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Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2025 di Vinodabere – I Migliori Vini Dolci

Dopo avervi parlato dei Migliori Spumanti (link), dei Migliori Nuragus e Granazza (link), dei Migliori Nasco e Semidano (link), dei Migliori Vermentino della Gallura (link),  dei Migliori Vermentino prodotti nel resto della Sardegna distinti per territorio (link), delle Migliori Malvasia dell’areale di Bosa e alle Migliori Vernaccia (link), dei Migliori Altri Vini Bianchi (link), è il momento di passare ai Migliori Vini Dolci nella nostra Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2025.

Introduzione

Quando dal territorio di cui ci si sta occupando, dedicandogli la nuova edizione di una Guida che ormai ha una sua storia pluriennale, viene fuori che uno su otto (e stiamo andando leggermente per difetto) dei vini proposti in assaggio raggiunge l’eccellenza, quella che Vinodabere premia e sancisce con la Standing Ovation, non si può che assegnarne una ulteriore, honoris causa, diciamo così, all’intero comparto vitivinicolo sardo, per come e quanto ha saputo crescere in questi ultimi anni.

I numeri parlano chiaro: circa 800 i campioni assaggiati, di cui 385 entrano in Guida, e la bellezza di 118 centrano la succitata Standing Ovation.

Aggiungeteci che, tra queste, 8 (cioè un vino ogni cento campioni presentati) ha raggiunto il punteggio che non è possibile superare: 100/100.

La crescita del comparto che si mette sotto la lente è, manco a dirlo, stimolo a crescere e affinare anche per chi attraverso la lente della degustazione in panel osserva e giudica.

Ecco allora che, come già fatto per il Cannonau, la Guida sceglie di raccontare per subregioni anche il Vermentino, cercando di focalizzare lo sguardo in modo sempre più preciso e articolato sulle preziose diversità che rendono vero e proprio piccolo continente la Sardegna.

Nelle pieghe dei numeri principali, poi, ecco anche i sintomi delle tendenze. Aumento consistente, in linea con il mercato nazionale, per la produzione di bianchi, con il Vermentino sempre più saldo nella hit parade dei vini più venduti in Italia. La Gallura si conferma terra vocatissima per la tipologia, con 18 Standing Ovation (di cui 2 100/100), ma a ruota emergono poi anche le subregioni del Coros (a Usini un 100/100), la Romangia (5 Standing Ovation) e la Nurra (4 le Standing Ovation).

Grandi sorprese (ma in parte da questo pulpito annunciate e sperate) arrivano dal Mandrolisai (con ben 9 Standing Ovation di cui 3 100/100) e per il mondo del Cannonau belle conferme da Mamoiada (con ben 10 Standing Ovation di cui 2 100/100) e da Oliena (Standing Ovation), ma si comportano a dovere anche altri territori vocati (in particolare Orgosolo, Romangia e Dorgali).

Da segnalare anche l’exploit di un vitigno meno acclamato e noto come il Cagnulari che con 20 referenze in Guida centra ben 5 Standing Ovation).

Il Carignano dal canto suo continua a vedere aumentare il numero di etichette prodotte (peraltro tutte di pregio) ed entrano in Guida 28 vini di cui 9 Standing Ovation. Interessante in queste zone la nascita della Comunità del Carignano a piede franco, che sta facendo un ottimo lavoro per la promozione del territorio.

In linea con un altro trend montante, la produzione di rosati nell’Isola vede aumentare i numeri, ma senza abiure – il che vale molto – di carattere e tipicità, rosati che parlano sardo, per intenderci, e non provenzale (15 i vini in guida, 4 le Standing Ovation).

Tra tanti segnali positivi, uno decisamente meno incoraggiante. Non sul fronte qualità, ma su quello mercato, con i pur eccellenti vini ossidativi bandiera (Vernaccia di Oristano e Malvasia di Bosa) in calo di produzione proporzionale a una minore richiesta, che sta peraltro interessando in negativo praticamente tutti i vini da dessert o (per dirla in altro modo) da meditazione.

