Provate ad immaginare di trovarvi nel golfo di Napoli:
una Sirena vi viene incontro.
Non credete alle sirene?
E allora non leggete questa ricetta, perchè, senza sirene, non esisterebbero né la pastiera né la città di Napoli.
Omero narra che Ulisse si fece legare all’albero della nave per non cedere al loro canto melodioso e per non cadere in loro preda. Le sirene, per il dolore, si suicidarono.
Solo una di loro, la sirena Partenope, fu portata fin sugli scogli nei pressi di Napoli. Lì, si dissolse fondando quella che ancora oggi è la città di Napoli, detta appunto Partenope.
Vuole la leggenda, inoltre, che ogni primavera la sirena riemergesse dalle acque del golfo per salutare gli abitanti di Napoli, allietandoli con canti d’amore e di gioia.
Per ringraziarla, gli abitanti, decisero di offrirle dei doni: la farina, la ricotta, le uova, il grano, l’acqua di fiori d’arancio e lo zucchero.
La sirena, felice di questi doni, si inabissò e li depose ai piedi degli dei. Questi, mescolarono tutti gli ingredienti, trasformandoli nella prima Pastiera, dolce e inebriante come il canto delle sirene….
ingredienti
Veniamo alla ricetta:
Dose per una pastiera da circa 15 fette
Ruoto di 24 cm
Per la pasta frolla:
Farina 250 g
Zucchero 100 g
Uova 2
Burro 100 g
Per il ripieno:
Grano in barattolo 210 g
Latte 50 g
Burro 15 g
La buccia intera di un limone biologico
Ricotta vaccina 350 g
Zucchero 280 g
Uova intere 2
Tuorli 2
Vanillina 0,5 g
Cannella 3 g
Mezza fialetta fiori d ‘arancio
Canditi (arancio e cedro facoltativi) 20 g
Iniziamo preparando la frolla:
mescoliamo tutti gli ingredienti e riponiamo in frigo il panetto formato, per almeno mezz’ora.
Passiamo poi al ripieno:
Scaldiamo in un pentolino il grano con il latte, il burro e la buccia del limone priva della parte bianca, fino a che gli ingredienti siano completamente amalgamati. (circa 7/8 minuti). Eliminiamo a questo punto la buccia del limone.
Mescoliamo in un recipiente lo zucchero con la ricotta (con un cucchiaio).
In un altro recipiente amalgamiamo le uova, la cannella, la vanillina, l’aroma di fiori d’arancio.
Uniamo i tre composti e mescoliamo bene.
Preleviamo la pasta frolla dal frigo e stendiamola nel ruoto con le mani. Conserviamone un po’ per le striscioline. Versiamo il composto all’interno del ruoto, e ricopriamo con delle striscioline di pasta frolla che andremo a tagliare con l’apposita rotellina. Il composto va versato fino ad un centimetro dal bordo. Se ci avanza del composto (a volte può succedere) lo potremo conservare in frigo per un paio di giorni e lo utilizzeremo con altra pasta frolla.
Cuociamo in forno ventilato a 180° per circa 55 minuti.
Sforniamo, lasciamo raffreddare e gustiamo.
pastiera da infornare
La pastiera, per tradizione, va regalata o servita nel suo ruoto.
Ma si può anche estrarre dal ruoto (una volta raffreddata) e servire in un piatto da portata.
Il miglio modo per gustare la pastiera, sarebbe quello di mangiarla nel golfo di Napoli, di fronte al mare. Sicuramente il profumo e il sapore sarebbero diversi…
Ma…. non sempre si può.
E allora ricordatevi che non siete Ulisse… cedete alla pastiera in qualunque luogo voi siate.
Ma soprattutto credete e cedete alle sirene: in qualche strana forma ……appaiono sempre….
Buon dolce a tutti!