativi al mondo. E ancora altro (e di sicuro qualcosa da scoprire ancora). Il nostro auspicio è quello di non essere voci isolate nel coro della critica enogastronomica italiana ad approfondirne le unicità e gli esiti attuali con l’attenzione che è necessaria (e che la posizione defilata e non solo geograficamente “conchiusa” dell’isola non ha facilitato, ma che ora è strameritata). E che ci siano sempre più colleghi, appassionati, operatori e viaggiatori a scoprire le peculiarità e il fascino di questa straordinaria regione. I nostri test (su oltre 500 vini degustati) confermano intanto una qualità uniforme e diffusa, tradotta in oltre 200 vini recensiti (cioè ad alto punteggio, ben oltre la soglia dei 90/100). Ad accompagnarci nel nostro percorso stavolta è, in qualità di sponsor, il Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano (che ha sede in Sardegna, maestra assoluta di caseificazione di tutto il Centro tirrenico), formaggio dal forte profilo di cui esploreremo dopo la pubblicazione della Guida i migliori abbinamenti con le etichette premiate. Intanto mettetevi comodi e iniziate con noi – che, confessiamo, ne siamo divenuti un po’ “malati”, come certi personaggi hemingwayani del continente africano  – il nostro viaggio nella Sardegna top da bere.

 

Metodologia

L’impostazione vede confermate le scelte principali. L’obiettivo rimane quello di rivolgersi al consumatore finale, ai ristoratori e tutti gli esercenti dei circuiti commerciali che ruotano attorno al vino. Che abbiamo dunque messo al centro del nostro lavoro, creando delle classifiche per tipologia ed insiemi omogenei, provando a rispondere alle esigenze di chi vuole orientarsi nell’acquisto di una bottiglia o nella costruzione di una cantina o anche di una carta dei vini se titolare di un locale. Non mancano le descrizioni delle aziende e le loro storie, ma solo dopo ciascun vino recensito; per questo alcune – quelle di cantine presenti con più vini – saranno ripetute per non costringere il lettore ad andare a cercarle altrove nella Guida.

Utilizziamo alcuni simboli per spiegare ancora meglio le differenze qualitative tra i vini recensiti.

 

Abbiamo attribuito 1 applauso  a quelle etichette che si attestano tra i 90 ed i 94,9 centesimi (vini decisamente buoni), 2 applausi tra i 95 ed i 97,9 (vini ottimi), e la standing ovation  tra 98 e 100 (vini eccellenti). I punteggi, essendo frutto di una media di degustazione in panel, possono prevedere anche i decimi di punto. Le classifiche sono in ordine inverso (si parte dall’ultima posizione per arrivare alla prima).

Per rendere più compiutamente comprensibili e trasparenti le nostre valutazioni vi ricordiamo che abbiamo usato una scala di punteggio internazionale (quindi mediamente più alta di quelle in uso in Italia) e che tutti gli assaggi sono stati svolti rigorosamente alla cieca.

Qualora almeno la metà del panel abbia attribuito il punteggio di 100/100 ad un campione, si è provveduto ad un riassaggio per confermare o meno questo punteggio massimo.

La Squadra

Curatori: Maurizio Valeriani e Antonio Paolini.

I testi che leggerete in Guida sono di: Carlo Bertilaccio, Salvatore Del Vasto, Maurizio Gabriele, Luca Matarazzo, Daniele Moroni, Gianmarco Nulli Gennari, Antonio Paolini, Emanuela Pistoni, Franco Santini, Marco Sciarrini, Gianni Travaglini, Paolo Valentini, Maurizio Valeriani.

Hanno completato la squadra di assaggio: Ruggero Faliva, Carlo Fiori, Paolo Frugoni, Pino Perrone, Giuseppe Picconi.

La Classifica dei Migliori Altri Vini Rossi

15

Shardana 2017 – Santadi 95/100      (territorio/zona dei vigneti: Santadi) prezzo a scaffale enoteca 22 euro circa.