 

Ad accompagnarci nel nostro percorso è, in qualità di sponsor, il Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano (che ha sede in Sardegna, maestra assoluta di caseificazione di tutto il Centro tirrenico), formaggio dal forte profilo di cui esploreremo dopo la pubblicazione della Guida i migliori abbinamenti con le etichette premiate.

 

 

Metodologia

L’impostazione vede confermate le scelte principali. L’obiettivo rimane quello di rivolgersi al consumatore finale, ai ristoratori e tutti gli esercenti dei circuiti commerciali che ruotano attorno al vino. Che abbiamo dunque messo al centro del nostro lavoro, creando delle classifiche per tipologia ed insiemi omogenei, provando a rispondere alle esigenze di chi vuole orientarsi nell’acquisto di una bottiglia o nella costruzione di una cantina o anche di una carta dei vini se titolare di un locale. Non mancano le descrizioni delle aziende e le loro storie, ma solo dopo ciascun vino recensito; per questo alcune – quelle di cantine presenti con più vini – saranno ripetute per non costringere il lettore ad andare a cercarle altrove nella Guida.

Utilizziamo alcuni simboli per spiegare ancora meglio le differenze qualitative tra i vini recensiti.

Abbiamo attribuito 1 applauso   a quelle etichette che si attestano tra i 90 ed i 94,9 centesimi (vini decisamente buoni), 2 applausi   tra i 95 ed i 97,9 (vini ottimi), e la Standing Ovation  tra 98 e 100 (vini eccellenti). I punteggi, essendo frutto di una media di degustazione in panel, possono prevedere anche i decimi di punto. Le classifiche sono in ordine inverso (si parte dall’ultima posizione per arrivare alla prima).

Per rendere più compiutamente comprensibili e trasparenti le nostre valutazioni vi ricordiamo che abbiamo usato una scala di punteggio internazionale (quindi mediamente più alta di quelle in uso in Italia) e che tutti gli assaggi sono stati svolti rigorosamente alla cieca.

Qualora almeno la metà del panel abbia attribuito il punteggio di 100/100 ad un campione, si è provveduto ad un riassaggio per confermare o meno questo punteggio massimo.

La Squadra

Curatori: Maurizio Valeriani e Antonio Paolini.

Revisione dei testi a cura di Pino Perrone.

Attività di redazione web a cura di Daniele Moroni.

I testi che leggerete in Guida sono di: Salvatore Del Vasto, Paolo Frugoni, Maurizio Gabriele, Emanuele Giannone, Luca Matarazzo, Daniele Moroni, Gianmarco Nulli Gennari, Antonio Paolini, Pino Perrone, Emanuela Pistoni, Stefano Puhalovich, Franco Santini, Gianni Travaglini, Paolo Valentini, Maurizio Valeriani.

La Classifica dei Migliori Vini Dolci

 

14

Moscato di Sardegna Simieri 2021 – Trexenta 94/100   (territorio/zona dei vigneti: Sud Sardegna) prezzo a scaffale enoteca 16 euro circa (bottiglia da 0,75 litri).

Da uve Moscato Bianco coltivate nell’area agricola della Trexenta, a nord di Cagliari, proviene il Simieri. Ha profumi eterei, ed emergono spezie dolci e note fruttate. Sorso dolce e vellutato, che mantiene freschezza, che scorre nel palato con facilità e leggerezza.

