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Etna – Tante piccole aziende rendono un territorio grandioso

Le degustazioni nel mondo del vino giorno dopo giorno, riescono a fornire curiosità ed informazioni a volte non conosciute, che non stancano mai chi partecipa e fra l’altro rendono sempre fervida la voglia di sapere (o meglio di assaggiare) quali possanno essere le varie sfaccettature delle etichette assaggiate. E se prima le degustazioni più ricercate erano solo ed esclusivamente quelle dei vini più blasonati, ultimamente anche i vini meno conosciuti, prodotti da piccoli produttori riescono ad avere il loro appeal. Sul “vigneto” Etna ci si può sbizzarrire per due motivi principali: 1. la caratteristica che riesce a fornire ad un vino il versante ed a sua volta una Contrada; 2. l’aumento dei produttori (a partire dai piccoli) che aumenta questa sorta di partita nella partita. Così come una piccola Borgogna con tanti vigneron che si impegnano a coltivare piccoli vigneti, nel tentativo di ottenere il vino che affascini, che stupisca e che soprattutto piaccia. Una serata che ha visto quali protagonisti principali quattordici piccoli produttori etnei dei vari versanti del vulcano, ha dimostrato come tante piccole aziende, possano rendere grandioso un territorio.

Tutti vini rossi, dagli Etna Rosso D. O. C., agli I. G. T. Terre Siciliane, a seconda dei vitigni utilizzati (secondo la filosofia del produttore) e del fatto che si rientri all’interno del territorio della D. O. C. e/o delle scelte aziendali, hanno dato un’idea di come un territorio possa essere per certi versi “illimitato” e riuscire a dare dei vini che pur avendo delle similitudini, poi alla fine hanno un carattere loro, che appartiene al vigneron ed ad uno dei tanti terroir che vi sono sull’Etna. Ed ecco a seguire tutti i vini degustati:

1. Etna Rosso D. O. C. 2017 – Barone Beneventano della Corte

Le vigne sono situate a Contrada Salto del Corvo e San Giovannello ad una quota di m. 650 s. l. m., fra Monte Ilice e Monte Gorna, nel territorio di Viagrande ed al confine del territorio di Trecastagni ad un’altitudine di m. 800 s. l. m.. Il vigneto può essere definito come vigneto estremo a seguito della forte pendenza. Il versante è quello di sud – est. La viti sono ad alberello e vengono prodotte 5.000 bottiglie annue. Affina un anno in tonneaux di castagno e barrique di rovere. La vinificazione viene svolta in acciaio. Ha sentori di frutta (ciliegia), la componente alcolica è ben presente ed un finale leggermente erbaceo. Fresco con un sorso dinamico e tannini levigati. La retronasale conferma il passaggio fatto in legno.

2. Etna Rosso D. O. C. Badalarc’ 2017 – Azienda Agricola Spuches

I vigneti si trovano a Casiglione di Sicilia, Contrada Rampante, versante di nord – nord/est. l’altitudine dei vigneti oscilla fra i m. 700 – 800 s. l. m.. Gli ettari vitati con viti ad alberello sono 2,5 ed i quantitativi di bottiglie prodotte annualmente si aggirano su 3500. Vinificazione in acciaio ed affinamento per sei mesi in legno. Sentori di mora, gelsi, confettura, resina e accenni di liquirizia.

3. I. G. T. Terre Siciliane Nerello Mascalese 2017 – Camarda

L’azienda si trova in Contrada Feudo di Mezzo a Castiglione di Sicilia. La vinificazione viene fatta in acciaio, fa affinamento in legno usato e poi nuovamente affinamento in acciaio. A naso è potente, prugna, spezie dolci, pietra focaia. Rotondo all’assaggio con un un buon equilibrio fra le parti dure e morbide. Persistenza buona, ma non stancante. Vino di grande piacevolezza.

4. Etna Rosso D. O. P. 2017 – Quantico

Si rimane sempre nel versante di nord – nord/est ma ci si sposta un po’ per arrivare nel territorio di Linguaglossa. L’estensione del vigneto è di ettari 1,5 che vanno dai m. 600 ai 750 s. l. m.. Grande la varietà dei vitigni che vengono coltivati ad alberello ed a spalliera, con predominanza di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, Carricante e Catarratto ed altri vitigni (Minnella Bianca e Nera, Grecanico, Moscato, Scassabbutti, Corniola ecc.) in minoranza. La Contrada che individua i vigneti è Lavina. Un vino che si presenta con una grande eleganza olfattiva, sentori di piccoli frutti di bosco, humus, pietra focaia. Spalla acida in evidenza, sorso verticale e finale sapido. Buona progressione e persistenza.

5. I. G. T. Terre Siciliane Versante Nord 2017 – Eduardo Torres Acosta

Il versante è quello a nord, fra Castiglione di Sicilia e Randazzo (Contrada Sciaranuova e Contrada Allegracore). La lavorazione e la vinificazione prevede l’utilizzo di uve a bacca rossa e di uve a bacca bianca. La vinificazione viene fatta in vasche di cemento. Il corredo aromatico è imponente, sentori di roccia vulcanica spaccata, nota balsamica e liquirizia. Grande struttura ed un buon equilibrio acido – tannico. Persistenza discreta. Chiude con un finale leggermente amaro.