Rosso intenso ed elegante ottenuto da uve autoctone con piccola percentuale di Syrah. Dopo la fermentazione malolattica il vino viene travasato in barrique semi nuove di rovere francese dove rimane per un periodo di circa un anno. Sentori di frutta e fiori si alternano a toni speziati e di vaniglia, a comporre un bouquet ampio e complesso. Potente ma bilanciato, regala una beva intrigante e sofisticata, dove l’eleganza è il filo conduttore dall’inizio alla fine.

 

L’azienda:    Cantina Santadi

Via Cagliari, 78 – 09010 Santadi

email: info@cantinadisantadi.it

tel. +39 0781950127

Nata negli anni Sessanta del Novecento, è probabilmente la cantina sociale del Sulcis più importante da un punto di vista storico, con un ruolo pionieristico per la valorizzazione del Carignano in termini di qualità e potenziale commerciale. È qui che Giacomo Tachis creò nel 1984 il Terre Brune, uno degli ambasciatori del vino sardo nel mondo. Oggi la via a fianco della sede aziendale prende il nome del celebre enologo. I soci sono circa 200, il patrimonio vitato (Vermentino compreso) è di ben 600 ettari.

14

Montessu 2020 – AgriPunica 95,2/100     (territorio/zona dei vigneti: Santadi) prezzo a scaffale enoteca 18 euro circa.

Rimanda verso note d’Oltralpe, con quelle speziature tipiche (pepe nero) delle zone blasonate del Rodano. Ed invece è un sardo in purezza, meno immediato di altre espressioni, ma non per questo di minor riconoscibilità. La macchia mediterranea intensa ed una fase ematica sul finale di bocca lo rendono un vino da apprezzare già da subito, con tante possibili varianti di abbinamento ai piatti della cucina regionale.

L’azienda:  AgriPunica

 

Localita: Barrua  – 9010 Santadi

email: info@agripunica.it

Tel. : +39 0781 941012

L’azienda è una joint-venture tra il Gruppo Tenuta San Guido Sassicaia, la Cantina di Santadi, Antonello Pilloni (presidente della Cantina Santadi) ed il leggendario enologo toscano Giacomo Tachis. Fu proprio quest’ultimo a volere fortemente la nascita di AgriPunica e la produzione dei vini aziendali Barrua e Montessu. Ed i risultati gli hanno dato ragione riuscendo a cogliere in pieno l’espressione del territorio del Sulcis.

13

Syrah Brama 2019 – Mesa   95,4/100     (territorio/zona dei vigneti: Sant’Anna Arresi – Sulcis) prezzo a scaffale enoteca 20 euro circa.

Interessante versione di una varietà internazionale che in Sardegna sta ottenendo ottimi risultati. Perfettamente identitario tra le sue sensazioni pepate, a volte persino piccanti ed un’avvolgenza ricca di frutta matura (visciole e more selvatiche). Finale di bocca fine e convincente, con lievi tocchi balsamici.

 

L’Azienda:  Mesa

Loc. Su Baroni 09010 Sant’Anna Arresi (SU)

email: info@cantinamesa.it

tel. +39 0781965057

Il nome Mesa, che in sardo significa “tavola”, rappresenta al meglio la filosofia di questa azienda. Semplicità, unicità e amore per la terra sono, infatti, i valori caratterizzanti tutta la filiera produttiva. La cantina che conta oggi su 78 ettari vitati, di cui 66 di proprietà, situati in un territorio straordinariamente vocato alla viticoltura, nasce nel 2004 grazie a un’intuizione del famoso pubblicitario di origine sarda Gavino Sanna ed ha vissuto qualche anno fa un’importante svolta con l’ingresso del gruppo Santa Margherita come socio di maggioranza. Territoriali ed espressivi sono i vini prodotti ben identificabili anche grazie alle etichette minimali, ispirate agli antichi arazzi sardi, creati da un’arte silenziosa e lenta che affina nel tempo proprio come il vino.

12

Amjonis 2020 – Tondini 95,6/100     (territorio/zona dei vigneti: Gallura) prezzo a scaffale enoteca 20 euro circa.

Vino di stampo moderno, ottenuto da un mix di uve sarde (Carignano e Cagnulari) e uve internazionali (Cabernet Sauvignon e Merlot). L’affinamento in solo acciaio lo rende fresco e privo di sovrastrutture. All’olfatto prevale la frutta rossa, poi il mirto, la macchia mediterranea e il pepe nero. Molto intrigante. All’assaggio è snello ed equilibrato con un sorso lungo e piacevole.