L’Azienda: Trexenta

Viale Piemonte, 40, 09040 Senorbì (CA)

email: info@cantinatrexenta.it

tel. +39 0709808863

Il coraggio e l’amore per la coltivazione della vite sono stati i tratti comuni dei 23 viticoltori che nel 1956 dettero vita alla Cooperativa Agricola Trexenta. Situata nel comune di Senorbì, nel centro-sud della Sardegna, costituisce uno dei migliori esempi di come la cooperazione possa dare ottimi risultati quando l’obiettivo comune è quello della riscoperta dei vitigni autoctoni ed il rispetto dell’ambiente che li circonda. Oggi la cantina è giunta al considerevole numero di 150 soci conferitori e ad un’estensione dei vigneti di circa 200 ettari gestiti con una professionalità consolidata e tramandata da generazioni.

13

Passito Bianco 2023 – Cantina La Giara 94,5/100 (territorio/zona dei vigneti: Marmilla) prezzo a scaffale enoteca 20 euro circa.

Da una accurata selezione dei migliori grappoli appassiti di Nasco, Malvasia e Moscato nasce questo vino che presenta sentori di frutti e fiori gialli, che si uniscono a ricordi salmastri e iodati e fanno da preludio ad un sorso avvolgente e persistente, che mette in evidenza freschezza e sapidità, abili equilibratori del residuo zuccherino.

L’Azienda: Cantina La Giara

Bivio Escovedu

09090 USELLUS (OR)

email: info@cantinalagiara.it

Tel: tel:0783 938006

La Cantina La Giara nasce nel 1958, ai piedi dell’omonimo altopiano, dall’iniziativa di alcuni viticoltori nella sub-regione sarda della Marmilla, a circa 300 metri di altezza. I vigneti dei Soci si estendono in un raggio di circa 25 chilometri in territori che si distinguono per notevoli varietà e tipologie.

12

Giró di Cagliari 2021 – Ferruccio Deiana 95,3/100    (territorio/zona dei vigneti: Parteolla) prezzo a scaffale enoteca 14 euro circa (bottiglia da 0,375 litri).

Una chicca (il Girò etichettato a Doc è ormai rarissimo) da questa storica azienda, che valorizza una cultivar antica e caduta nell’oblio. Vinificato “in rosso”, cioè a contatto con le bucce, e invecchiato per due anni in barrique, il vino esprime un sorprendente equilibrio gustativo. Esuberante all’olfatto con spiccati toni balsamici (menta, timo) e speziati (noce moscata, cannella), e ricordi di frutta rossa in confettura. Ma è al sorso che dà il meglio di sé, succoso, vibrante e intenso, con una nota evidente di alcol, ma perfettamente integrata.

L’Azienda: Ferruccio Deiana

Località Su Leunaxi, 09040 Settimo San Pietro CA

email: info@ferrucciodeiana.it

tel.+39 070749117

La cantina Ferruccio Deiana è situata presso il comune di Settimo S.Pietro in località Su Leunaxi, nel cuore del Parteolla e Basso Campidano. La sua struttura ricorda i vecchi casolari campidanesi, ed è circondata da vigneti di Vermentino, Nasco, Malvasia, Moscato, Cannonau, Monica, Carignano ed alcuni vitigni internazionali, in una cornice che vede la presenza anche degli ulivi. Le viti risalgono ai primi anni ’90, la cantina può contare oggi su cento ettari di vigne impiantati con un sistema di allevamento a Guyot.

11

Carignano del Sulcis Passito Amentos di Carignano 2022 – Sardus Pater 95,4/100 (territorio/zona dei vigneti: Sant’Antioco) prezzo a scaffale enoteca 15 euro circa (bottiglia da 0,375 litri).

 

Amentos in lingua sarda significa “ricordi”. Nome azzeccato per un vino che è un omaggio al passato, quando in tutta Italia, isola inclusa, il vino principale della tradizione era dolce. Ottenuto da vecchie uve Carignano coltivate a piede franco su terreni sabbiosi, con rese estremamente basse, fermenta in barrique. Ha naso intenso di prugna e ciliegia, con sfumature balsamiche (eucalipto), spezie, fiori appassiti. Dolcezza, tannino e sapidità si inseriscono in un quadro impeccabile di freschezza che favorisce il sorso. Buona la persistenza. Il vino ispira sia un abbinamento gastronomico (pecorini stagionati) sia la più classica dicitura “da meditazione”.

