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FESTIVAL FRANCIACORTA A NAPOLI: NON CHIAMATELE SOLTANTO “BOLLICINE”

Ci sono alcuni scorci di Italia che fanno comprendere appieno la bellezza “nascosta” del nostro Paese. Siamo davvero gli artisti del gusto, del lieto vivere fatto di buon cibo, grandi vini e un po’ di sana arte di arrangiarsi.

Giungere a Napoli per il Festival Franciacorta a Palazzo Petrucci non poteva scatenare nel sottoscritto, (partenopeo DOC), nessun altro tipo di sensazione.

sala di degustazione

Un successo di pubblico ben oltre qualsiasi aspettativa, segno di una crescente capacità recettiva del Sud Italia verso il settore enologico, specialmente quello degli Spumanti di cui subiamo sempre meno influenze estere.

Originalità di stili e grandi prodotti a prezzi più che accessibili caratterizzano la denominazione lombarda, nata negli anni sessanta da una felice idea di Guido Berlucchi e Franco Ziliani.

Molti i riconoscimenti e le collaborazioni, non ultima quella con l’Associazione Italiana Sommelier da sempre amica di Franciacorta. Un’amicizia che porta ogni anno tante Delegazioni a festeggiare i neo sommelier a palazzo Lana, nelle cantine Berlucchi.

Non chiamiamole soltanto “bollicine”, sono dei prodotti pieni di passione, impegno, ricerca costante. Col passare del tempo molti vigneron hanno abbandonato sempre più la ricerca di un gusto internazionale, per donare al vino personalità e sapori unici.

Abbiamo voluto premiare quest’ultimi, che hanno saputo distinguersi negli assaggi; tema della giornata è stato il Satèn, considerato da molti (erroneamente) il più femminile degli spumanti.

Gli assaggi

Ecco dunque le migliori degustazioni:

GIROLAMO BOSIO RISERVA ZERO DOSAGE: 60 mesi sur lie, sboccatura 2017, Pinot Nero 70% e Chardonnay 30%. Acidità vibrante, dotato di grande complessità e di toni di frutta matura (pera, pesca). 90/100.

CA’ DEL BOSCO CUVÉE PRESTIGE: equilibrio è il marchio di fabbrica di casa Zanella. Una garanzia da 92/100.

BERSI SERLINI CUVÉE N° 4: dal 1970 l’azienda (seconda nel Franciacorta), ha creduto con successo alla spumantizzazione. Questo Metodo Classico da 48 mesi sui lieviti ne è un brillante esempio. Pera cotta caramellata, erbette di campo e bocca sapida per un 93/100 meritato.

BORGO LA GALLINACCIA BRUT: Matteo Gazziero, il mio mito! Zona Est del Comprensorio, partito dai vini rossi è diventato un talentuoso spumantista. Le sue creazioni sono autentiche sperimentazioni. Il mio preferito è il Brut da 56 mesi sur lie, 80% Chardonnay e 20% Pinot Nero. Bellissima cremosità, ripartita tra frutta bianca matura ed essenze citrine. Spezie nel finale. 96/100. Superbo anche il Rosé da 90 punti.

IBARISEI ROSÉ: Millesimo 2013. Il giovane enologo Paolo Turra mette in campo passione e grande eleganza nei suoi vini, con selezione dei grappoli e maturazioni delicate. Sfiora i 90/100. Promettente.

LA VALLE ROSÉ: Francesca e Cristina Pizzola proseguono con entusiasmo il cammino intrapreso dal padre. Solo uve provenienti dai vigneti di proprietà, uso del sovescio e abbandono della chimica per un prodotto gradevole e pienamente armonioso. 91/100

LE MARCHESINE SATEN 2015: Forse il miglior Saten dell’edizione. Emerge dinamicità in un quadro balsamico intenso. Mai utilizzata la malolattica. 92/100

CANTINE DELLA STELLA RISERVA DOSAGE ZERO: 94/100 per un Metodo Classico ricco di miele, frutta tropicale, macchia mediterranea. Un toccasana per l’ugola affaticata. Andrea Arici sempre al Top!

FERGHETTINA SATEN: un 36 mesi sur lie, di grande struttura. Insolito, come insolita è la forma della bottiglia a base quadrata per consentire una più ampia superficie a contatto con i lieviti. 91/100.

–  SAN CRISTOFORO ND: grande non dosato, che regala pienezza di bocca, freschezze agrumate e note floreali più dolci. Celeste Corti merita 94/100.

Non aver menzionato “marchi storici e blasonati” non significa non valorizzarne il lavoro, anzi. Senza di essi, che fungono da traino per l’intero settore, probabilmente il brand Franciacorta non sarebbe mai esistito.

Ricordiamoci che dentro ogni bottiglia c’è sempre un grande amore per il territorio e per l’Italia stessa.

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Scritto da

Luca Matarazzo Giornalista- Sommelier AIS - Degustatore Ufficiale - Relatore corsi per la Campania.. Ha partecipato a numerosi concorsi enologici e seminari di approfondimento. Vincitore del Trofeo Montefalco Sagrantino edizione 2021 e del Master sull'Albana di Romagna 2022, Wine Consultant collabora attualmente con testate giornalistiche e blog importanti a livello nazionale.

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