Era da tempo che volevo visitare di persona la realtà dei giovanissimi fratelli Lorenzo e Luca Scotto, figli d’arte ed attualmente alle redini della Cantina Santa Lucia. I loro prodotti li conobbi anni fa per la prima volta durante la giuria tecnica di Festambiente per la Rassegna Vini biologici (TOSCANA – I PREMIATI DELLA RASSEGNA-DEGUSTAZIONE NAZIONALE DEI VINI BIOLOGICI E BIODINAMICI DI FESTAMBIENTE EDIZIONE 2022) L’occasione è finalmente giunta in concomitanza di un importante evento di cui parleremo in un prossimo articolo, alla presenza di un nutrito gruppo della redazione di Vinodabere. La storia aziendale della famiglia Scotto ha inizio alla fine del 1800 con l’acquisto dei terreni in località Potenziana, sopra Porto Ercole sul Monte Argentario. In pratica però solo Luciano, padre di Lorenzo e Luca e scomparso nel 2012 dà forma al concetto di vinificazione ed imbottigliamento di qualità con l’ausilio di tecnologie moderne e la consulenza di un enologo.Luca Scotto
Nel 2010 l’inaugurazione della nuova cantina a pochi chilometri da Grosseto, in piena Maremma vicinissimi all’area protetta del Parco dell’Uccellina. Oltre all’azienda vitivinicola, i fratelli Scotto dirigono, con l’aiuto della madre Tosca, l’Agriturismo aperto nel 1992, che offre ai propri ospiti anche 6 camere ed ampi spazi verdi con aree relax. Naturalmente vi racconteremo gli assaggi più interessanti, incluso il primo Gin prodotto dalla cantina in sole 4000 unità: una sorpresa davvero gradita!
Brigante 2021 Vermentino Maremma Toscana Doc: la potenza alcolica si sente, complice una delle annate più calde di sempre. Ad ogni modo rispetta con aderenza il varietale di origine, con le tipiche note di pera e pesca classiche del Vermentino di queste lande assolate. Finale di salsedine da brezza marina.
Santa Lucia 2021 Ansonica Maremma Toscana Doc: meglio performante, a nostro giudizio, del coetaneo precedentemente assaggiato. Dalle piante più giovani, prospicienti la cantina e l’agriturismo. Grande nerbo agrumato, con variazioni di erbe officinali per nulla stancanti. Prezzo irrisorio, pari ad 8 euro circa franco cantina.
Dueseiquattro 2021 Viogner Maremma Toscana Doc: barbatelle scelte direttamente dalla Valle del Rodano. Piccola sosta in legno per un 20%, sempre gradita da questa varietà caratterizzata da struttura e verve aromatica. Chiosa in un allungo minerale di sicuro impatto.
Tore del Moro 2020 Morellino di Scansano Docg: dedicato al fondatore Salvatore Scotto detto “Tore”, è una selezione dei migliori grappoli dell’annata. Vinifica in acciaio inox e prosegue 12 mesi in botte grande. Succoso, speziato e perfettamente equilibrato. Sono 12 anche gli euro del prezzo di vendita a scaffale, ma meriterebbe molto di più per la qualità espressa nel calice.
SL 2018 Cabernet Sauvignon Maremma Toscana Doc: oltre ad essere terra di Sangiovese, la Maremma gioca bene anche con i vitigni cosiddetti internazionali. In realtà molti di essi albergano sul territorio da tanti lustri, ormai adottati e perfettamente acclimatati. Dagli appezzamenti di Cupi, in leggera collina, con perfette esposizioni e zefiri dal Mar Tirreno.
Ed ecco la vera chicca prodotta dal 2021: arGINtario un magnifico Gin ricavato da un mix di botaniche (scorze di arancia amara, lentisco, bacche di ginepro, melissa, gelsomino e finocchietto marittimo). Delicato, suadente come una danza orientale e tecnicamente senza sbavature. Preferisco berlo così, in un semplice tumbler senza ghiaccio e scevro da abbinamenti mixology per non coprire le sue eleganti note aromatiche. Distillato in Piemonte da Antica Distilleria Quaglia.
Luca Matarazzo Giornalista- Sommelier AIS - Degustatore Ufficiale - Relatore corsi per la Campania.. Ha partecipato a numerosi concorsi enologici e seminari di approfondimento. Vincitore del Trofeo Montefalco Sagrantino edizione 2021 e del Master sull'Albana di Romagna 2022, Wine Consultant collabora attualmente con testate giornalistiche e blog importanti a livello nazionale.
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