Quando ci si trova davanti a due calici totalmente trasparenti e cristallini c’è poco da dire: a meno che non si sprigionino aromi di ginepro o varietali fruttati probabilmente si tratta di vodka.
E che vodka. Russa, di grande tradizione e diluita, in entrambi i casi, con acqua pescata a notevole profondità in due laghi.
Russian standard Platinum
La Russian standard Platinum nel lago Ledoga, vicino a San Pietroburgo, e la Baikal nel lago omonimo.
Quindi liquidi purissimi che invitano semplicemente all’assaggio.
La Russian standard, che celebra il suo ventennale e che basa la sua ricetta sulle indicazioni del professor Mendeleev (inventore della tavola periodica degli elementi), è filtrata due volte con polvere d’argento e rappresenta il bilanciamento standard tra acqua e alcool sin dai tempi dello zar Alessandro III.
Russian standard
La Baikal, totalmente biologica, si avvale dell’acqua del Lago Baikal che ha un contenuto in ossigeno 3 volte maggiore dell’acqua normale e rende perciò il distillato più morbido e meno pesante per l’organismo.
Inoltre è la vodka più popolare in Russia, anche per il costo contenuto.
Ma vediamo gli assaggi.
Russian standard
Floreale, mentolata con accenni di salamoia, viscosa e potente, offre anche ricordi di anice, scorza di agrumi e panpepato con un bel finale di liquirizia.
Baikal
Sentori di anice e liquirizia misti a profumi di erbe officinali con ricordi di grano e erba tagliata precedono note agrumate e speziate nel finale venato da leggera sapidità a bilanciare l’impatto alcolico.
Entrambe sono distillate da frumento invernale e diluite a 40 gradi.