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TERRE DI PISA: non solo un evento, ma anche un progetto di valorizzazione di un territorio

Non potevo non partecipare ad un evento che mi vede emotivamente coinvolto. Mio padre è nato in un paesino della provincia di Pisa e per questo ho avuto la possibilità di respirare profumi e provare sapori di terre che hanno in parte influenzato la mia infanzia.

Un territorio, quello pisano, che ha tanto da dare, ma, fino ad oggi,  non è riuscito a raccogliere completamente tutto quello che meriterebbe.

I paesaggi, l’ospitalità, l’enogastronomia e tanto altro di quest’area geografica, non sono ancora pienamente apprezzati dal grande pubblico e soltanto nell’ultimo decennio, grazie ai notevoli sforzi sostenuti dagli uomini e donne che vi abitano, si sono fatti grandi passi avanti in questa direzione.

Ma è ancora troppo poco, così Terre di Pisa diviene, più che un evento, un progetto, nel quale vignaioli, operatori turistici, agroalimentari e dell’ospitalità, confluiscono per rendere lustro a questi luoghi e ai prodotti che vi si producono.

Promosso dalla Camera di Commercio di Pisa nel 2016, Terre di Pisa è un progetto volto alla ricerca di una strategia comune per l’identificazione, lo sviluppo e la promozione del territorio e per la valorizzazione dell’economia dei borghi e delle aree rurali che lo compongono.

Terre di Pisa

 

Si è partiti dallo sviluppo di un marchio, che riuscisse a rappresentare in modo esplicito questi luoghi. Tale obiettivo non poteva che essere raggiunto tramite quel simbolo che, al pari della Torre Eiffel e del Colosseo, risultasse  facilmente identificabile da tutti: la Torre di Pisa

È nato dunque un brand,  il cui compito è quello di rappresentare tutte le risorse presenti nel territorio convogliandole sullo scopo che ci si è prefissati : la qualità dei diversi settori che compongono il tessuto pisano, che diventa  il mezzo per migliorare i servizi offerti e valorizzare i progetti futuri.

Cosi le sinergie tra operatori diversi, con i viticoltori in prima linea, divengono il mezzo per  fornire un apporto di notevole valore attirando l’attenzione verso un terroir sempre più  vocato verso il biologico e l’attenzione all’ambiente.

Il territorio si compone di zone prossime alla costa, quelle che confinano con la più famosa Bolgheri a quelle più interne caratterizzate da colline dove i terreni sono ricchi di fossili marini.

Occorrerà riuscire pian piano a sconfiggere quel luogo comune che per molti anni ha visto nei vini pisani il prolungamento di quella enologia legata a bassi prezzi e qualità di livello inferiore, tipica del Nord della Toscana.

Da questo punto di vista è importante la valorizzazione della denominazione “Terre di Pisa”  che ad oggi è legata solo al vino rosso e che in futuro potrà arricchirsi dalle tipologie bianco e rosato. Le singole aziende hanno sempre la possibilità di  differenziarsi mantenendo la produzione di vini IGT che rappresentano la storia di ciascuna di loro.

La visita di alcune delle cantine che comporranno il futuro consorzio, ci ha permesso di constatare, non soltanto le potenzialità, in alcuni casi  elevate, ma l’entusiasmo che anima ogni singolo vignaiolo nel partecipare a questo progetto.

Un entusiasmo che viene ben evidenziato dalla luce che splende negli occhi di ciascuno di loro, ogni volta che  parlano dell’azienda e del futuro congiunto che li aspetta.

Vogliamo a questo punto condividere con voi gli assaggi che più ci hanno colpito, pur consapevoli che la degustazione, vista l’enorme quantità di bottiglie e il poco tempo a nostra disposizione, non ci ha permesso di assaggiare tutte le etichette presenti e per questo non ce ne vogliano i lettori se abbiamo dimenticato qualche buon assaggio.

DOC Terre di Pisa - Nero di Casanova 2015 IGT Toscana Rosso - Sassontino 2006

La Spinetta, conosciuta sopratutto per i vini che vengono prodotti in Piemonte, ha deciso diversi anni fa di tentare l’avventura in territorio pisano e i risultati appaiono eccellenti. Ci hanno favorevolmente colpito due vini:

DOC Terre di Pisa – Nero di Casanova 2015Casanova della Spinetta – Sangiovese 100% –

Sentori floreali (viola) e fruttati (fragole di bosco) anticipano una beva dinamica ed elegante, che chiude con un finale persistente di ciliegia e pepe nero.