 

L’Azienda:  Tondini

Loc. San Leonardo
07023 Calangianus (OT)

email: info@cantinatondini.it

La cantina Tondini ha circa trent’anni di storia. Il fondatore Orlando Tondini, oggi alla guida dell’azienda con i suoi quattro figli, ha iniziato l’attività di viticoltore sul finire degli anni Ottanta, dando priorità al vitigno bianco principe della Sardegna: il Vermentino. Siamo nel cuore dell’alta Gallura, su una collina tra Luras e Calangianus, zona d’eccellenza per il Vermentino, ma anche capitale sarda del sughero. I vigneti hanno esposizioni ottimali, ad  un’altitudine tra i 300 e i 400 metri di quota su terreni derivanti prevalentemente da disfacimento granitico. Il clima ventilato e le forti escursioni termiche fanno il resto, offrendo una gamma di bianchi sempre convincente e con un ventaglio aromatico indubbiamente espressivo ed affascinante.

11

Jù 2019  – Cantine di Dolianova 96/100    (territorio/zona dei vigneti: Dolianova) prezzo a scaffale enoteca 50 euro circa.

Il nome del vino richiama il nome sardo del giogo dei buoi (jù). Ottenuto da parti uguali di uve Barbera Sarda e Syrah. I vigneti si trovano nel territorio del Parteolla in provincia di Cagliari, su suoli collinari di medio impasto composti da calcari argillosi di origine miocenica. Affina per 24 mesi in barrique francesi. Dal colore rubino luminoso, con riflessi granati, ha profumi di spezie, con note balsamiche di macchia mediterranea. In bocca emerge la potenza alcolica di un vino muscolare. Il tannino è levigato ma presente ed il finale insiste su aromi intensi di liquirizia e frutti di bosco rossi e neri.

 

L’Azienda: Cantine di Dolianova

Località: Sant’Esu S.S. 387 km. 17+150

09041 Dolianova (CA)

Tel: +39.070744101

email: info@cantinedidolianova.it

La Cantina di Dolianova è nata nel 1949 dall’unione di 35 agricoltori che pian piano hanno costruito la più grande azienda vinicola della Sardegna con i suoi 1.200 ettari di vigneti propri e a 300 soci conferenti. Racchiude nella sua storia tutta l’identità dei vitigni autoctoni che hanno reso celebri i vini di questa terra, ottenendo importanti e unanimi riconoscimenti da tutta la critica enologica, nazionale e internazionale. Si caratterizza per uno straordinario rapporto qualità prezzo dei suoi prodotti.

10

Lu Nieddu 2020 – Jankara 96,4/100    (territorio/zona dei vigneti: Gallura) prezzo a scaffale enoteca 23 euro circa.

 

Un singolare blend di Dolcetto, Cannonau, Cabernet Franc e Barbera Sarda. Al naso sono evidenti i toni boisé e vanigliati, intrecciati a un fondo di frutti scuri e ricordi speziati. Il sorso è potente, di notevole persistenza, giocato su un equilibrio dolce-sapido ben riuscito.

L’Azienda:  Jankara

Vigneti:
Località San Leonardo 07023 Calangianus (SS)

Indirizzo:
Via Regina Elena, 55 07030 Sant’Antonio di Gallura (SS)

email: renato@vinijankara.com

tel. 3287577060

Il simbolo di Jankara è l’antico stemma del “Gallo di Gallura”, che risale all’anno 1116 e appartiene in origine ad uno dei primi Giudici di Gallura, Il Gallo divenne il simbolo di Gallura dopo un patto che fu stretto con I Pisani durante il regime di Costantino e alla data attuale simboleggia l’antica terra dalle montagne di granito. Fondata da Renato Spanu nel 2006, situata nel nord-est della Sardegna, tra le colline dell’Alta Gallura,  dopo l’acquisto di 8 ettari di terreno nella “Vena di San Leonardo”, all’interno di questa vena, la vigna di Jankara è situata in un “cru” chiamato “Giannaghe” oppure “Jannaca” nel dialetto Gallurese, che si ritrova davanti ad un altro storico “Cru” della zona chiamata “Karana” a 300 metri di altezza. Da qualche anno l’azienda ha in affitto una vigna a Mamoiada dove sta sperimentando la produzione di Cannonau in area vocata.

