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Cocktail ispirati al cinema: drink Lo Zingaro (film "Lo chiamavano Jeeg Robot") di Giovanni Maffeo

Continuiamo il nostro viaggio tra i cocktail ispirati al cinema.

 

Stavolta vi parliamo del drink Lo Zingaro di Giovanni Maffeo.

 

DRINK: LO ZINGARO (ispirato al film “Lo chiamavano Jeeg Robot”, di Gabriele Mainetti, 2016)

 

BARMAN: Giovanni Maffeo del “Quanto Basta” di Lecce

 

INGREDIENTI:

4cl VII Hills Italian Dry Gin

2cl Liquore Strega

1,5cl aceto di vincotto

1cl succo di lime fresco

3 dash bitter al sedano

Gosling Ginger beer

Garnish: uno spicchio di lime

Bicchiere: Tumbler alto

 

PREPARAZIONE:

Con la tecnica dello shake&strain , versare tutti gli ingredienti escluso il ginger beer all’interno dello shaker, shakerare con forza. Filtrare il tutto all’interno di un bicchiere tumbler alto raffreddato. Colmare il bicchiere di ghiaccio e aggiungere la Gosling Ginger Beer. Guarnire con uno spicchio di lime.

ISPIRAZIONE:

L’ispirazione viene da “Lo chiamavano Jeeg Robot”, in particolare dall’antagonista-rivelazione del film, da cui deriva il nome del drink, “Lo zingaro”, il “bastardo sofferente”. L’uso del VII Hills Italian Dry Gin è

dovuto al fatto che la storia è ambientata tra i Sette Colli romani.

Legandolo al Liquore Strega, evergreen come la musica in testa al personaggio. Al posto del cordial lime, l’aceto di vin cotto (la parola ‘cotto’ stessa riporta a una scena del film). Quindi il bitter al sedano, ad esaltare una delle botaniche principali del VII Hills Italian Dry Gin, per poi chiudere con la Gosling Ginger Beer e uno spicchio di lime. Un drink fresco, come la ventata d’aria portata dal film nel panorama italiano.

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Scritto da

Giornalista enogastronomico, una laurea cum laude in Economia e Commercio all'Università La Sapienza di Roma, giudice del Concorso Mondiale di Bruxelles e membro del Comitato Editoriale del Concorso Mondiale del Sauvignon, docente F.I.S.A.R.. Ha una storia che comprende collaborazioni con Guide di settore. Per citare solo le ultime : Slow Wine (Responsabile per la Sardegna edizioni 2015 e 2016), I Vini de L'Espresso (vice-curatore e coordinatore nazionale edizioni 2017 e 2018), I Ristoranti d'Italia de L'Espresso (edizioni dalla 2010 alla 2018). Collabora con le testate: www.lucianopignataro.it , www.repubblica.it/sapori. Ha scritto alcuni articoli sul quotidiano "Il Mattino" e su www.slowine.it. Ha una passione sfrenata per quel piccolo continente che prende il nome di "Sardegna", per le sue terre e per la sua gente.

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