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Fattoria della Talosa tra storia ed attualità del Vino Nobile di Montepulciano

Nel lontano 1972 Angelo Jacorossi si innamora di Montepulciano e diventa proprietario di Fattoria della Talosa.

Oggi l’azienda ha 33 ettari vitati, in località “Pietrose” ad una altitudine compresa tra 330 e 400 metri su terreni composti per circa il 70% da strati di sabbie e ciottoli,con banchi di argilla in profondità, ed una cantina storica nel centro della cittadina. La gestione è affidata al nipote di Angelo, Edoardo Jacorossi Mottini, amministratore delegato, coadiuvato dal direttore generale Michele Merola e dal responsabile commerciale Cristian Pepi.

“Negli ultimi 15 anni abbiamo sostenuto numerosi investimenti con l’obiettivo di portareTalosa ai vertici dell’enologia italiana–commenta Edoardo Mottini Jacorossi–Abbiamo lavorato tanto per dare un nuovo volto all’azienda, tenendo sempre ben chiari all’orizzonte i nostri traguardi: produrre vini di alta qualità e promuovere un’offerta esperienziale legata al vino che potesse portare gli appassionati e i visitatori a godere delle bellezze di un territorio unico, immergendosi nella cultura e nel nostro stile di vita. Per questo, Talosa è cresciuta molto e ha cambiato aspetto: negli spazi di lavoro, con nuovo centro aziendale, in vigna, con nuovi impianti nei vigneti, e nel potenziamento dell’offerta ricettiva, attraverso la ristrutturazione della Cantina Storica e l’inaugurazione di Villa Talosa. Non abbiamo però intenzione di fermarci ora perché, nonostante le difficoltà vissute nel 2020, siamo pronti a nuove sfide e a nuovi progetti che contribuiranno a dare ancora più valore alla Fattoria della Talosa”.

Edoardo Mottini Jacorossi

Nel 2010, dopo anni di ristrutturazione, apre al pubblico la Cantina Storica e nel 2015 viene inaugurata la nuova sala di degustazione (che da pochi mesi è affiancata da una seconda ricavata da una stanza scoperta scavando nella roccia).

 

Cantina Storica

 

 

Diversi gli interventi di cambiamento con 7 nuove botti da 50 ettolitri e 10 botti da 10 ettolitri che vanno a sostituire più datate, e nuove vasche, con la vetroresina che cede il passo all’acciaio: 8 nuove vasche da 150 ettolitri, e altrettante più piccole da 50 ettolitri.

“La Cantina Storica è il cuore pulsante di Talosa–racconta Edoardo Mottini Jacorossi–e il luogo in cui i visitatori possono comprendere appieno la filosofia e la cultura che guida la nostra azienda. Gli investimenti che negli anni abbiamo destinato per migliorare l’offerta enoturistica ci hanno permesso, oggi, di proporre un percorso di alto profilo, che accompagna gli appassionati alla scoperta della storia del vino di questo territorio e di quei luoghi che hanno reso il Vino Nobile di Montepulciano un punto di riferimento enologico per il nostro Paese. La Cantina Storica non offre solo esperienze di degustazione, ma un vero e proprio viaggio alla scoperta delle tecniche di lavorazione e del know how che permette a Talosa di raggiungere elevati standard di qualità”.

La seconda sala di degustazione

I 33 ettari vitati hanno tre tipi di suoli: una zona prettamente argillosa,un’area“di cambio”in cui il terreno vira dall’argilloso al sabbioso e una zona completamente sabbiosa

 

 

  1.  

La forma di allevamento è prevalentemente il cordone speronato (tranne alcune eccezioni in cui si usa il guyot).

Ma veniamo ai nostri assaggi fatti nel corso della due giorni organizzata dall’azienda in collaborazione con AB Comunicazione.

Rosso di Montepulciano 2020: da uve Sangiovese 85%, con un saldo di Merlot e Canaiolo. Note di frutti rossi si uniscono a sentori speziati ed agrumati. Il sorso è fresco, agile, succoso e chiude lungo con ricordi balsamici. Colpisce per bevibilità e versatilità nelle possibilità di abbinamento. La versione 2019 è meno espressiva anche se probabilmente ha bisogno di maggior tempo nel bicchiere per concedersi di più.

Vino Nobile di Montepulciano Alboreto 2018: ottima materia supportata da freschezza e sapidità. Sensazioni di eucalipto e frutti rossi anticipano un lungo finale speziato e balsamico.  Darà il meglio di sé con l’evoluzione, come dimostrano l’Alboreto 2017 che si presenta ematico, succoso e con un finale agrumato e speziato di grande piacevolezza, l’Alboreto 2016, strutturato e potente, ma sapido e persistente e l’Alboreto 2015 ancora in splendida forma con integrità di frutto, materia e lunghezza speziata.

Il Vino Nobile di Montepulciano Filai Lunghi (da terreni sabbiosi) 2016 è molto convincente e mostra carattere, eleganza e profondità di beva e chiude con un finale sapido iodato. Anche l’annata 2017 si presenta in ottima forma con toni balsamici e speziati. Ma la 2018, campione di botte, è un autentico capolavoro e consacra il percorso di miglioramento qualitativo della Fattoria della Talosa.

Il confronto tra le annate 2017, 2016 e 2015 del Vino Nobile di Montepulciano Riserva ci vede preferire la 2017 per tensione gustativa e succosità, seguita dalla 2015 potente e persistente e dalla 2016 che ancora deve esprimersi al meglio.

 

 

 

 

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