9

Oberaìa 2014 – Deperu Holler 96,6/100    (territorio/zona dei vigneti: Gallura) prezzo a scaffale enoteca 30 euro circa.

Di ottima bevibilità, con buona evoluzione delle componenti più vibranti, che sfumano verso succo di tamarindo e carruba. Scalpita al sorso grazie a tannini ancora in fase di riassetto, ben equilibrati da una chiosa sapida e da polvere di cacao. Non si fa attendere e voi non fatelo attendere.

 

L’Azienda:  Deperu Holler

Località:  Via Mazzini 80, 07034 Perfugas -SS

Tel.  3396097830

email: info@deperuholler.com

Carlo Deperu, una laurea all’Università degli studi di Milano nella Facoltà di Scienze e Tecnologie Agrarie nel corso di Viticoltura ed Enologia, e Tatiana Holler hanno dato vita all’azienda che conduce 6 ettari con attenzione alla all’ecosistema. Siamo nel Nord Sardegna, tra le regioni storiche della Gallura e dell’Anglona, tra i Comuni di Bortigiadas e di Perfugas. I vigneti si trovano a “Lu Scupaggiu” e sono caratterizzati da terre calcaree e da un clima mite per la vicinanza del mare e del lago Coghinas. In cantina gli interventi sono ridotti al minimo, si cerca di produrre vini legati fortemente al territorio ed alla natura.

8

Be Luna 2021 – Bentu Luna 97,3/100   (territorio/zona dei vigneti: Neoneli) prezzo a scaffale enoteca 110 euro circa (la foto si riferisce all’annata 2019 ma noi abbiamo assaggiato la 2021).

Da uve Bovale Sardo (40%),  Cannonau (35%) e Monica (25%). Gioca sulla grande freschezza questo campione dotato di fascino ed eleganza. Le sue note fruttate risultano ricche ed appaganti. Dalla ciliegia si passa rapidamente al lampone selvatico per chiudere verso noce moscata e cannella. Finale di bocca vivo ed agrumato. Capace di accontentare i gusti di molti palati.

 

L’azienda:  Bentu Luna

Località: via Meriaga 1, Neoneli. OR

Tel.  +39 0385 284263

email: info@castellodicigognola.com

Un progetto che si basa totalmente su vigneti che vanno da un minimo di 35 fino ai 115 anni di età nel centro geografico della Sardegna, tra il Mandrolisai e il Barigadu, nelle province di Oristano e Nuoro. La cantina è stata costruita a Neoneli (OR). I vigneti si trovano su un altipiano che va dai 350 ai 700 metri di altitudine, il cui terreno si presenta con una composizione antica e variegata, tra il granitico e il sabbioso. Sul lato sud-est le vigne sono protette dalle montagne mentre a ovest sono esposte ai benefici influssi del mare.

7

Rosso 755 2019 – Jankara    97,6/100   (territorio/zona dei vigneti: Mamoiada) prezzo a scaffale enoteca 40 euro circa.

Derivante da sei uve diverse (Cabernet Sauvignon, Syrah, Alicante, Cannonau, Carignano, Sangiovese) dal vigneto ubicato a Mamoiada a 755 metri sul livello del mare (da cui il nome), con rese bassissime (appena mezzo chilo per pianta), tanto da essere prodotto in appena 2100 bottiglie. Risulta di grande struttura e di un colore quasi impenetrabile. Presenta uno straordinario equilibrio tra eleganza e freschezza, grandissimo carattere e ottima progressione minerale.