L’azienda: Sardus Pater

Via della Rinascita 46 09017 Sant’Antioco (CI)

email: info@cantinesarduspater.it

+39 0781 83937

La cantina cooperativa Sardus Pater si trova sull’isola di Sant’Antioco e ha iniziato l’attività a metà degli anni ’50 del secolo scorso. All’ attivo ha 200 soci conferitori con uve provenienti da un’area vitata di 300 ettari. La scelta di puntare soprattutto alla valorizzazione del vitigno Carignano, impiantato su terreni sabbiosi con basse rese per ettaro e a piede franco, ha fatto sì che la cantina sia sugli scudi ormai da anni, riuscendo a riconvertirsi come molte realtà dell’area nella produzione di vino di qualità.
Carignano ma non solo: Vermentino a partire dal 1994, e Moscato e Nasco, e per i rossi, Monica e Cannonau.

10

Vino Rosso da uve stramature Saraceno 2022 – Fulghesu Le Vigne 95,5/100    (territorio/zona dei vigneti: Mandrolisai) prezzo a scaffale enoteca n.d. (bottiglia da 0,5 litri).

Nelle colline ad ovest del Gennargentu, al centro della Sardegna, la famiglia Fulghesu coltiva vitigni locali a bacca rossa, da cui deriva il Saraceno. Intensi profumi di spezie scure e amarena, con note balsamiche ed eteree. Nel palato emergono la ciliegia, i frutti di bosco scuri in confettura; sapidità e una buona acidità conferiscono equilibrio e piacevolezza alla beva.

L’Azienda: Fulghesu Le Vigne

Località “Su Figili Cerebinu”

08030 Meana Sardo (NU)
email: peppeful@tiscali.it

tel. +39 0784 64320 – +39 338 8729991

I Fulghesu da generazioni tramandano le conoscenze della coltivazione della vite, i saperi e le esperienze dell’arte enologica e le tradizioni del proprio territorio. Tutto ebbe inizio negli anni trenta a Meana Sardo, piccolo paese nella regione storica della Barbagia di Belvì (Nuoro), quando venne impiantato il primo vigneto, nelle splendide colline a ovest del Gennargentu, con le antiche varietà tuttora coltivate ed altri vitigni come la Tintoria. Nel 1969 il capo famiglia Nino Fulghesu, con i risparmi del proprio lavoro di emigrato, volle continuare nella sua attività di viticoltore acquistando altri terreni proseguendo l’avventura di una viticoltura moderna con uno sguardo al futuro. Oggi, nel solco tracciato dal padre, Maria Teresa con l’aiuto ed il supporto della famiglia, continuano la tradizione con la realizzazione di una cantina dotata di moderne attrezzature, diventata subito un piccolo gioiello incastonato nelle meravigliose colline meanesi.

9

Rosso dolce Gocce di Venere 2021 – Su Binariu 96/100   (territorio/zona dei vigneti: Mandrolisai) prezzo a scaffale enoteca 21 euro circa (bottiglia da 0,5 litri).

Sentori balsamici e di macchia mediterranea, si uniscono a note di frutti rossi e spezie e fanno da preludio ad un sorso fresco e sapido che riesce a bilanciare dolcezza e ricchezza glicerica. Il finale insiste su ricordi minerali e iodati.

L’azienda: Su Binariu

Località Latarasiddu

08038 SORGONO (NU)

Tel: 334 3058532

Email: info@cantinasubinariu.it

Sorgono è il capoluogo storico del Mandrolisai, la cui DOC caratterizza i vini dell’areale. Il nome Su Binariu è ispirato ai binari del trenino che per 100 anni ha unito i piccoli paesi della zona a Cagliari. Fondata nel 1974, l’azienda di 5 ettari è gestita dai tre fratelli Zedde. Le uve coltivate sono soprattutto Bovale Sardo, Monica e Cannonau.

