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Sardegna – Azienda Antigori – L’innovazione che restituisce al futuro il sapore delle cose antiche

Antigori è uno di quei nomi che ti proiettano in un passato lontano.  Un passato che riconduce alla cultura micenea e suggella, in maniera ancor più incisiva, l’atavica capacità, lungimiranza ed intraprendenza del popolo sardo.

Antigori, «luogo delle cose antiche» nel linguaggio locale è, infatti, il nome di uno dei più importanti nuraghe della Sardegna la cui costruzione risale al II millennio a.C., distante solo poche centinaia di metri da Baccalamanza a Capoterra, sede dell’attuale azienda vitivinicola di Carlo Luigi Scano.

Siamo in un luogo unico ed incantato che guarda il mare, vicino a Cagliari, in una delle più vaste aree forestali d’Europa dove la natura appare ancora immutata ed incontaminata. In questi luoghi gli archeologi hanno ritrovato reperti risalenti alle antichissime civiltà greche, a testimonianza di frequenti interscambi avvenuti, sin da allora, con le popolazioni oltre il mare.

Un incisivo ed incessante intreccio di culture e saperi che ci conduce sino al 1932, anno della nascita della più grande azienda agricola della Sardegna, Cardile, dal nome del suo fondatore, con un’estensione di ben 8.800 ettari coltivati ed un sistema di agricoltura moderno ed estremamente avanzato.

Negli anni ‘50, tuttavia, a causa del dilagante fenomeno dell’abbandono delle campagne per inseguire il sogno di una spinta industrializzazione, l’azienda attraversò momenti di estrema difficoltà che portarono alla sua vendita, passando per vari proprietari fino all’acquisto da parte di Romano Fanti, già proprietario di altre imprese vinicole nel senese, zona Montalcino per la precisione.

Fu grazie a Romano che giunse in azienda Giacomo Tachis il quale, da assiduo «frequentatore» della Sardegna per le sue collaborazioni con Argiolas e Santadi, «pose il timbro» sul primo impianto del vigneto aziendale.

Così arriviamo ai giorni nostri, all’attuale Azienda Antigori, nata nel 2015 con l’intento di restituire a questa incantevole porzione di territorio il sapore delle cose antiche reinterpretate in una dinamica chiave moderna.

L’attuale filosofia aziendale è saldamente ispirata alla tutela del contesto naturalistico in cui la stessa è immersa, nei suoi 190 ettari di cui 13,5 destinati a vigneti contornati da orti botanici, ulivi secolari e mandorleti.

Coltivazione in rigoroso regime biologico, pratiche colturali manuali, artigianali e sostenibili e valorizzazione delle varietà autoctone sono gli ulteriori elementi che connotano l’attuale conduzione aziendale. Il focus aziendale punta proprio ad esaltare un luogo dove vitivinicoltura, natura, turismo, sostenibilità e benessere si incontrano sotto un unico marchio del made in Sardegna.

La cantina è ospitata in una costruzione ispirata alle tipiche corti campidanesi. L’intero edificio è costruito in pietra locale e mattoni di fango di recupero, caratterizzato dalla copertura con tipiche tegole sarde fatte a mano su un telaio di legno. Ne deriva una coibentazione naturale che mantiene costante la temperatura interna.

L’azienda oggi è in grado di tracciare tutti i passaggi della vita di ogni singola bottiglia. Dal giorno della vendemmia al mappale da cui è stata raccolta l’uva all’interno della tenuta e considerando anche l’età delle vigne, l’altitudine, l’esposizione e la tipologia di terreno. Il controllo della filiera prosegue su ogni passaggio in cantina sino alla commercializzazione della bottiglia.

Attualmente l’azienda produce etichette di spiccata impronta territoriale che hanno sorpreso per forza, equilibrio e godibilità. La perfetta gestione alcolica e l’inconfondibile timbro salino rappresentano un denominatore comune delle etichette assaggiate.

Di seguito le nostre impressioni.

