Ha suscitato molto interesse l’ottava edizione dell’evento di Etna 10 anni fa, svoltosi nell’ambito della 41^ Vinimilo. Attraverso la degustazione di diversi vini dell’Etna, sia bianchi che rossi, è stato possibile capire la capacità di evoluzione dei prodotti enoici di questo territorio tutti dell’annata 2011. La degustazione presentata da Salvo Foti (ideatore dell’evento), è stata arricchita con l’inserimento di alcuni vini non Etna D. O. C.. L’annata 2011 ha avuto un’estate non particolarmente calda, per poi avere una parte finale con aumento delle temperature, fra estate ed autunno e successivamente un settembre piovoso, che allo stesso tempo ha lasciato nel periodo di vendemmia il giusto scorcio di bel tempo, per permettere la dovuta maturazione delle uve ed effettuare la vendemmia in modo ottimale. Il tutto si è tradotto in gradazioni alcoliche non eccessive, una freschezza che ha reso i vini longevi ed allo stesso tempo lineari e di buona beva. Detto questo passiamo al racconto di questo viaggio nel tempo attraverso l’assaggio dei vini di seguito riportati.
1. Etna Bianco D. O. C. – Millemetri 2011 – Feudo Cavaliere
Profumi eleganti e ben definiti, con sentori canforati e floreali, che successivamente lasciano spazio a note di erbe officinali. Buona acidità e bella profondità di sorso. Buona persistenza. Ancora integro e con una buona verve. I vigneti si trovano nel versante sud del vulcano, a Santa Maria di Licodia e per l’appunto ad una quota sul livello del mare di circa 1.000 metri, questo consente di ottenere vini con una buona freschezza e profumi eleganti.
2. Terre Siciliane I. G. P. – Grillo 2011 – Principi di Spadafora
È il primo “intruso”, poiché non è un Etna Bianco D. O. C.. Anche se la bottiglia non era perfettamente a posto, alla fine è stato possibile fare un resoconto del suo contenuto. Deciso con note ben marcate e sentori di mela cotogna e tabacco ed accenni di uva sultanina. Sorso pieno e deciso, con una freschezza presente che gli dona struttura. Lungo al sorso.
3. Etna Bianco Superiore D. O. C. – Legno di Conzo 2011 – Barone di Villagrande
Accenni di erbe di campagna, biancospino e ricordi iodati. Ben equilibrato ed armonico all’assaggio, sapido con una freschezza ben calibrata. I suoi punti di forza sono la progressione che è buona ed a sua volta la persistenza che è notevole. Come da disciplinare, solo dal territorio di Milo si può ricavare l’Etna Bianco Superiore. Il versante est dell’Etna però, risulta essere il versante più piovoso, creando non poche difficoltà per avere uno stato qualitativo alto per la produzione dei vini.
4. Etna Bianco D. O. C. – Contrada Monte Gorna 2011 – Tenute Nicosia
Purtroppo la bottiglia non era a posto. Speriamo di poter degustare questo vino in un’altro evento e di poterne apprezzare a pieno le qualità.
5. Etna Rosso D. O. C. – Luce di Lava 2011 – Cantine Russo
Note balsamiche, rabarbaro, humus, legna arsa. Spalla acida ben presente. Tannini di qualità. Grande persistenza e gran carattere. Il territorio è quello di nord – est dell’Etna, Castiglione di Sicilia, dove i vini rossi trovano i dovuti requisiti per avere longevità. Come nota di merito aggiungiamo che è un Etna Rosso D. O. C. fra i più economici in commercio.
6. Etna Rosso D. O. C. – Arcuria 2011 – Calcagno
Frutta rossa in grande evidenza con una terziarizzazione che si fa sentire con note di tufo di caffè e di pietra focaia. Fresco con un sorso scorrevole e con tannini fini. La retronasale conferma una buona integrità delle varie componenti. In contrada Arcuria sono solo due cantine che producono Etna Rosso, fra cui l’azienda Calcagno che definisce i vini ottenuti dalla contrada sopra riportata come la versione più gentile dei suoi vini rossi.
7. Etna Rosso D. O. C. – Archineri 2011 – Pietradolce
Si percepisce la nota balsamica e di viola appassita, con lievi accenni di agrumi. Sapido con una trama tannica fine e con una freschezza che subentra successivamente. Buona la persistenza. Ci si trova sempre nel versante di nord – est, a Castiglione di Sicilia.
8. Etna Rosso D. O. C. – Rovittello 2011 – Benanti
Accenni di origano, scorza d’arancia ed humus. Buona la corrispondenza gusto – olfattiva ed una buona armonia fra le componenti dure e quelle morbide, Persistenza buona. Rovittello è una delle varie contrade di Castiglione di Sicilia, che si contraddistingue per le non facili condizioni atmosferiche dovute all’umidità, che rende la coltivazione delle vigne abbastanza impegnativa.
9. Barolo D. O. C. G. 2011 – Cascina Fontana
Anche in questo caso la bottglia non è a posto e preferiamo rinviare il nostro giudizio.
10. Etna Rosso D. O. C. – Nerello Mascalese 2011 – Masseria Setteporte
Origano ed erbe balsamiche, humus ed aghi di pino, con lievi accenni di roccia lavica frantumata compongono il ricco ed intrigante bouquet. Rotondo all’assaggio, con un pizzico di freschezza che viene fuori, avendo la meglio sulle altre componenti. La retrolfattiva conferma una buona terziarizzazione. Lungo e con tannini di carattere. Grande persistenza. Le vigne sono site nel territorio di Biancavilla, nel versante sud – ovest dell’Etna, dove le uve a bacca rossa possono beneficiare del maggior irraggiamento solare.
11. Etna Rosso D. O. C. – Aetneus 2011 – I Custodi delle Vigne dell’Etna
Avvicinando il calice si sente subito la pietra focaia. Seguono note di humus, accenni di erbe officinali, liquirizia. È arrivato all’apice della sua espressività. Persistenza discreta. Versante di nord – est, Castiglione di Sicilia dove si trovano i vigneti.
12. Etna Rosso D. O. C. 2001 – Il Cantante
La sorpresa della serata. Già assaggiare un Etna Rosso con dieci anni, non è cosa da poco, con vent’anni è veramente emozione allo stato puro. Grande bouquet, con note di terziarizzazione che emergono subito e che sono in grande evidenza (tufo di caffè, liquirizia, goudron). Sorso quasi carnoso e pieno, con tannini vellutati. Grande eleganza con una mineralità e con una ricchezza di sorso, che sono dei valori aggiunti e che lo fanno sembrare un vino molto più giovane. Beva agile e scattante, ma allo stesso tempo di grande complessità. L’azienda ormai non esiste più, le vigne sono state acquistate da I Custodi delle Vigne dell’Etna. Il proprietario Mick Hucknall, cantante del gruppo musicale Simply Red, volle iniziare questa esperienza, per poi successivamente passare la mano. Dal vasto repertorio di canzoni del gruppo musicale inglese, la canzone che probabilmente si addice di più a questo Etna Rosso del 2001 è Holding back the years (Trattenendo gli anni).
Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.
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