Tenuta Mainardi è una piccola oasi di pace ad Aquara, alle spalle dei Monti Alburni. I fratelli Luca e Marco Serra proseguono nell’attività di famiglia con quel concetto di turismo rurale oggi tanto in voga e ricercato. Il borgo della provincia salernitana fa parte dell’entroterra del Cilento, dove l’asperità del paesaggio e delle strade impervie si uniscono alla bellezza di luoghi ancora incontaminati, ricchi di storia da narrare.

Marco Serra
Marco Serra è stato di recente nominato presidente del Consorzio Vita Salernum Vite raccogliendo l’eredità lasciata da Andrea Ferraioli – cantine Marisa Cuomo – in un contesto economico delicato, tra interrogativi e attacchi al mondo del vino. Da enologo con studi all’università di Torino presso la sede decentrata di Alba, Serra non si perde d’animo e propone visioni e progetti per il futuro: «Bisogna rilanciare l’azione comunicativa del Consorzio che tutela i vini della provincia di Salerno, magari rivedendo e ammodernando anche i disciplinari di produzione. Il sogno per il territorio in cui vivo sarà finalmente quello di ottenere la Dop Cilento e di utilizzare l’IGP Paestum solo come denominazione di ricaduta che possa far da incentivo all’enoturismo locale».

Vendemmia 2025
Qui le uve giocano tra fragranze floreali e minerali del Fiano e il nerbo possente dell’Aglianico con i ruvidi tannini o la morbidezza speziata dell’Aglianicone. Un vitigno autoctono valorizzato da poche aziende ai primordi del nuovo millennio e che sta rivelando il vero potenziale grazie al cambiamento climatico e alle temperature miti in fase di autoimpollinazione. L’Aglianicone si adatta al caldo intenso e predilige terreni sciolti e argillosi ,dando il meglio di sé in vigneti che superano i dieci anni di vita.

La Cuoca, la signora Rocchina
Tenuta Mainardi consta di tre ettari vitati ad Aquara su argille rosse ferrettizzate e sabbie marine e altri tre ettari e mezzo a Morigerati, secondo podere ancora non produttivo, dove le marne scure la fanno da padrone. E poi un incantevole agriturismo dove la signora Rocchina, madre dei gemelli, si cimenta in cucina con ricette classiche grazie agli ingredienti dell’orto di casa. «Il segreto di un piatto è nella passione e nell’amore per le primizie della terra – afferma la cuoca – tutte le verdure e gli ortaggi vengono coltivati da me, mio marito Domenico e i miei figli».

Antipasto
Allegro nei colori e appetitoso l’antipasto misto tra melanzane al forno, frittata di cipolle, polpette della nonna e peperoni farciti. Tra i primi, i fusilli al sugo e tra i secondi il pollo alla contadina con fagiolini teneri.

Pollo alla contadina con fagiolini teneri
Perfetti in abbinamento per il Fiano 2024 “Cairis”, meno complesso e strutturato di quelli irpini ma con appena 12 gradi alcolici, in linea con le moderne esigenze di consumo. Per conoscere l’Aglianicone per la prima volta, invece, l’occasione giusta è il rosato 2024 “Rosa Lunae” blend in parti uguali con il Merlot.

Rosato Rosa Lunae 2024
I dolci finali, tra zeppole fritte e la torta “Nesprotto”, sono un buon viatico per la visita di un territorio tutto da scoprire, dove le biodiversità rappresentano il valore aggiunto.