8

Nasco di Cagliari Aìlis 2020 – Cantina Sociale di Monserrato Pauli’s 96,4/100   (territorio/zona dei vigneti: Sud Sardegna) prezzo a scaffale enoteca n.d. (bottiglia da 0,5 litri).

Nei 300 ettari locati nel sud della Sardegna, i soci conferitori di questa cantina sociale coltivano i principali vitigni autoctoni, tra cui il Nasco, che dà origine a questo vino. Profumi di zibibbo, canditi, miele e frutta gialla stramatura, con nuance floreali. Al gusto evidenzia aromi dolci e fruttati di prugna e dattero, bilanciati da freschezza e succosità di beva.

L’azienda: Cantina Sociale di Monserrato Pauli’s

via Giulio Cesare 2

09042 – Monserrato (CA)

tel: 070560301

Email: info@cantinepaulis.it

Può considerarsi la più vecchia cantina sociale della Sardegna, ubicata a Monserrato, un paese vicino Cagliari. Era inizialmente costituita da 79 viticoltori che decisero di unire la loro esperienza per valorizzare il territorio dove avevano sede i loro vigneti. Oggi i soci della cantina sono 300, con una base viticola di 700 ettari. Le varietà coltivate sono principalmente Cannonau, Vermentino, Monica, Nuragus, Moscato e Nasco.

 

7

Moscato di Sorso Sennori Crabioni 2022 – Nuraghe Crabioni 97,1/100    (territorio/zona dei vigneti: Sorso) prezzo a scaffale enoteca 20 euro circa (bottiglia da 0,5 litri).

Il vero vino della tradizione di Sorso, più del Cannonau e del Vermentino oggi in auge. Questa azienda, da anni punto di riferimento essenziale per la produzione vinicola della zona, realizza un esemplare come sempre equilibratissimo, dove la dolcezza è bilanciata da grandi acidità e sapidità. Profumi di macchia, salsedine, agrumi, frutti a pasta gialla. Sorso di notevole agilità, fresco e salino, nonostante la potenza e concentrazione. Bella chiusura di camomilla e frutta secca, con rimandi di grande piacevolezza al frutto originario.

L’azienda:  Nuraghe Crabioni 

Località: Lu Crabioni 07037 Sorso (Sassari)

Tel.  3402742056

Augusto Seghene, con l’aiuto del cugino Tonino Spanu fonda l’azienda a Sorso nel 2003. Nel giro di pochi anni, prima con le selezioni di Vermentino (Kanimari e Sussinku), poi con lo stesso Cannonau e con il tipico Moscato della zona, e da ultimo anche con il Cagnulari (etichetta Sussinku Rosso), la cantina si afferma tra le più importanti della Romangia. Circa 35 ettari coltivati davanti al mare, la cui salsedine spesso ricopre l’uva con la sua patina bianca e suggerisce quasi una trasmissione di sapori. I figli di Augusto (Alessandra e Maurizio) seguono gli aspetti commerciali mentre la direzione tecnica è del bravissimo enologo Mauro Murgia.

6

Bianco Passito 2022 –  Cantina TraMonti di Antonio Marogna 97,2/100    (territorio/zona dei vigneti: Sorso) prezzo a scaffale enoteca 18 euro circa (bottiglia da 0,5 litri).

Elegante, ricco, ampio e vellutato, con intense percezioni di frutta gialla matura, scorza d’agrumi candita, frutta disidratata, uva passa, sfumature di miele d’arancia a marcarne il profilo. L’ingresso in bocca poi è morbido, caldo e avvolgente. Una lunga e appagante progressione sapida dona equilibrio e armonia al sorso, invitando più volte al riassaggio. Lunga la persistenza nel finale, imperniato su note balsamiche e minerali.