Cardile Vermentino di Sardegna DOC 2021

Cardile Vermentino di Sardegna DOC 2021

Ottenuto da uve Vermentino provenienti dai vigneti situati a Capoterra che insistono su terreni argillo-limosi con presenza di ciottoli, si concede al naso con intense note di frutta gialla, erbe aromatiche e mandorla fresca arricchite da piacevoli rimandi agrumati. Al gusto mostra grande equilibrio, con freschezza e mineralità a giocare il ruolo di protagoniste, in una cornice di percepita morbidezza. Chiude su richiami di mandorla.

Spantu Rosé Isola dei Nuraghi IGT Rosato 2021

Spantu Rosé Isola dei Nuraghi IGT Rosato 2021

Un rosato intrigante prodotto con uve 100% Carignano. Scorza di agrume, piccoli frutti rossi e tocchi floreali anticipano un sorso connotato da una lunga impronta fresco-sapida e moderata percezione glicerica. Succoso, di buona struttura ed invitante conclude con intensi ritorni di frutti rossi.

Scillaras Cannonau di Sardegna Doc 2021

Scillaras Cannonau di Sardegna Doc 2021

More, mirto, macchia mediterranea, spezie e liquirizia «timbrano» al naso questa intrigante interpretazione di Cannonau in purezza maturato in vasche di cemento. Fresco, nitido e pieno al sorso sorprende per equilibrio ed eleganza ed una trama tannica perfettamente integrata. Di grande bevibilità nonostante i suoi 14,5% alcool sapientemente gestiti. Lungo il finale su ritorni di macchia mediterranea.

Bovale Isola dei Nuraghi IGT 2020

Bovale Isola dei Nuraghi IGT 2020

Bovale in purezza, ottenuto da uve selezionate e raccolte a mano, contraddistinto da una bottiglia ottagonale di spiccata eleganza. Frutti rossi, mirtilli e liquirizia avvolti in un deciso abbraccio di spezie dolci, connotano un naso di piacevole espressività. Carattere sontuoso all’assaggio con un sorso pieno, fresco, materico, mediterraneo e di spiccata morbidezza. Lungo il finale su ritorni di spezie dolci.

Carignano Spantau Isola dei Nuraghi IGT 2019

Carignano Spantau Isola dei Nuraghi IGT 2019

Ottenuto da uve Carignano in purezza raccolte a mano, si impone con un elegante bouquet connotato da sentori di spezie (pepe nero), ciliegia matura, erbe aromatiche ed accenni salmastri. Succoso, morbido e vellutato al sorso, invita più volte al riassaggio anche grazie alla elegante tessitura tannica. Superbo finale su note sapide e fruttate. Solo acciaio.

Pedra Scritta Isola dei Nuraghi IGT 2017

Pedra Scritta Isola dei Nuraghi IGT 2017

Dall’unione delle uve Carignano (80%), Bovale (10%) e Cabernet Sauvignon (10%) si offre al naso nei suoi sentori di mirto, ciliegia, ribes e macchia mediterranea. In bocca l’attacco è morbido e setoso per poi rivelarsi con un’ampia struttura bilanciata tra le sue ricche componenti. La freschezza croccante del frutto conduce ad un finale dalla lunga persistenza su ritorni di macchia mediterranea.

 

Cantine Antigori

Tenuta: Località Baccalamanza

09012 Capoterra (CA)

Tel +39 070 93730 44

Mail: info@cantineantigori.it

“Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo.” In queste parole la condivisione di una nostra passione e la voglia di comunicarla. Salvatore Del Vasto, laureato in Giurisprudenza e da sempre appassionato di vino, diventa prima sommelier, poi frequenta il Bibenda Executive Wine Master di Fis e poi consegue il diploma di Master presso l’Università di Tor Vergata in “Cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche”. Sabrina Signoretti, laureata in Scienze Politiche, coltiva la sua passione diventando sommelier del vino, assaggiatrice di oli di oliva vergini ed extra vergini e sommelier dell’olio extravergine di oliva dell’AISO. Una delle qualità nascoste, la spiccata attitudine per la fotografia.

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