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Azienda Agricola Cortese, una nuova cantina siciliana

Ormai la Sicilia in campo vitivinicolo ed enologico è terra di conquista e di nuove frontiere, oltre che nella zona ad oriente dell’isola, anche in quella ad occidente. A tal proposito una nuova azienda agricola inizia a presentarsi e ben presto sarà presente negli scaffali delle enoteche con i suoi vini. Si tratta per l’appunto dell’Azienda Agricola Cortese. Pur facendo parte del gruppo Santa Tresa, si è scelto di avere due entità distinte che riescano a fornire prodotti con caratteristiche diverse per essere un’espressione del terroir di appartenenza. I vigneti sono situati ad una distanza di circa otto chilometri dai vigneti del Feudo Santa Tresa, ma le differenze ci sono a partire dal terreno (argilloso per le vigne dell’Azienda Cortese, mentre quello di Santa Tresa è un tipo di terreno calcareo – sabbioso), ed i vini hanno peculiarità diverse.

I suoli delle vigne

E partendo dal territorio siculo che secondo l’enologo Stefano Chioccioli è uno con i più alti indici di potenzialità fra i territori italiani, si inizia una nuova “avventura”, nel pieno rispetto della natura, essendo un’Azienda certifica BIO dove si incontrano metodi di lavorazione antichi (affinamento in anfora per il Cerasuolo di Vittoria) a quelli di nuova generazione, un po’ come il decanter che viene fatto vedere durante la presentazione dei vini che viene creato su tralcio di vite, in modo tale da prendere parte della forma della vite e divenire un qualcosa di unico, con lo scopo di essere una naturale conseguenza e non di forzatura partendo dalla pianta ed arrivando al vino che viene decantato.

Due le linee che verranno messe in commercio Nostru con tre vini, il Cataratto Lucido, il Carricante ed il Nerello Mascalese, con uve che vengono acquistate in provincia di Trapani e La Selezione con Vanedda che è un bianco ottenuto dal blend fra Grillo e Catarratto Lucido, Sabuci che è un Cerasuolo di Vittoria Classico (70% Nero d’Avola e 30% Frappato) e Senia che è un Nero d’Avola in purezzza. Ad esclusione delle uve Cataratto Lucido, le altre (Grillo, Nero d’Avola e Frappato) vengono raccolte nelle vigne vicino Vittoria.

I vini

La linea Nostru è quella fatta per avere vini meno impegnativi e che allo stesso tempo riescano a dare delle tipologie diverse (rispetto ai vini ottenuti nel territorio di Vittoria), ma che siano anche su una fascia di prezzo di facile approccio, senza compromettere la qualità.

I. G. P. Terre Siciliane – Cataratto Lucido 2017 –

Profumi schietti e lineari di frutta a polpa bianca (pesca in primis), con chiari sentori floreali ed un finale delicato di nota marina. Bella beva con una buona freschezza. Persistenza e progressione buone. Armonico al palato.

I. G. P. Terre Siciliane – Carricante 2017 –

Sentori erbacei e successivamente di erba secca, nota sulfurea, con finale di pietra focaia. Fresco in bocca e con un finale amarognolo. In parte si sente che non è un indigeno dei luoghi, ma allo stesso tempo riesce a dare qualcosa di diverso.

I. G. P. Terre Siciliane – Nerello Mascalese 2017 –

Olfattivamente si presenta con note di ciliegia acerba e con un lieve accenno di terra bagnata e note ferrose. La freschezza prevale sui tannini pur essendo un 2017. Lineare e con un discreto equilibrio acido – tannico. Persistenza buona. Anche in questo caso vale quanto detto per il Carricante, che paga un po’ di pegno a trovarsi “fuori casa”.

La Selezione invece racchiude in sè due classici della tradizione del ragusano (Cerasuolo di Vittoria Classico e Nero d’Avola) ed un blend che funge da anello di congiunzione fra la zona del ragusano e quella del trapanese.

I. G. P. Terre Siciliane – Vanedda 2016 – Grillo e Cataratto Lucido

Lievi sentori floreali e di frutta matura a polpa bianca, il tutto accompagnato con note vanigliate. Rotondo in bocca e con una buona struttura. Buon bilanciamento fra le varie componenti dure e morbide. La retronasale dà conferma del passaggio in legno.

I. G. P. Terre Siciliane – Senia 2016 – Nero d’Avola

Note marmellatose e di prugna surmatura accompagnate da sentori floreali. Grande freschezza, che “nasconde” i tannini che si manifestano successivamente. Buona struttura, con una sua eleganza e linearità. Chiude l’assaggio con una lieve sapidità. Buona sia la persistenza che la progressione.

D. O. C. G. Cerasuolo di Vittoria Classico – Sabuci 2016 – 70% Nero d’Avola 30% Frappato (fa affinamento in anfora)

Sentori di china, con nota alcolica che si fa sentire e dà vita a sentori di frutta sotto spirito. Sorso dinamico e con un buon bilanciamento, con una corposità non invadente e non stancante. Finale leggermente amarognolo. Tramite retrolfattiva si sente il passaggio in legno che viene fatto fare al Nero d’Avola.

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Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.

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