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Vini dolci, fortificati e ossidativi al Merano WineFestival 2022

Partecipando al Merano Wine Festival 2022 l’attenzione si concentra sempre sulle categorie di vini bianchi, rossi, rosati, lasciando un po’ in disparte una categoria come quella di vini da fine pasto, che, al pari degli altri richiede la massima attenzione in vigna ed in cantina. A volte vengono creati dei veri e propri gioielli, che riportano a prodotti frutto di tradizioni centenarie. Girando negli eleganti saloni del Kurhaus siamo andati a scovare i nostri migliori assaggi.

Vino Liquoroso Rosso Festa Norìa s.a. – Cantina Santadi
Questo prodotto è una vecchia conoscenza di questa testata, tanto apprezzata al punto di essere stata accolta con una Standing Ovation e cento centesimi di votazione, nella guida ai migliori vini di Sardegna 2022 (link), e premiata ancora nell’edizione 2023 (link) per testimoniare quanta qualità esprime. Festa Norìa nasce da vecchie viti di Cannonau a piede franco, con appassimento delle uve al sole. Si ottiene attraverso l’aggiunta di alcol vinico durante la fermentazione e affina in piccole botti di rovere di terzo passaggio, per diversi anni. Colore ambrato con riflessi rosso granato, al naso intenso dove la macchia mediterranea esprime la sua balsamicità, accompagnata da note di cannella, noce moscata e frutta secca, ed anche spezie dolci, al palato avvolgente, la parte zuccherina presente ma non invadente in grande equilibrio con sapidità e tannino con un finale molto persistente su note eleganti olfattive.

Vernaccia di Oristano Doc Riserva 1997 – Contini
L’ingrediente più prezioso della Vernaccia è il tempo, infatti la maturazione in caratelli di rovere e castagno è di almeno 20 anni, tenuti scolmi per consentire lo sviluppo del caratteristico velo di lieviti Flor che genera gli inconfondibili sentori della Vernaccia di Oristano e dove emerge la sua anima indomita e il gusto inimitabile di questo vino. Impianti ad alberello di vigne adulte e spalliera, su terreni alluvionali, sabbiosi, e leggermente argillosi. La produzione è di 3400 bottiglie da 0,375 litri. Colore giallo ambra luminoso, al naso è intenso dove prevalgono sensazioni tostate di frutta in guscio di nocciole e mandorla, la nota fruttata è dell’albicocca disidratata e miele, al palato sorso pieno ed avvolgente, nonostante l’invecchiamento viene esaltata la sua sapida freschezza che accompagna un interminabile finale sulle note olfattive.

Vernaccia di Oristano Doc Riserva Antico Gregori 1979 – Contini
Si produce solamente nelle annate migliori di Vernaccia, quelle considerate eccellenti. Terreni magri e sabbiosi della valle del Tirso. Impianti ad alberello di vigne adulte e spalliera. 85% annata 1979, 15% blend di 9 annate (Solera dove la più giovane è la 1978). Rimangono in botte di castagno per 40 anni poi viene messa in bottiglia. Si producono 2700 bottiglie da 0,375 litri. Il profumo è quello delle mandorle e delle nocciole tostate, intenso e complesso come la maturazione che avviene in caratelli di legno pregiato e dura decenni. Vellutato come una carezza, caldo e secco come una brezza tropicale, si può degustare da solo o accompagnarsi ai formaggi piccanti. Colore ambrato, al naso grande complessità, note di mandorle e delle nocciole tostate e miele, mallo di noce, sensazioni sapide al palato, stupisce una dinamica freschezza su note sapide che portano a un finale interminabile di avvolgenza ed eleganza sulle note olfattive.

Cresta Alto Adige Gewürztraminer Passito Doc 2019 – Rottensteiner
L’etichetta rappresenta la pergamena del contratto di vendita del maso Kristploner, risalente all’anno 1769. Nato da un esperimento riuscito da uve di Gewürztraminer appassite, e prodotto soltanto da fine anni ’90, allevato a Guyot su terreno sabbioso e di porfido del maso “Kristplonerhof” a Guncina. Il nome del vino richiama la vecchia denominazione di quest’area “cresta piana”, che nel corso del tempo è diventata “Kristploner”. Vinificato in acciaio, residuo zuccherino di 200 grammi/litro 10% vol.alc. Le uve sono selezionate e fatte appassire su graticci per circa cinque mesi e dopo pressate. Colore dorato, al naso dolci sensazioni di buccia d’arancia, di miele e frutta secca, albicocca essiccata non stucchevole al palato grazie alla vivace acidità che corre sulle note olfattive, in un prolungato finale.

Pius IX Mastai 2018 – Il Pollenza
Prodotto da uve Sauvignon Blanc da parcelle di vigneto su suolo di origine alluvionale ricco di sedimenti calcarei, da mediamente profondo a profondo ad un’altezza di 150 metri  e microclima influenzato dalla vicinanza del fiume Chienti. Vendemmia tardiva con appassimento in pianta, raccolta manuale, accurata selezione delle uve, vinificazioni con rese bassissime e fermentazioni naturali separate in piccoli contenitori di acciaio e cemento, cinque mesi, seguite da un lungo passaggio di maturazione sulle fecce nobili. Affinamento di 12 mesi in bottiglia. Colore oro lucente, al naso complesso ed intenso, sensazioni floreali gialle di rosa, camomilla, mimosa che si integrano a quelle fruttate di albicocche disidratate, datteri, miele, zafferano e tè, al palato equilibrato con sorso pieno, bella acidità sulle note fruttate e floreali.

Vino Passito Najm Malvasia delle Lipari Dop – Cantine Colosi
95% Malvasia delle Lipari, 5% Corinto Nero. Prodotto a Capo Faro a Salina su terreno vulcanico con allevamento a controspalliera e potatura a Guyot. La vendemmia avviene a fine settembre ad appassimento delle uve sui graticci. L’affinamento in vasche di acciaio inox a temperatura controllata per 1 anno, poi in bottiglia per ulteriori 4 mesi. Gradazione alcolica: 12,5% Vol. Colore dorato, leggermente ramato, al naso sentori intensi di frutta uva passa, fico, albicocca, con anche delicate note floreali di gelsomino, al palato la parte zuccherina non è invadente, e rimane in perfetto equilibrio con la sua acidità in un finale cremoso lungo e persistente.

Ruscolo – Cantina del Taburno
Da uve Falanghina appassite su graticci. Da vigne allevate all’interno della denominazione Taburno Doc in zona collinare a 400-450 metri di quota, e con esposizione a sud-est, su terreni di marna argillosa e calcarea ed allevamento a spalliera (Guyot). I grappoli appassiti vengono pressati sofficemente ed il mosto fermenta per 12 mesi in barrique nuove di rovere. Colore giallo dorato, al naso fruttato con datteri, fichi secchi e note di miele d’acacia, al palato scorrevole con ottima acidità agrumata, con un finale dolcemente prolungato.

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