L’Azienda:  Cantina TraMonti di Antonio Marogna

Strada Provinciale 29
07037 – Sorso (SS)

email: vendite@vinitramonti.it

Tel. +39 329 4878245

TraMonti ha sede in Romangia, a Sorso. La sua fondazione a opera di Salvatore Marogna risale al tardo XIX sec., quando fu riattato il sito storico di Tres Montes; a questo  si aggiungono nel 2010 i 4 ettari di Badde Pira, oggi fulcro della produzione aziendale. Gestione biodinamica, vendemmia manuale, nessuna filtrazione (decantazione spontanea) per il Cagnulari, il Cannonau e il Vermentino prodotti oggi da Antonio, discendente del fondatore.

5

Vino bianco dolce da uve stramature Pontis 2022 – Contini 97,3/100 territorio/zona: bassa valle del Tirso/Sinis) prezzo a scaffale enoteca 21 euro circa (bottiglia da 0,375 litri).

Naso di albicocca e mela disidratate, nocciole, fieno greco, cardamomo, cera d’api e note salmastre. Sorso di misurata dolcezza e giusto calore uniti a notevole freschezza e sapidità, equilibrato e succulento, e ricco di dettagli: mandorla, nocciola, fico, fava di cacao, cedro e arancia canditi, zabaione e note iodate su un sottofondo di sale dolce.

L’Azienda: Contini 

Via Genova, n. 48-50, 09072 Cabras – Oristano

tel. 39 0783290806

email: info@vinicontini.com

Nata nel cuore del Sinis nel 1898 grazie al fondatore Salvatore Contini e sua moglie Anna Maria Dessì, in Sardegna l’azienda Contini è sinonimo di Vernaccia di Oristano. Visitandola si rimane interdetti di fronte alle diverse Vernaccia senza tempo, capaci di emozionare anche il bevitore più esperto. Attualmente queste sono imbottigliate in ben cinque differenti espressioni. Nella cantina Contini ogni cosa è presa sul serio: si producono vini riscoprendo vitigni autoctoni come il Nieddera e il Caddiu, e cimentandosi con il Cannonau, avendo fin da subito risultati eccellenti. Sono anche prodotti dei vini di qualità a base Vermentino, sia docg Gallura sia doc Sardegna.

4

Vino bianco dolce da uve stramature Pretzisu 2023 – Cantina Pisu Luigi  97,5/100    (territorio/zona dei vigneti: Mandrolisai) prezzo a scaffale enoteca 25 euro circa (bottiglia da 0,5 litri).

La Cantina Pisu nasce ad Atzara, piccolo paese di origine medievale situato al centro della Sardegna, nella regione storica del Mandrolisai. Pretzisu è un vino dolce ottenuto da uve stramature di Moscato, vitigno che negli ultimi decenni ha vissuto una giusta valorizzazione in zona, che con esemplari simili dimostra di poter dar luogo anche a grandi vini dolci oltre ai rossi. La versione 2023 si caratterizza per sentori di frutta bianca, gialla e secca, cera d’api, caramella mou. Molto equilibrato, con giusta dose di freschezza, ha ammaliante finale, un po’ concessivo ma di gusto irresistibile.

L’Azienda: Cantina Pisu Luigi

Via Monte Bello 14,  08030 Atzara (NU)

email: luigipisu82@gmail.com

Tel. +39 3389377808

Cantina di recente costituzione (2019) che si dedica alla conduzione di 4 ettari nel territorio di Atzara. Al centro della filosofia aziendale c’è la dedizione alla vigna intesa come elemento dell’ecosistema. Ne conseguono lavorazioni attente alla natura ed interventi ridotti al minimo in cantina.

3

Bianco Dolce Noli Me Tollere Vitis Apiana 2022 – Cantina Sorso Sennori 98,3/100 (territorio/zona dei vigneti: Sorso) prezzo a scaffale enoteca 25 euro circa (bottiglia da 0,5 litri).

