Dopo quasi due mesi di quarantena la parola “condivisione” assume un ruolo fondamentale per tutti. Ed ancora di più per chi, come noi, scrive con passione di vino e gastronomia.
Non vediamo dunque l’ora di sederci ad uno stesso tavolo per scambiarci sensazioni ed opinioni davanti ad un calice o ad un piatto.
Ed allora, dopo Salvatore Del Vasto e Sabrina Signoretti, anche io raccolgo la sfida di #androaberetutto (link) e vi indico quali sono le due bottiglie che vorrei aprire con gli autori di Vinodabere e con gli amici.
Non possono che essere vini di cui abbiamo già scritto.
Eccoli :
Barolo Vigna Rionda 2015 – Guido Porro, il mio 100 centesimi del 2019 (link)
Succoso, incredibilmente persistente, dal tannino finissimo, e con eleganza e struttura in evidenza con sentori che vanno dalla viola alle spezie, dal frutto rosso ai toni iodati. In sintesi un vero capolavoro che coniuga eleganza e complessità. Ma qualsiasi descrizione non rende sufficientemente giustizia a questo vino. Solo assaggiandolo mi potrete comprendere!!!
Cannonau di Sardegna Riserva 2016 – Orgosa 98,4/100 (territorio/zona: Orgosolo) prezzo a scaffale enoteca 25 euro, che si è classificato secondo tra i Cannonau di Sardegna nella seconda edizione della Piccola Guida ai migliori Vini della Sardegna di Vinodabere (link)
Il carattere dei vini di Peppino Musina è in grande evidenza, con note iodate e fumé e ricordi speziati e di macchia mediterranea. Il sorso è avvolgente ed il tannino finissimo. Lungo il finale di mirto e frutti rossi. E pensate che le vigne sono lavorate in biodinamica, la cantina è senza corrente elettrica, con utilizzo molto limitato dei solfiti, niente filtrazioni. Il terroir ed il rispetto per la natura fusi in un bicchiere.