 

L’Azienda:  Jankara

Vigneti:
Località San Leonardo 07023 Calangianus (SS)

Indirizzo:
Via Regina Elena, 55 07030 Sant’Antonio di Gallura (SS)

email: renato@vinijankara.com

tel. 3287577060

Il simbolo di Jankara è l’antico stemma del “Gallo di Gallura”, che risale all’anno 1116 e appartiene in origine ad uno dei primi Giudici di Gallura, Il Gallo divenne il simbolo di Gallura dopo un patto che fu stretto con I Pisani durante il regime di Costantino e alla data attuale simboleggia l’antica terra dalle montagne di granito. Fondata da Renato Spanu nel 2006, situata nel nord-est della Sardegna, tra le colline dell’Alta Gallura,  dopo l’acquisto di 8 ettari di terreno nella “Vena di San Leonardo”, all’interno di questa vena, la vigna di Jankara è situata in un “cru” chiamato “Giannaghe” oppure “Jannaca” nel dialetto Gallurese, che si ritrova davanti ad un altro storico “Cru” della zona chiamata “Karana” a 300 metri di altezza. Da qualche anno l’azienda ha in affitto una vigna a Mamoiada dove sta sperimentando la produzione di Cannonau in area vocata.

6

Baja 2019 – Vini Mura 97,8/100   (territorio/zona dei vigneti: Gallura) prezzo a scaffale enoteca 25 euro circa.

 

Vino rosso storico dell’azienda, ottenuto dall’uvaggio di Cannonau e Bovale. Dopo la vinificazione viene fatto affinare in tonneau e barrique di rovere francese. Al naso è intensamente fruttato, con cenni di balsamici e di macchia mediterranea. In bocca è ricco, potente, di grande finezza e sviluppo gustativo, chiudendo su ricordi di frutta scura ed erbe aromatiche.

 

L’Azienda: Vini Mura

Località Azzanidò
07020 Loiri-Porto San Paolo
Cel: +39 340 2602507 / +39 347 4527979

L’enologa Marianna Mura insieme al fratello Salvatore conducono questa dinamica cantina gallurese, che si trova non molto distante dall’aeroporto di Olbia, e che si destreggia con abilità tra Vermentino, Cannonau e Bovale Sardo. Parliamo di 20 ettari vitati, su terreni tendenzialmente argillosi e ricchi di granito con buona percentuale di sabbia.

5

Barrua  2019 – AgriPunica   98/100  (territorio/zona dei vigneti: Santadi) prezzo a scaffale enoteca 32 euro circa.

 

La storia la si scrive con i fatti ed AgriPunica la interpreta in grande stile, come un libro da rileggere di continuo. Caldo, possente ed avvolgente, ancora leggermente contratto al naso per via della sua gioventù. La bocca invece declama con forza le classiche note di macchia mediterranea (elicriso, rosmarino), accompagnate da amarene sotto spirito. Un sorso da Standing Ovation.

L’azienda:  AgriPunica

Localita: Barrua  – 9010 Santadi

email: info@agripunica.it

Tel. : +39 0781 941012

L’azienda è una joint-venture tra il Gruppo Tenuta San Guido Sassicaia, la Cantina di Santadi, Antonello Pilloni (presidente della Cantina Santadi) ed il leggendario enologo toscano Giacomo Tachis. Fu proprio quest’ultimo a volere fortemente la nascita di AgriPunica e la produzione dei vini aziendali Barrua e Montessu. Ed i risultati gli hanno dato ragione riuscendo a cogliere in pieno l’espressione del territorio del Sulcis.

4

Ba.Bo. (Barbera Sarda e Bovale) 2020 – Ugo Sionis Vigneto Santu Teru 98,1/100 

(territorio/zona dei vigneti: Sarcidano) prezzo a scaffale enoteca 24 euro circa.

 

Gioviale e succoso nei suoi rimandi ai petali di fiori rossi (rosa), per sfociare su agrumi, chiodi di garofano e china in chiusura. Grande carattere al sorso, ricco di nuance iodate e sapide. La coerenza e lo stile, qualità chiarissime di questo vino, valgono la nostra Standing Ovation.

 

L’azienda: Ugo Sionis Vigneto Santu Teru

Località: Nurallao 08030 (SU)

La Cantina “Vigneto Santu Teru” di Ugo Sionis si trova a a Nurallao, piccolo paese del Sud Sardegna. I vini sono ottenuti da uve coltivate su terreni calcarei in località Santu Teru a circa 400 metri sul livello del mare in regime biologico.

