Rimani in contatto con noi
[the_ad id="81458"]

ISCRIVITI

News

DI MAJO Norante. Un riferimento per la viticoltura molisana

Se c’è una famiglia che può essere considerata protagonista della rinascita qualitativa dell’enologia molisana e che da oltre quaranta anni, in Italia e nel mondo, porta in alto il vessillo del vino di questa piccola regione, è di certo alla famiglia Di MAJO Norante che bisogna riferirsi. Siamo a nord del Gargano, a Campomarino, in contrada Ramitello. Qui si alleva la vite e si producono vini sin dal 1800 con uve provenienti dalla propria Masseria, antico Feudo dei Marchesi Norante di Santa Cristina.

L’attuale azienda nasce a fine anni ‘60 per volere di «Don Luigi», cui oggi è dedicato il vino di punta ed al quale si riconosce il merito di aver, con grande intuito, iniziato a produrre «vini nuovi da antichi vitigni», selezionando i cloni dei vitigni autoctoni più adatti al terroir, secondo una logica di recupero di varietà, che rischiavano l’estinzione. Il Tintilia, ad esempio, l’autoctono molisano per eccellenza, antico vitigno la cui coltivazione a partire dalla metà del secolo scorso era stata quasi del tutto abbandonata in favore di uve più produttive.

Ed oggi alla guida della cantina Alessio Di Majo Norante, coadiuvato dalla consulenza enologica di Riccardo Cotarella, prosegue il viaggio con coraggio e lungimiranza sposando una filosofia produttiva innovativa in nome della tipicità e della ricerca qualitativa. Elementi questi che hanno consacrato l’azienda come un vero e proprio punto di riferimento per l’intera viticoltura molisana.

Oltre 100 gli ettari vitati gestiti con approccio naturale e circa 800.000 le bottiglie prodotte. Malvasia, Trebbiano, Bombino, Falanghina, Greco, Montepulciano, Sangiovese, Aglianico e Tintilia. Questa la dotazione delle uve aziendali a cui si affianca il Moscato Reale, antico vitigno caro ai Papi che già veniva allevato in Italia nel 200 a.c., oggi utilizzato per la produzione dell’Apianae.

Alla Taverna Portuense in Roma abbiamo apprezzato alcune delle etichette aziendali, declinate in varie annate, riscontrando in tutte una piacevolezza di beva ed una pregevole rispondenza territoriale, con i rossi a guadagnarsi il gradino più alto del podio.

Queste le nostre impressioni.

Falanghina del Molise DOC 2017
Greco del Molise DOC 2017

Falanghina del Molise DOC 2017. Frutta tropicale, sbuffi agrumati, erbe aromatiche fanno da preludio ad un sorso fresco, piacevole e immediato. Chiude con una scia sapida dalla moderata, ma appagante persistenza.

Greco del Molise DOC 2017. Naso più complesso che evidenzia sentori di frutta gialla, accenni di rosmarino, scorza di agrume, pesca gialla, frutta secca. Gusto coerente con evidenti richiami fruttati in una cornice minerale. Moderatamente morbido invita al riassaggio.

 

Molise Rosso Riserva DOC Don Luigi 2013  Aglianico del Molise Riserva DOC Contado 2014
Biferno Rosso DOC Ramitello 2014

Biferno Rosso DOC Ramitello 2014. 80% Montepulciano e 20% Aglianico per questo rosso che si concede al naso con intensi sentori fruttati di prugna e frutti di bosco e poi spezie liquirizia, note di tabacco. La parte gustativa è piacevole con tannini evidenti, ma ben equilibrati. Chiude con una lunga scia sapida.

Aglianico del Molise Riserva DOC Contado 2014. Aglianico in purezza per questo vino affinato parte in botte e parte in vasche d’acciaio e 6 mesi in bottiglia. Sentori eleganti di frutta matura, note speziate, richiami balsamici, oliva in salamoia. Sorso fresco, seguito da una buona scia sapida e contornato da un tannino di piacevole fattura. Finale lungo.

Molise Rosso Riserva DOC Don Luigi 2013. Montepulciano e una piccola percentuale di Aglianico per l’etichetta aziendale più rappresentativa, affinata 18 mesi in barrique e 6 mesi in bottiglia. Al naso regala complessità ed eleganza. Frutta rossa matura, prugna, ribes, richiami speziati e poi sottobosco, tabacco e note boisé. Pieno, corposo e avvolgente al gusto con la struttura alcolico-glicerica equilibrata da freschezza e sapidità e con tannini ben integrati. Lungo il finale con piacevoli richiami fruttati.

Molise Moscato Reale DOC Apianae 2013

Molise Moscato Reale DOC Apianae 2013. Nella sua veste dorata, questo Moscato ottenuto da uve appassite sulla pianta e sottoposte a criomacerazione, sprigiona al naso intense percezioni di albicocca, arancia candita, rosmarino, miele di zagara e note iodate. La percezione zuccherina gustativa evidente risulta bilanciata dalla freschezza del sorso che conduce ad un piacevole finale.

“Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo.” In queste parole la condivisione di una nostra passione e la voglia di comunicarla. Salvatore Del Vasto, laureato in Giurisprudenza e da sempre appassionato di vino, diventa prima sommelier, poi frequenta il Bibenda Executive Wine Master di Fis e poi consegue il diploma di Master presso l’Università di Tor Vergata in “Cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche”. Sabrina Signoretti, laureata in Scienze Politiche, coltiva la sua passione diventando sommelier del vino, assaggiatrice di oli di oliva vergini ed extra vergini e sommelier dell’olio extravergine di oliva dell’AISO. Una delle qualità nascoste, la spiccata attitudine per la fotografia.

Iscriviti alla Newsletter

Aggiornamenti continui sul mondo dell'enogastronomia

NELLA CLASSIFICA DEI 10 CAFFÈ PIU’ COSTOSI AL MONDO 4 DERIVANO DALLA MASTICAZIONE DEGLI ANIMALI

News

La classifica dei migliori 10 Panettoni d’Italia del 2019 secondo Vinodabere

News

La classifica dei migliori 20 Panettoni d’Italia del 2021 secondo Vinodabere

News

La Classifica dei migliori Cannonau della Piccola Guida della Sardegna di Vinodabere – Seconda Edizione (assaggi effettuati nel 2019)

News

Connect
Iscriviti alla Newsletter

Aggiornamenti continui sul mondo dell'enogastronomia