“Ho mangiato bene in altri posti qui a Ponza, ma stasera mi sono proprio divertito!“. Questo è il complimento, semplice e sincero, che mi sono sentito di fare a fine serata ad Oreste Romagnolo, dopo una cena in cui mi ha fatto assaggiare alcuni piatti, vecchi e nuovi, della sua proposta nella nuova sede di Orerock, sulla spiaggia del borghetto di Santa Maria. L’esperienza che porto con me è quella di una continua sorpresa, negli accostamenti dei colori e degli ingredienti, che lavorati in maniera creativa conservano però sempre una loro identità. Nulla è banale da Oreste. Nulla è lasciato al caso. Qualche piatto può spiazzare, qualcun altro te lo ricorderai per tanto tempo, ma alla fine esci non solo sazio, ma soprattutto contento e divertito.
Partiamo dal locale. Coloratissimo, sembra un patchwork di pezzi di legno di varie forme e dimensioni accostati a caso. Ma in realtà ogni singolo elemento di arredo ha il suo perché, ed è funzionale all’effetto finale, che è quello di una bella veranda, intima e accogliente, direttamente sul porticciolo. Tutto è stato realizzato a mano da Oreste e i suoi, spesso con materiali di recupero, secondo un progetto originale e sostenibile.
Per i piatti lascio parlare le foto. Partiamo con un dettaglio dell’antipasto: gamberi rossi in pasta katajfi con maionese di ricci di mare.
Qui la panoramica: millefoglie di melanzane, verdure all’agro, parmigiana smontata al gorgonzola, insalata di mazzancolle con tartufo estivo perle di tartufo e brioche, parmigiana di fiori di zucca con alici e mozzarella di bufala.
Un misto di marinati non poteva mancare. Dall’alto a sinistra, anelli di pasta con gamberi marinati e guacamole, poi patata liquida con scampi marinati e perle di acciughe, poi trito di tonno con fingerlime uova di quaglia foglia d’ostrica e maionese di uova sode con bicchierino di gin tonic, in basso zuppetta di ricci e cannolo ripieno con dentice marinato con finto gelato di patate e Bloody Mary
Un assaggino di primo: spaghetti affumicati con tartufi di mare e prezzemolo.
E un altro, per non farsi mancare nulla: paccheri con spuma di burro, alici salate e tartufo estivo.
E una forchettata fuori-menu per completare la sorpresa: tagliolini al limone con scampi marinati perle di tartufo e tartufo estivo.
Ai secondi eravamo già pieni, per cui chiedo solo un “assaggino”: tre gratinati al limone – dentice, gamberi e cernia – con mollica di pane, crema di limone e scaglie di tartufo estivo.
Ma il goloso che è in me non può rinunciare al dolce. Da sinistra in alto: mousse al cioccolato fondente nella sua tarteletta e fragole favetta, tortino di mango candito e crema all’arancia, cassata fatta con frolla allo zenzero, mousse di ricotta siciliana con canditi e gocce di cioccolato, con sopra una mousse di pistacchio e granella, e cucchiaino di crema di limone. In basso a destra, infine, la tartufata, una mousse di cioccolato 70/% metà cotta e metà no, con bucce di arance candite …meglio non chiedersi nulla sul tasso glicemico post cena!
Che dire? Ho preferito un foto-racconto perché le immagini a mio avviso rendono meglio l’idea dell’atmosfera e dell’esperienza che si vive da Orerock. Un caro amico (molto legato a questa testata) mi aveva detto: “È come nella Formula 1: ci sono i campioni alla Alain Prost e quelli alla Senna. Io credo che il pilota vero sia quello che si prende i suoi rischi e ti emoziona e per questo preferivo Senna. Oreste è un tipo alla Senna!“. Dopo averlo provato sono perfettamente d’accordo con lui.
Orerock
Via Spiaggia Santa Maria snc – 04027 – Isola di Ponza, Lazio
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Tel. 348 699 3820
Abruzzese, ingegnere per mestiere, critico enogastronomico per passione, ha iniziato a scrivere nel 1998 per L’Ente Editoriale dell’Arma dei Carabinieri, con cui ancora collabora. Vino, distillati e turismo enogastronomico sono la sua specializzazione. Nel tempo libero (poco) prova a fare il piccolo editore, amministrando una società di portali di news e comunicazione molto seguiti in Abruzzo e a Roma. Ha collaborato per molti anni con guide nazionali del vino, seguendo soprattutto la regione Abruzzo (ma va?), e con testate enogastronomiche cartacee ed online. Organizza eventi e corsi sul vino...più spesso in Abruzzo (si vabbè...lo abbiamo capito!).
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