3

Sobi 2020 – Bentu Luna 98,3/100  (territorio/zona dei vigneti: Neoneli) prezzo a scaffale enoteca 31 euro circa (la foto si riferisce all’annata 2019 ma noi abbiamo assaggiato la 2020).

 

Composto da 30% Bovale sardo, 35% Cannonau, 20% Monica e 15% Carignano e Barbera. Ampio e persistente al naso e vibrante all’assaggio. Vene tostate appetitose, unite a note di arancia sanguinella succosa e liquirizia in stecco. Allungo minerale che seduce e conduce il palato a sensazioni iodate marine. A volte basta davvero poco per sfiorare la perfezione ed ottenere una Standing Ovation.

 

L’azienda:  Bentu Luna

Località: via Meriaga 1, Neoneli. OR

Tel.  +39 0385 284263

email: info@castellodicigognola.com

Un progetto che si basa totalmente su vigneti che vanno da un minimo di 35 fino ai 115 anni di età nel centro geografico della Sardegna, tra il Mandrolisai e il Barigadu, nelle province di Oristano e Nuoro. La cantina è stata costruita a Neoneli (OR). I vigneti si trovano su un altipiano che va dai 350 ai 700 metri di altitudine, il cui terreno si presenta con una composizione antica e variegata, tra il granitico e il sabbioso. Sul lato sud-est le vigne sono protette dalle montagne mentre a ovest sono esposte ai benefici influssi del mare.

2

Turriga 2018 – Argiolas    98,5/100  (territorio/zona dei vigneti: Serdiana) prezzo a scaffale enoteca 80 euro circa.

Da vitigni Cannonau, Carignano, Bovale e Malvasia Nera situati nel cuore della provincia di Cagliari, su suoli calcarei, pieni di sassi e ciottoli, nasce uno dei vini che da decenni è un simbolo della viticoltura sarda. Affina in barrique di rovere francese per 18-24 mesi e permane per un lungo periodo in bottiglia prima di essere messo in commercio. Al naso si presenta austero con le note provenienti dal legno ancora percettibili, poi frutti rossi, grafite, spezie e leggeri aromi balsamici. Struttura, eleganza, persistenza giustificano la nostra Standing Ovation.

 

L’Azienda:  Argiolas

Via Roma, 28/30 – 09040 Serdiana (CA)

Tel. +39 070740606

email: info@argiolas.it

Fondata alla fine degli anni trenta da Antonio Argiolas, questa cantina è una delle più grandi e prestigiose della Sardegna (e d’Italia). Un nome che ha fatto conoscere i vini sardi nel mondo, il Turriga (un vino di fama internazionale creato dal celebre enologo Giacomo Tachis) su tutti. I terreni si trovano nel sud della Sardegna, nelle subregioni della Trexenta e del Sulcis. Una vasta gamma di etichette prodotte, tutte di assoluto valore, derivanti da vitigni come il Cannonau, il Vermentino, il Bovale, il Nasco e diversi altri oltre al Carignano.

1

Caricagiola 2021 – Francesco Lepori 99/100     (territorio/zona dei vigneti: Trinità d’Agultu, Gallura) prezzo a scaffale enoteca 52 euro circa.

 

Sorprendente ed inimitabile. Da una delle numerose varietà autoctone storiche della Sardegna nasce un vino dal carattere irsuto, che racconta di una terra aspra che sa regalare emozioni autentiche. Agrumato, succoso e ricco di essenze da macchia mediterranea, con uno scatto finale al palato interamente raccolto nelle sue sensazioni sapide. Tannini vibranti, ma estremamente efficaci e godibili. Un totale che vale la nostra Standing Ovation.

 

L’azienda:  Francesco Lepori

L’azienda si trova a Trinità d’Agultu ed ha vigneti a piede franco su terreni sabbiosi. La produzione è limitata ed è realizzata con grande attenzione alla natura e all’ambiente. I vitigni in gioco sono il Vermentino ed il Caricagiola. Ed il risultato sono dei vini unici, di grandissimo carattere, che parlano di territorio e tipicità.

 

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