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Tenuta La Ponca – Quando il terreno dà il nome ad un’azienda

Ci troviamo nel nord-est del Friuli su di una piccola zona collinare ai confini con la Slovenia.

Il nome dell’azienda scaturisce dai terreni, dove sono ubicati i vigneti.

Infatti “ponca” è’ il nome con cui in Friuli viene chiamato il terreno di queste colline, ovvero un impasto di marna e arenaria stratificatesi nel corso dei millenni. Un terreno ricco di sali e microelementi, dal quale la vite riesce a estrarre sostanze che conferiscono ai vini un’elegante mineralità.

La proprietà è della famiglia Mason dal 2004. Paolo con i figli Paola e Giorgio si impegnano nella valorizzazione del territorio cercando di far esprimere attraverso i vini tutte le potenzialità di cui è dotato.

Così giunto a Scriò, nel vertice Nord del Collio, un piccolo borgo nel comune di Dolegna del Collio in provincia di Gorizia, affascinato dal luogo e dal suo clima, Paolo decise di dar vita ad un progetto che nel 2018 ha coinvolto anche i figli Paola e Giorgio.

Ben 45 ettari, di cui 11 sono coltivati a vigneto, mentre i restanti 34 sono coperti da boschi e prati.

Sono sei i vigneti che compongono la tenuta, ognuno con caratteristiche diverse tanto che si è deciso di battezzarlo con un nome che ne richiama le caratteristiche, così nascono:  Pacial, dove viene coltivata la Malvasia e il Friulano; Petris, che presenta le varietà Sauvignon, Schioppettino e Malvasia; Paglizza, con solo Schioppettino; Skal, coltivato a Ribolla; Ronk, dove è presente il Sauvignon e Puoje, coltivato a Ribolla.

Vi parliamo dei vini assaggiati

Ribolla Gialla DOP Collio 2019

Una bellissima interpretazione di questo vitigno con note agrumate e floreali a far da apripista. Una bella sapidità si accompagna a una freschezza che permette al sorso di risultare piacevole ed intrigante allo stesso tempo.

Friulano 2019

Note floreali e agrumate, con l’arancia in evidenza, ci introducono ad un assaggio ricco, dinamico ed elegante,  intrigante il finale agrumato molto persistente.

Collio bianco 2019

Ritornano le note agrumate (mandarino) che si fondono con profumi di frutta a polpa bianca. Ricco, dinamico, avvolgente mostra una sapidità che diviene l’elemento di spicco insieme ad un finale di mandorla amara molto persistente.

 

 

Malvasia del Collio DOP 2019

Fiori bianchi si fondono con note di pera kaiser, invitandoci all’assaggio. Sapido, ricco e di grande dinamicità,  termina con note di mandorla amara molto persistente.

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Ha fondato Vinodabere nel 2014. Laureato in Economia e Commercio specializzazione mercati finanziari, si è dedicato negli ultimi dieci anni anima e corpo al mondo del vino. Vanta diverse esperienze nell'ambito enologico quali la collaborazione con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso (edizioni 2017 e 2018), e la collaborazione con la guida Slow Wine (edizioni 2015 e 2016). Assaggiatore internazionale di caffè ha partecipato a diversi corsi di analisi sensoriale del miele. Aver collaborato nella pasticceria di famiglia per un lunghissimo periodo gli garantisce una notevole professionalità in questo ambito.

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