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Vini di Natale: uno lo vivi e uno lo ricordi – Seconda puntata – Quando Angelo Gaja mi disse….

Questa volta tocca a me parlare di  quale vino desidererei ricevere come regalo e di quello che mi riporta indietro nel tempo,  in ricordi felici che non dimenticherò per tutta la vita.

Voglio iniziare con la bottiglia dei ricordi, che ha influenzato la mia vita positivamente anche perché è stata, a modo suo, artefice di svolte che hanno cambiato la mia esistenza.

Questa bottiglia è stata il primo regalo che ho ricevuto da mia moglie. Era il 10 Giugno 2001 e vedersi offrire un regalo così prezioso da una donna che avevo conosciuto pochi mesi prima e che sapeva pochissimo di me, lo rende ancor più speciale di quanto dovrebbe. Ancora ricordo lo stupore mio e dei miei amici alla vista di cotanto dono, tanto da far dire ad alcuni di loro: “questa è una donna da sposare“.

La storia di questa bottiglia e la sua forza positiva, continua con l’incontro con colui che l’ha creata, con il quale  mi sono soffermato a parlare durante una degustazione che la vedeva in assaggio insieme a tanti  altri suoi vini.

Alla mia domanda:  “quanto tempo devo conservare questo vino, regalatomi dalla mia fidanzata, prima di berlo?”, mi rispose: ” non si preoccupi per il vino, ma veda di sposare colei che ha avuto il pensiero di regalarglielo”.

Aneddoti come questi sono continuati con il passare del tempo,  più e più volte mi è stato chiesto di venderla, talvolta a cifre esagerate,  ma la frase che avevo sentito, più di una volta, era entrata dentro di me convincendomi al punto di escludere tale possibilità.  Così nel 2006  ci sposammo e quella bottiglia è stata il sigillo della nostra unione.

Decidemmo di berla il 14 Febbraio 2007 durante una cena al  ristorante dell’Hotel De Russie a Roma, per suggellare non solo la nostra unione ma anche l’arrivo del nostro primo figlio. Anche in questo caso la bottiglia sprigionò tutta la sua energia positiva regalandoci una serata che difficilmente dimenticheremo.

Ma è giunto il momento di svelare di quale vino si tratta, sto parlando del :

Barolo Sperss 1990 – Gaja

Barolo Sperss 1990Gaja 

Un vino che  ha sempre suscitato in me un tripudio di emozioni. Ricordo ancora i profumi di spezie, di frutta rossa , di macchia mediterranea e note balsamiche che facevano da cornice ad un vino che aveva raggiunto il massimo di equilibrio ed eleganza, con un finale che sembrava non finire mai.

Ora lasciamo i ricordi, seppur belli,  e ritorniamo alla realtà, così il vino che meglio rappresenta questo mio “vivere odierno” è una bollicina, ma che bollicina. Sicuramente molto appropriata in questo periodo festaiolo,  anche se non è facile definirlo spumante, sarebbe più idoneo identificarlo con un grande vino molto esuberante”.

Così la bollicina che tanto desidero tanto  trovare sotto il mio albero di Natale e che ho avuto modo di assaggiare più e più volte senza mai stancarmi di farlo, è :

Franciacorta Extra Brut “EBB” 2012

Franciacorta Extra Brut “EBB” 2012  – Mosnel– ( 100% Chardonnay)

Una selezione delle migliori uve, una fermentazione in piccole botti di rovere di quarto passaggio, 3 anni di affinamento sui lieviti. Come si possono non avere grandi aspettative viste le premesse!

Le ha sempre soddisfatte tutte ad ogni occasione.  Il gesso, i fiori, con il sambuco in evidenza, anticipano un assaggio teso e allo stesso tempo di grande eleganza, una bolla che si distende su tutto il palato con un finale che sembra non finire mai.

Finisco con: ” Caro Babbo Natale ricordati che quest’anno il mio regalo è ………”.

Tantissimi Auguri a Tutti!

 

 

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Ha fondato Vinodabere nel 2014. Laureato in Economia e Commercio specializzazione mercati finanziari, si è dedicato negli ultimi dieci anni anima e corpo al mondo del vino. Vanta diverse esperienze nell'ambito enologico quali la collaborazione con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso (edizioni 2017 e 2018), e la collaborazione con la guida Slow Wine (edizioni 2015 e 2016). Assaggiatore internazionale di caffè ha partecipato a diversi corsi di analisi sensoriale del miele. Aver collaborato nella pasticceria di famiglia per un lunghissimo periodo gli garantisce una notevole professionalità in questo ambito.

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