6. I. G. T. Terre Siciliane Lato Sud 2017 – Grottafumata

Ettari 1,5 di vigneto fra Monte Ilice e Salto del Corvo, fra quote che oscillano dai m. 720 agli 840 s. l. m., versante sud – est. Un vigneto che ha una logevità di 60 – 80 anni. Nota chinata e pietra focaia sono subito in evidenza, per poi lasciare spazio a sentori di erba di campagna (finocchietto). Le componenti dure devono ancora trovare un equilibrio. Progressione buona.

7. Etna Rosso D. O. C. 2017 – Cantina Malopasso

Sono a Zafferana Etnea, Contrada Pietralunga, versante est – sud/est i vigneti ed hanno un’estensione di ettari 2,5. Avvicinando il calice si sente frutta sotto spirito, ricordi di confettura e nota chinata. Armonico al sorso, si sentono la potenza alcolica e dei tannini ancora vibranti.

8. Vino Rosso I. G. T. Terre Siciliane di_EGO 2017 – Cantina del Malandrino

Il versante è quello est, nel territorio di Mascali (CT), con una vigna di ettari 2,5 in cui sono piantate 15.000 piante di vite ad un’altitudine di m. 450 s. l. m., con un’età di circa dieci anni. L’utilizzo delle giare, fa sì che l’azienda abbia una differenziazione rispetto alle altre. Il vino si presenta con sentori d’inchiostro di china e di gelsi, conclude con nota balsamica. Sapido all’assaggio, trama tannica ben bilanciata dalla componente glicerica. Buona la corrispondenza gusto – olfattiva. Persistenza discreta.

9. Etna Rosso D. O. C. Contrada Crasà 2017 – Vigneti Vecchio

Una vigna del 1930 sita a Solicchiata, frazione di Castiglione di Sicilia, Contrada Crasà per l’appunto. Accenni di fiori appassiti e ricordi di pietra focaia e di humus. Finale leggermente sapido. Trama tannica di grande personalità, supportata da una buona freschezza. Saggio l’uso dei legni. Molto buona la progressione.

10. Vino Rosso I. G. T. Terre Siciliane Notti Stellate 2017 – Davide Bentivegna

A Linguaglossa in Contrada Galfina sono impiantate le vigne dalle quali si produce questo vino, di cui vengono prodotte mediamente 3.000 bottiglie l’anno. Il corredo aromatico è composto da liquirizia e nota di pepe, accenni salmastri. La spalla acida mette in risalto i tannini, che si ripropongono nel finale. Persistenza notevole. La retrolfattiva dà la conferma del passaggio in legno.

11. Etna Rosso D. O. C. ‘Nzemmula 2017 – Vini Ferrara Sardo

Avevamo già scritto i questa azienda su Vinodabere (link). Poco più di un ettaro in Contrada Allegracore nel territorio di Randazzo, un quantitativo che oscilla fra le 3.000 e le 4.000 bottiglie, a seconda dell’annata. La produzione è con metodi biologici e biodinamici. Il vino è intenso nell’impatto olfattivo, con accenni di carrubba e confettura. Progressione e persistenza buone.

12. Etna Rosso D. O. P. Sciara Nuova 2017 – Azienda Agricola Francesco Modica

I vigneti sono situati in Contrada Sciaranuova, fra Castiglione di Sicilia e Randazzo, ad un’altitudine che va dai m. 750 a m. 850 s. l. m.. Le vigne vengono lavorate solo manualmente. I sentori che vengono percepiti sono di ciliegia ed erbacei. Grande freschezza e tannini fitti con un finale sapido. Sorso scattante e con una buona struttura e personalità. Grande progressione.

13. Etna Rosso D. O. C. Sisma 2017 – Monterosso

La Contrada dove si trovano i vigneti è per l’appunto la Monterosso ad Aci Sant’Antonio (CT) ad un’altitudine di m. 600 s. l. m.. Bassi i quantitativi di bottiglie prodotte annualmente (circa 2.000 complessivamente) ed un sesto d’impianto di 9.000 piante per ettaro con un’età delle viti che va dai 70 ai 100 anni. Vinificazione in acciaio ed affinamento in bottiglia per circa un anno. Resina di pino, pietra focaia, scorza d’arancia, foglia di tea, compongono il ricco corredo aromatico. Armonico con un ottimo equilibrio fra le componenti morbide e dure. Sorso piacevole e con una buona verticalità. Buona persistenza.

14. Etna Rosso D. O. C. A’ Culonna 2016 – Scirto

Le vigne sono site nel territorio di Castiglione di Sicilia, nella frazione di Passopisciaro, in contrada Feudo di Mezzo. Un quantitativo di 4.000 bottiglie annue per il vino di punta dell’azienda. Le uve per fare questo vino, vengono vendemmiate a fine ottobre. Una lavorazione classica che prevede l’affinamento in botti di legno. Note di affumicatura e di pietra focaia, con sentori di speziatura dolce e di terziarizzazione ben evidenti. La freschezza si sente in primis, con una trama tannica fitta che segue successivamente. Vino di grande struttura.

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Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.

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