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La Franciacorta di Luca Archetti e la sua azienda Il Dosso

In viaggio verso Trieste, scelgo di fare una deviazione a Borgonato di Corte Franca, in Franciacorta, per visitare l’azienda Il Dosso.

L’impegno di Luca Archetti in vigna nasce con una promessa, il giorno della improvvisa scomparsa del padre Augusto, quella di portare avanti il progetto Archetti e di renderlo famoso nel mondo.

Luca sceglie radicalmente il mondo del vino nel 2004, lavorando a tempo pieno in vigna e in cantina, dove è adesso aiutato dai figli insieme alla moglie nella gestione dell’accoglienza degli enoturisti, che vengono in visita e a degustare i vini.

Egli ritiene molto importante comunicare la filosofia aziendale, che ha scelto di privilegiare le uve a bacca rossa, grazie al recupero di vecchi cloni dimenticati e alla tipologie dei suoli dei vigneti aziendali e alla loro esposizione, utilizzando a volte sesti d’impianto fuori moda..

Luca ha un immenso rispetto per il territorio, per le vigne antiche che salva dall’estirpazione; inoltre preferisce le microvinificazioni, per far esprimere la differenza tra un suolo e l’altro e valorizzando in modo importante la coltivazione di uve a bacca rossa.

Inoltre egli ritiene che il vino sia espressione di un territorio, della sua gente e delle tradizioni, in sostanza della sua italianità: un pensiero che viene espresso nella retro etichetta di alcune tipologie di vini.

Ho trascorso con Luca e i suoi familiari diverse ore, a degustare i vini e ad assaggiare i taglieri proposti in accompagnamento a essi, composti da salumi e formaggi di ottima qualità e da piccoli produttori della zona.

I miei vini preferiti? Una scelta davvero difficile perché produce 28 etichette dalle uve raccolte in dieci ettari di vigna; se chiedi il perché di così tante referenze Luca risponde che “ è la diversità del territorio e dei suoli che incontra che glielo impongono”.

Franciacorta Zero millesimo 2018 è ottenuto da Chardonnay coltivato su terreni limosi; è stato realizzato in 1227 esemplari e viene prevista una sosta di 30 mesi sui lieviti. Non dosato, 12, 5% di alcol. Note floreali e agrumate, un vino preciso, elegante con una piacevole integrazione della carbonica.

Franciacorta Doppio Zero millesimo 2018, dosaggio zero è uno Chardonnay in purezza che cresce su suoli argillosi, sboccato nel maggio 2022, dopo una sosta di ben 35 mesi sui lieviti. Le bottiglie sono tutte numerate e io ho assaggiato la 815. Profilo olfattivo fragrante che rimanda ai fiori bianchi, alla pesca bianca, alla crosta di pane, alle erbe di campo; in bocca ha una buona freschezza, la bollicina è fine e setosa, è avvolgente e chiude su note sapide. Per gli amanti dello Chardonnay, una vera poesia.

Esperienza vendemmia 2008, un metodo classico 100% Pinot Nero, una signora che invita a mettersi all’ascolto dei suoi racconti ed esperienze: ben dieci anni sui lieviti, non dosato, sboccatura 2020, solo 1500 esemplari. Ammaliata dai profumi di zafferano, pesca gialla, sambuco, ginestra, mela renetta accompagnati da note burrose, fumé, e di noce e dalla grande forza espressiva del sorso, non ho saputo resistere e ho acquistato una bottiglia, esattamente la numero 517 , firmata da Luca e affidata alla sua custodia di legno.

L’Alternativo 2019, che porta in etichetta il disegno di una pecora nera, è un vibrante e speziato Carménère, tiratura di sole 2900 bottiglie. Il progetto Archetti si impegna nel ”produrre sensazioni in rosso” e questo vino incanta davvero per il suo bouquet, che apre su note di ciliegia, pepe verde e nero, incenso, mora e perché, pur avendo struttura e personalità, risulta molto elegante, con tannini disciplinati e integrati e una persistenza gustativa che chiude su note balsamiche. Le barbatelle vennero messe a dimora nel 2008 e nel 2012 , dopo alcuni microesperimenti, le prime 1333 bottiglie.

Medusa un Merlot in purezza davvero leggiadro e Dodici lune 2019, sempre Merlot, da vigne centenarie: la particolarità della composizione del suolo ha spinto Luca a immaginare di produrre un vino speciale, vinificando le uve con microssigenazioni per circa 20 giorni, utilizzando poi barrique nuove ad alta tostatura. Il risultato è molto interessante, al naso ti sorprendono i sentori di erbe e macchia mediterranea, le note speziate garbate, il cacao, la prugna, il pot-pourri. L’alcol risulta bilanciato da una sferzante acidità e da un tannino gentile. Un vino con un ottimo potenziale di invecchiamento. Prodotto in 1300 esemplari.

Calvario Anfora prima edizione vendemmia 2021. Luca racconta che questo vino è nato con l’idea di mettersi ancora in gioco e “ sfidare” il vino aziendale più prestigioso. Ottenuto da Merlot e Cabernet Sauvignon raccolti in leggera sovra maturazione, segue in principio una vinificazione tradizionale in locali climatizzati e arricchiti dalla presenza della musica. Seguono tre mesi in un’anfora francese di gres da 12 ettolitri, più una sosta in acciaio e in bottiglia. Naso che apre su note di ciliegia, prugna, cacao, tabacco, cardamomo, bacche di ginepro. In bocca ha un buon equilibrio e un tannino che regala una piacevole astringenza. Finale lungo e chiusura sapida. Solo 1500 bottiglie.

Difficile davvero non rimanere affascinati dal carisma, dalla passione di Luca Archetti, vignaiolo in Franciacorta e dal progetto che sta realizzando. Egli infatti confida che saranno i suoi figli a portarlo avanti nei tempi futuri: sicuramente papà Augusto lo guarda dal cielo e sorridendo, lo benedice.

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Medico Psichiatra, stregata da Dioniso, divento sommelier nel 2013, Degustatore Ufficiale nel 2014 e Miglior sommelier della Liguria 2019. Nel 2016 nasce il mio blog wineloversitaly e dal 2018 sono molto attiva sui Social con il profilo @wineloversitaly. Nel 2021 sono la vincitrice del sondaggio proposto da The Fork nella categoria Wine Influencer. Ideatrice e Curatrice della prima guida Social " I vini del cuore" che uscirà a fine 2021. Collaboro come Social media coach con aziende e partners del mondo del vino. Non smetto mai di studiare: ho superato il Wset level 3 con il massimo dei voti. Comunicare il vino con passione e rispetto è il mio desiderio e il mio impegno.

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