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Andreas Dichristin: anfore, biodinamica e cuore

Ho iniziato molte volte a scrivere dell’incontro con Andreas Dichristin e della visita alla sua azienda Tröpfltalhof a Caldaro in Alto Adige: tornavo dal Merano Wine Festival e avevo ricevuto il gradito invito. Non mi è per niente facile ordinare emozioni, pensieri, quell’incontro con una persona speciale e la sua filosofia di vita, che pervade le sue azioni, il suo mondo e il suo vino.

Andreas “ accompagna le uve nel loro percorso dalla vigna in bottiglia” da più di trent’anni: il suo sguardo è sincero, onesto e con semplicità descrive la sua opera di integrazione nella natura e nel paesaggio circostante. La casa, la cantina e il vigneto di circa un ettaro, che ospita viti di Sauvignon Blanc, si trovano a circa 500 metri sul livello del mare, su di un terreno ricco di scheletro, con  porfido vulcanico che origina dalla “ Valle Gocciolante” (Tröpfltalhof = Maso della Valle Gocciolante) e la dolomia del Massiccio della Mendola.  Esposto verso sud est con una vista panoramica sul lago di Caldaro, troviamo  il Barleith, un vigneto in cui crescono le viti di Cabernet Sauvignon e di Viognier e un altro, il Feld, sull’antico terrazzo fluviale appena sopra lo specchio d’acqua, ricco di ciottoli e sassi, dove cresce il Merlot.

L’approccio alla vigna è biodinamico, cioè centrato sull’equilibrio e la connessione intima tra il contadino, la terra e gli animali, seguendo i principi steineriani che promuovono la “vitalità” e l’armonia dentro e intorno agli esseri viventi. Fondamentale è promuovere la salute delle piante piuttosto che dover curare, per cui tra febbraio e marzo si inizia la preparazione con il corno letame e il preparato a base di ortica e si prosegue con gli altri trattamenti  naturali secondo l’esperienza che Andreas ha maturato nel corso degli anni nella vigna.

Andreas racconta i passaggi necessari per accompagnare la vite nei cicli annuali con chiarezza e autorevolezza : la terra è viva, ricca di humus e tra un filare e l’altro passeggiano galline e pecore.

Si resta letteralmente affascinati dalla gentilezza dei modi di Andreas di approcciare la materia vivente che ha a disposizione e i visitatori: si continua il percorso in cantina, dove albergano le anfore di terracotta, i contenitori preferiti,  e alcune  botti  vecchie di legno, che vengono utilizzate per l’affinamento di alcuni vini.

La visita termina  nella nuova sala degustazione, accogliente e luminosa; ecco i vini che vengono proposti:

Le Viogn– ho avuto il piacere durante un”fuori evento” a Merano di assaggiarlo per la prima volta e  mi ha letteralmente stupito: costituito da un blend di 85% di Viognier e un 15 % di Sauvignon Blanc. Le viti di Viognier provengono da  selezione massale di un vigneto del sud della Francia e le uve sono  vinificate  in una grande botte di rovere; il vino sosta almeno 9 mesi sulle fecce fini prima dell’imbottigliamento e come tutti i vini di Tröpfltalhof  non viene filtrato.

Garnellen è un vino indimenticabile; riconosci il varietale del Sauvignon Blanc  e la macerazione aggiunge profumi che regalano complessità. Un vino vivo, che lascia un segno nel cuore. Le uve sono raccolte in piena maturità e fermenta in anfora con lieviti indigeni. In primavera si separa il vino dalle bucce e rimane altri quattordici mesi sulle fecce fini sempre in anfora, per raggiungere una “naturale stabilità”, a cui seguono due anni circa di bottiglia prima di essere immesso sul mercato.

Barleyth è ottenuto da Cabernet Sauvignon in purezza  coltivato su una vigna terrazzata a 330 metri di altitudine con vista sul lago di Caldaro: dopo la fermentazione spontanea in anfora  e la macerazione, che dura circa 7 mesi, il vino matura in anfora; solo nel momento di imbottigliare si aggiunge una piccola quantità di solforosa, a scopo antiossidante.

Rosé-Marie è dedicato alla moglie di Andreas ed è un rosato dal colore vivace ottenuto da un blend di Merlot per  80% e di Cabernet Sauvignon; il Merlot è coltivato quasi esclusivamente per la produzione di questo vino, che fermenta e affina in anfora. Pura poesia.

Storlond viene definito “il gemello diverso” di Rosé-Marie; dopo alcune settimane di macerazione, le uve di Merlot (80%) e Cabernet Sauvignon restano in tonneau e barrique (di numerosi passaggi) per circa 20 mesi e viene imbottigliato senza alcuna filtrazione.

Tröpfltalhof  offre anche la possibilità di soggiornare in deliziosi appartamenti immersi nella natura, in un giardino ricco di piante da frutto, glicini, oleandri e circondato dai vigneti,  per un relax completo e per stimolanti gite ed escursioni.

I vini di Andreas raccontano l’annata, il territorio, il lavoro dell’uomo: sono vini “ vivi” e di questo ce ne accorgiamo quando facendo ruotare il calice, veniamo rapiti dalla danza dei profumi e veniamo conquistati dal sorso, pulito, vibrante e coerente, proprio come chi lo produce. Una realtà da visitare, una persona da conoscere e da ascoltare.

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Medico Psichiatra, stregata da Dioniso, divento sommelier nel 2013, Degustatore Ufficiale nel 2014 e Miglior sommelier della Liguria 2019. Nel 2016 nasce il mio blog wineloversitaly e dal 2018 sono molto attiva sui Social con il profilo @wineloversitaly. Nel 2021 sono la vincitrice del sondaggio proposto da The Fork nella categoria Wine Influencer. Ideatrice e Curatrice della prima guida Social " I vini del cuore" che uscirà a fine 2021. Collaboro come Social media coach con aziende e partners del mondo del vino. Non smetto mai di studiare: ho superato il Wset level 3 con il massimo dei voti. Comunicare il vino con passione e rispetto è il mio desiderio e il mio impegno.

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