Complesso e intenso all’olfatto con scorze d’arancia amara candite, ananas e mela disidratati, una punta di cacao, fungo, zagara e caramello. Dolcezza e calore avvolgenti, bilanciati dalla sottesa freschezza agrumata e dall’ingente sapidità che gestiscono il sorso in tensione e lunghezza. Lunga persistenza fruttata. Ne consegue la nostra Standing Ovation.

L’Azienda: Cantina Sorso Sennori

Via Marina, 5, 07037 Sorso SS

Email: info@cantinasorsosennori.it

Tel: 079 350118

L’azienda si colloca nel complesso mosaico geo-pedologico della Romangia e, per precisione, a Sorso. Fondata nel 1955, vanta oggi una superficie vitata di 40 ettari su terreni prevalentemente sabbiosi e argillosi, destinati principalmente alla produzione di Vermentino, Cannonau e, ovviamente, Moscato. Prendas è una linea dedicata di vini, piuttosto limitata per entità e diffusione.

2

Vino da uve stramature Latinia 2019 – Cantina Santadi 99/100 (territorio/zona dei vigneti: Santadi) prezzo a scaffale enoteca 24 euro circa (bottiglia da 0,375 litri).

Una cornucopia di frutta candita, crème brûlée, croccante alle mandorle, panforte, pumpernickel e arancia in concentrato. Dolcezza eminente ma non stucchevole, animata dalla vena sapida e rinfrescata dalla giusta acidità al sorso, opulento e grasso, fitto di richiami al frutto candito e alle spezie dolci, caloroso e dinamico. Lunghissimo il finale con agrumi dolci, cardo, frutta da guscio e il sale a riaffacciarsi. In sintesi una vera e propria Standing Ovation.

L’Azienda: Cantina Santadi

Via Giacomo Tachis, 14 – 09010 Santadi

Tel. +39 0781950127

email: info@cantinadisantadi.it

Nata negli anni Sessanta del Novecento, è probabilmente la cantina sociale del Sulcis più importante da un punto di vista storico, con un ruolo pionieristico per la valorizzazione del Carignano in termini di qualità e potenziale commerciale. È qui che Giacomo Tachis creò nel 1984 il Terre Brune, uno degli ambasciatori del vino sardo nel mondo. Oggi la via a fianco della sede aziendale prende il nome del celebre enologo. I soci sono circa 200, il patrimonio vitato (Vermentino compreso) è di ben 600 ettari.

1

Moscato di Sardegna Passito Li Zinti 2017 – Tenute Costadoria 99,4/100    (territorio/zona dei vigneti: Valledoria) prezzo a scaffale enoteca 28 euro circa (bottiglia da 0,75 l.).

 

Tutti in piedi (Standing Ovation di rigore) per questo superbo e seducente passito, capace di sorprendere già dal primo impatto olfattivo. Fiori gialli, frutta candita, erbe mediterranee, uva sultanina, appaganti percezioni iodate, anticipano un sorso dalla spiccata armonia e dal pieno equilibrio. Morbido, ma perfettamente bilanciato da una vivida freschezza e da un’elegante vena sapida, il Li Zinti chiude con un finale interminabile su sontuosi rimandi fruttati e minerali.

L’Azienda: Tenute Costadoria

 

via Giuseppe Mazzini s.n.c. 07039 – Valledoria (SS)

La cantina è situata in territorio di Valledoria, nome che come quello della Cantina è stato ispirato dalla presenza dell’antica famiglia nobiliare dei Doria. Le Tenute Costadoria sono circondate da un panorama agricolo adibito a carciofaie, nella famosa valle del Cynara e ad altre colture, che affacciano sul Golfo dell’Asinara. La tenuta è di 200 ettari, suddivisa in due distinti possedimenti.

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