IGT Toscana Rosso – Sassontino 2006 – Casanova della Spinetta – Sangiovese 100% –

Appena 5000 bottiglie prodotte per un vino che stupisce dal primo sorso attraverso un intrecciarsi di profumi  speziati, balsamici e di macchia mediterranea. Un tannino elegante ma vivo ne rende ancor più intrigante la beva, che chiude con piacevoli note balsamiche.

IGT Toscana Bianco - Fonte delle Donne 2016

 

IGT Toscana Bianco – Fonte delle Donne 2016Fattoria di Fibbiano – Vermentino 50% e Colombana 50% –

Un bianco che difficilmente tradisce, con profumi floreali e di pesca bianca che fanno da preludio ad una beva dinamica e sapida. Finale lunghissimo.

DOCG Chianti Terre di Casanova 2016

DOCG Chianti Terre di Casanova 2016Podere la Chiesa – Sangiovese 100%

Questa azienda confinante con Casanova della Spinetta, ci dimostra  che il territorio è veramente fondamentale per ottenere un buon vino. In questa valle dove trovano dimora i vigneti di entrambe le aziende il Sangiovese riesce a dare il meglio di sè. Appena 5000 bottiglie prodotte. Si presenta con un bouquet di profumi floreali e fruttati  per poi lasciare spazio ad un tannino vibrante e ad un lungo finale lungo di spezie dolci.

IGT Toscana Rosso Il Barbiglione 2012

IGT Toscana Rosso Il Barbiglione 2012Usiglian del Vescovo – Syrah 75%, Merlot 15%, Cabernet Sauvignon 10%

Appena 8000 bottiglie prodotte. Sentori di sottobosco anticipano note speziate e balsamiche. Ricco, con un tannino vibrante, chiude con ricordi di macchia mediterranea.

DOC Montescudaio Rosso Principe Guerriero 2015

Nuovo DOC

DOC Montescudaio Rosso Principe Guerriero 2015 – Pagani de Marchi ( Sangiovese 100%)

Un vino proveniente da un’azienda vicina alla costa, floreale, fruttato con note speziate e balsamiche ed un tannino elegante ci accompagna nella beva, per chiudere con sensazioni di cannella e pepe nero.

IGT Toscana Rosso Sanforte 2016

IGT Toscana Rosso Sanforte 2016 – Cosimo Maria Masini (Sanforte 100%)

Appena 900 bottiglie prodotte per questo vino che prende il nome dal vitigno che lo genera. Note di pepe  svettano tra profumi floreali e fruttati, anticipando  una beva allo stesso tempo dinamica ed elegante.

IGT Toscana rosso Varramista 2009

 

IGT Toscana rosso Varramista 2009 – Fattoria Varramista – Syrah 100%

In un luogo dove personaggi di spicco di ogni epoca hanno trovato rifugio, ultimo è il matrimonio tra Antonella Bechi Piaggio e Umberto Agnelli seguiti dal loro figlio Giovanni Alberto Agnelli, nasce un vino che è riuscito a mettersi in evidenza tramite la sua qualità.

L’annata che abbiamo potuto assaggiare ci propone immediatamente i sentori tipici di questo vitigno quali la liquirizia e il pepe nero. Ricchezza e una beva dinamica ne caratterizzano l’entrata in bocca, per terminare con ricordi spezie dolci.

 

 

 

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Ha fondato Vinodabere nel 2014. Laureato in Economia e Commercio specializzazione mercati finanziari, si è dedicato negli ultimi dieci anni anima e corpo al mondo del vino. Vanta diverse esperienze nell'ambito enologico quali la collaborazione con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso (edizioni 2017 e 2018), e la collaborazione con la guida Slow Wine (edizioni 2015 e 2016). Assaggiatore internazionale di caffè ha partecipato a diversi corsi di analisi sensoriale del miele. Aver collaborato nella pasticceria di famiglia per un lunghissimo periodo gli garantisce una notevole professionalità in questo ambito.

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