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TASTE ALTO PIEMONTE: TANTE CONFERME E QUALCHE GRADITA SORPRESA

Location invidiabile quella del Grand Hotel Des Iles Borromées di Stresa (VB) a conclusione del press-tour organizzato dal Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte per il tramite dell’agenzia di comunicazione Well Com Srl.

Ben 47 le etichette in assaggio a Taste Alto Piemonte, provenienti da territori molto diversi tra di loro, contraddistinte da un sottile fil rouge che il nobile Nebbiolo sa dare in questi areali ancora incontaminati.

Molto abbiamo scritto recentemente nella Guida ai Migliori Vini dell’Alto Piemonte 2021 di Vinodabere.

Delle aziende visitate, invece, dedicheremo il giusto tempo in altra occasione narrando dei vigneti coltivati in zone impervie, in eterna simbiosi con boschi e montagne circostanti (prima fra tutte il Monte Rosa).

Per quanto concerne invece la parte tecnica degli assaggi, come sempre il metodo di valutazione dei campioni è rigorosamente alla cieca, con una piccola difficoltà aggiuntiva: non sapere neanche l’annata di provenienza.

Ne deriva un’assoluta imparzialità nel giudizio da parte del sottoscritto, non influenzata neppure dalla strepitosa magnificenza delle annate ’15 e ’16.

Eccovi dunque i migliori assaggi, suddivisi per le diverse zone produttive

Gattinara DOCG

Gattinara 2017 – Luca Caligaris – (vedere descrizione sulla Guida ai Migliori Vini dell’Alto Piemonte)

Gattinara 2015 – Stefano Vegis (vedere descrizione sulla Guida ai Migliori Vini dell’Alto Piemonte)

Gattinara Riserva 2015  – Travaglini (vedere descrizione sulla Guida ai Migliori Vini dell’Alto Piemonte)

Gattinara Il Putto Vendemmiatore 2017 –  Cantina Delsignore(vedere descrizione sulla Guida ai Migliori Vini dell’Alto Piemonte)

 

Ghemme DOCG

Ghemme dei Mazzoni 2017 – Tiziano Mazzoni – macchia mediterranea e petali delicati, corroborati da susine mature e fragoline selvatiche. Miscela sapientemente dolcezze e durezze in una cornice salmastra che ne amplifica la persistenza.

Ghemme Santa Fé 2015 –  F.lli Ioppa (vedere descrizione sulla Guida ai Migliori Vini dell’Alto Piemonte)

Ghemme Vigna Locche 2013  – Pietraforata – “spazio oltre le frontiere”. Saporito, dalla incredibile prontezza di beva e lievemente amarostico nel finale fatto di violette appassite.

Ghemme Riserva Costa del Salmino 2015  – Viticoltori Rovellotti – commovente. Un corredo di erbe mediterranee spazianti dal rosmarino al timo alla lavanda. Il bosco che non ammette deviazioni o passi indietro, inchiodando il viaggiatore su un frutto polposo da mora di gelso e mirtillo nero. Trama antocianica semplicemente perfetta e fine.

Boca DOC

Boca 2017  – Tenute Guardasole – Marco Bui ci mette passione ed impegno e ciò si trasmette inevitabilmente ai suoi prodotti. La sua versione è densa e dai toni di polvere rugginosa che si sente passeggiando tra queste lande dai riflessi rosso-violacei carichi di ossidi di ferro. Sorso austero, tenebroso e complesso dove l’amarena sotto spirito la fa da padrone. Manca un piccolo allungo finale al palato per essere divino.

Boca Vigna Cristiana 2012 –  Podere ai Valloni(vedere descrizione sulla Guida ai Migliori Vini dell’Alto Piemonte)

Bramaterra DOC

Bramaterra Balmi Bioti 2016 –  La Palazzina – conferma l’annata strepitosa. Godurioso, minerale e vivace da mirtillo rosso americano, pepe rosa in grani e cioccolato fondente.

Sizzano DOC

Sizzano 2015 –  Chiovini & Randetti (vedere descrizione sulla Guida ai Migliori Vini dell’Alto Piemonte)

Sizzano Riserva Roano 2015 – Vigneti Valle Roncati – ritornano prepotenti il fiore, la scorza di pompelmo rosa e l’arancia amara. In bocca apre e chiude su sensazioni saline di classe e durevoli. Forse la Denominazione maggiormente compressa dell’areale, speriamo prosegua nel solco di una precisa identità che ancora manca.

Lessona DOC

Lessona San Sebastiano allo Zoppo 2012 – Tenute Sella – l’assaggio migliore di giornata. Strepitoso, pura gioia di bere. Sanguigno, completo di tabacco biondo, arancia sanguinella e liquirizia. Torrefazione e scia agrumata infinita. Da bere adesso o tra un lustro non fa differenza, vi aspetterà fedele al vostro arrivo.

Fara DOC

Fara 2016 –  Castaldi Francesca (vedere descrizione sulla Guida ai Migliori Vini dell’Alto Piemonte)

Valli Ossolane Nebbiolo Superiore DOC

Valli Ossolane Nebbiolo Superiore 2016 – Cantine Garrone – essenze di bosco, dall’humus alle fragoline per concludere su guarrigue e chiodi di garofano. Tutto estremamente delicato e rotondo, svolge con lode il suo compito di piacevolezza di bocca. Invitante.

Valli Ossolane Nebbiolo Superiore 2016 – La Cantina di Tappia – di sicuro non appartiene alla categoria degli eterni, dimostrando immediatezza e note più scure, date anche dal sapiente uso del legno. Qualcosa che richiama il goudron lo rende un vino originale che incuriosisce chi lo assapora. Territorio quasi scomparso dai radar enologici, risollevato da un manipolo di giovani produttori spinti da tanta passione ed entusiasmo.

 

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Scritto da

Luca Matarazzo Giornalista- Sommelier AIS - Degustatore Ufficiale - Relatore corsi per la Campania.. Ha partecipato a numerosi concorsi enologici e seminari di approfondimento. Vincitore del Trofeo Montefalco Sagrantino edizione 2021 e del Master sull'Albana di Romagna 2022, Wine Consultant collabora attualmente con testate giornalistiche e blog importanti a livello nazionale.

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