L’ Evento per eccellenza quello tenuto da Italia a Tavola, padrone di casa il direttore Alberto Lupini, nella splendida cornice della Villa Medicea Fernanda ad Artimino (PO).
Coinvolti chef, produttori di vino, giornalisti di varie testate nazionali ed estere, presidenti del Consorzio Grana Padano Nicola Cesare Baldrighi e del Pecorino Romano DOP Salvatore Palitta, con la graditissima presenza del Ministro del Turismo Gian Marco Centinaio.
Vinodabere presente con il sottoscritto nella serata di premiazioni, iniziata con il consueto convegno pomeridiano, proseguita da un sontuoso aperitivo di benvenuto e culminata nella cena di gala “a buffet” per dar modo agli invitati di poter assaggiare le numerose creazioni dei vari cuochi stellati premiati.
Cominciamo senza ulteriori indugi nella descrizione di quanto degustato, evitando di menzionare (per scelta) i ristoranti, valorizzando invece le singole persone:
Gli chef presenti
– FABIANA TABAI (Lombardia) – INSALATA DI CAPPONE, CON PINOLI, UVETTA E MOSTARDA DI MELE
Piatto da gustare freddo per rabbonire le evidenti note zuccherine dell’uvetta e delle mele. Cappone molto delicato, croccantezza di noci e verdurine fresche. Ottimo inizio
– SERGIO MEI (Sardegna) – IL MARE NEL PIATTO
Fregola di colore verde, mescolanza tra grano Senatore Cappelli e alghe isolane. Vengono successivamente aggiunti gamberi, bottarga a lamelle, ricci di mare, asparagi e una abbondante spolverata di caglio di capra in polvere, dalla persistenza infinita. Ricordarsi soltanto di mescolare bene i sapori per evitare eccessivi sbuffi aromatici.
– ANDREA MIGLIACCIO (Campania) – RISOTTO AL RAGU’ NAPOLETANO
Una sorta di sartù destrutturato, reso quasi liquido. Il Ragù della classica tradizione napoletana, cottura lunga a bassa fiamma, come affermava il Maestro Eduardo De Filippo “deve pippiare”. Il vero piatto dei giorni di festa.
– LUCA MARCHINI (Emilia Romagna) – HAMBURGHER MODENESE
Panino creato da farina e pere caramellate cotte a vapore, successivamente fritto per darne croccantezza e aromaticità. Ripieno fatto da medaglione di zampone della tradizione emiliana, con aggiunta di salsa verde e cren dedicato al bollito. Boccone unico.
– PAOLO MASIERI (Liguria) – CAPPON MAGRO
Piatto dei pescatori genovesi in tempo di Quaresima. Come creare una variazione di insalata di pesce utilizzando broccoli, verdurine da pinzimonio e barbabietole. Immancabile il classico pesto di basilico a regalare untuosità.
– GIANNI TARABINI (Lombardia) – CASTAGNE, MOSTO SELVATICO E SPUMA DI BITTO DOP
Servito “a mo’ di dessert” in tazza, unisce l’acidità del mosto selvatico alla delicata grassezza del formaggio Bitto. Le castagne donano invece morbidezza e aromaticità. Perfetto connubio.
– MORENO CEDRONI – (Marche) – RICCIOLA, PERE, CACIOTTA DI URBINO E RIDUZIONE DI SAPA
Non ce n’è per nessuno. Vince davvero il premio dei sensi: quello visivo per l’ottima cromaticità del piatto, olfattivo per la gradevolezza dei sentori e soprattutto gustativo per avere il dono della sintesi. Gioco forza tra acidità del vino cotto (sapa), la salinità della caciotta e le note morbide di ricciola e pere. TOP.
– DANIEL FACEN (Trentino Alto Adige) – LA PESCA DELLA TROTA DI TORRENTE
Da Castel Tesino (TN) a Bergamo di strada ne ha fatta. Cotture particolari. Uovo in aceto bollente che esprime note lievemente piccanti ed acidule, unite all’amarezza del tarassaco fanno da letto ad un filetto di trota davvero delicato. Ottimo amalgama.
– CLAUDIO SADLER (Lombardia) – CARPIONE DI STORIONE CON VINAIGRETTE DI MANDORLE E CAVIALE
Famosissimo, ha partecipato a numerosi programmi televisivi con le sue ricette tese a rivalorizzare le tradizioni culinarie rivisitandole. Storione cotto a bassa temperatura (65°C) per circa venti minuti. Il resto lo fa la salatura del caviale e l’acidità della vinaigrette di mandorle. Completo.
– MARCELLO TRENTINI (Piemonte) – POLLO GLASSATO ALLE ARANCE E MIELE
Bellissima l’idea della spuma di mandorle di Noto lievemente amaricante su cui si adagia il pollo perfettamente glassato e croccante. Il contrasto rende la bocca stimolata a finire il piatto (rapidamente)
– GAETANO TROVATO (Toscana) – PICCIONE DI LAURA PERI, DOLCE FORTE, SPEZIE TOSCANE
Chi conosce questa stupenda Regione sa cosa significhi il dolce forte e la fortissima aromaticità e speziatura derivante principalmente dal cioccolato. Il tondino morbido di piccione quasi sembiante una gelèe da mordere assieme alla lingua di gatto soprastante crea equilibrio e lunghezza gustativa. Da gran finale.
Luca Matarazzo Giornalista- Sommelier AIS - Degustatore Ufficiale - Relatore corsi per la Campania.. Ha partecipato a numerosi concorsi enologici e seminari di approfondimento. Vincitore del Trofeo Montefalco Sagrantino edizione 2021 e del Master sull'Albana di Romagna 2022, Wine Consultant collabora attualmente con testate giornalistiche e blog importanti a livello nazionale.
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