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Settimana Bianca – 4 rifugi e un hotel in Alta Badia dove sci e gusto diventano un tutt’uno

Alta Badia: neve, cibo, vino. Un trittico inscindibile al quale è difficile resistere. Sono tornato anche quest’anno a Corvara in Badia in pre-season (periodo strategico per godersi al meglio quei luoghi: poca gente, piste fantastiche e già pronte, strutture ricettive ben predisposte…) e ancora una volta è stata un’esperienza fantastica.

Sugli itinerari sciistici non dirò nulla: nomi come Gran Risa, Sella Ronda o Dolomiti Super Sky dovrebbero essere più che sufficienti ad accendere l’immaginazione.

Però su queste pagine si parla di vino e di cibo seriamente, e quindi, sperando di far cosa gradita ai nostri lettori, vorrei segnalare quattro rifugi e un hotel che faranno felice anche il più esigente dei gourmet. 

Partiamo dal “campo base”: lo Sporthotel Panorama (https://www.sporthotel-panorama.com/it/hotel-corvara/1-0.html). Posizione strategica, appena sopra l’abitato di Corvara, con vista spettacolare sul Gruppo del Sella e sul Sassongher.

Dalla comoda ski-room potete inforcare direttamente gli sci e scendere a valle, alla partenza della cabinovia Col Alto o, verso l’altro versante, alla base della telecabina del Piz Boè e di Colfosco: il che vuol dire, in pratica, che sarete al centro della grande “rete” Dolomiti Superski e Sella Ronda.

Oppure prendere la seggiovia Arlara, che vi porta in quota verso Punta Trieste, Pralongià, Cherz e quindi tutto il “sistema” reticolare fra Corvara, San Cassiano e La Villa.

Il luogo è curato, ma informale, con servizi e attenzione ai dettagli di alto livello, ma senza sfarzi lussuosi.

Ha tutto quello che ti aspetti da un hotel di montagna: sale in legno accoglienti, un bar ben fornito, l’area relax ampia e spaziosa, con piscina coperta, vasca idromassaggio, saune finlandesi, bagno turco, bagno cristalli, sauna tirolese, sala massaggi, etc…

La sua straordinarietà sta nell’offerta gastronomica e nella carta dei vini. Michael Costamoling, che gestisce la struttura insieme a tutta la famiglia, è un sommelier di grande esperienza che negli anni ha accumulato una collezione di vini da far invidia.

Sassicaia, Ornellaia, diversi Barolo e Brunello, vini mitici e piccoli tesori da tutta Italia, con varietà e profondità d’annate a vostro piacimento, e poi tante piccole chicche di territorio.

Se avete voglia di vivere un’esperienza incredibile (e se il portafoglio ve lo permette) chiamate Michael e sentite quando ha in programma le sue verticali con alcuni dei più grandi vini italiani, in compagnia di produttori ed enologi prestigiosi, degustati in maniera itinerante tra un rifugio e l’altro.

La cucina poi, seguita dallo chef Alexander Egger, è tranquillamente a livello di un ristorante stellato, con un’alternanza di piatti tradizionali di impronta tirolese-ladina e proposte più ricercate di ispirazione moderna e internazionale, curatissimi anche nella presentazione.

Insomma, che volete di più?

Per pranzi gustosi sci ai piedi segnalo poi quattro rifugi in cui vi sentirete coccolati e serviti come in un ristorante di livello.

Partiamo dal Piz Boè Alpine Lounge.

Appena sopra l’omonima ovovia, è una struttura dall’aspetto spaziale, realizzata con uno stile architettonico che richiama quello hi-tech della stazione sciistica a monte.

Quattro aree distinte, per tutti i gusti. Area pizza, per uno spuntino veloce ma sostanzioso; area “lounge” per taglieri e cocktail di livello; area “taverna”, per chi non vuole rinunciare ai grandi classici di montagna; e area ristorante, per i più esigenti.

Qui la vista sul Sassongher e la valle di Corvara vale da sola il prezzo! Pochi posti, separati dalle altre aree più affollate, dove gustare piatti non banali, eseguiti con maestria, a base di carne e di pesce. Carta dei vini importante, con tante bollicine di livello, molto territorio, e qualche incursione in Toscana e Piemonte.

Insomma, se vi piacciono le atmosfere cool internazionali, questo è il posto che fa per voi!

Sul versante opposto, raggiungibile con la cabinovia Col Alto, c’è il rifugio Col Alt. Si cambia non solo versante, ma completamente stile.

Qui deve andare chi ama una cucina di qualità e sostanza, fatta da chi della ristorazione fa una passione e una scelta di vita da molti anni.

Parlo di Fabio Targhetta, oste-patron, e dello chef Enrico Vespani, ben noti agli appassionati gourmet e da tempo lodati dalla critica di settore.

Al piano superiore un’area più veloce, ideale per ricaricare le pile e ripartire di slancio; al piano sotto, con vista panoramica sulla valle, il ristorante. I piatti sono serviti in porzioni “rassicuranti”, sempre con grande attenzione alla scelta delle materie prime e nel rispetto delle tradizioni locali.

Una citazione a parte merita l’olio di casa, prodotto in Sicilia, e la cantina: accanto a qualche grande classico che ci deve essere, troverete una impressionante selezione di chicche enologiche, in gran parte riconducibili al mondo del vino “naturale” e artigianale. Cose impensabili, rare, talvolta anche stravaganti, che dimostrano la grande ricerca fatta da Fabio e la sua voglia di puntare su un’offerta non banale.

Partendo da Corvara paese resta una terza via da esplorare: quella che va verso Colfosco. Salite su, fino al passo Gardena, e qui troverete Ütia Jimmi. Classico rifugio in legno, totalmente ristrutturato, che si sviluppa su due piani e capace di servire con velocità un numero impressionate di ospiti.

Se c’è posto, fatevi dare un tavolo al piano superiore: troverete alcune salette bellissime e intime, dove vivere un’esperienza appagante e rilassata.

Anche qui i piatti seguono un filone più tradizionale, con primi e secondi sia di carne (ottimo il gulash di cervo) che con qualche incursione di pesce. Prima di inforcare nuovamente gli sci fate due chiacchiere con Jimmi, e chiedetegli di assaggiare qualcuno dei suoi alcolici: in pratica distilla o macera in infusione qualunque tipo di fiore, pianta o radice si trovi nel circondario! Alcuni sono davvero originali (come quello di Achillea) e buonissimi.

Per chiudere questo poker di rifugi gourmet segnalo Ütia de Bioch.

Facilmente raggiungibile sia da Corvara che da La Villa e San Cassiano, ha una terrazza spettacolare con vista sulla Marmolada, dalla quale, nelle giornate di sole, difficilmente vorrete allontanarvi.

All’ingresso vi accoglierà Markus Valentini, col suo sorriso inconfondibile e una gentilezza autentica che vi farà subito sentire a vostro agio.

Qui il grande classico, da una decina d’anni, è il “tortello gourmet”, ideato da Niederkofler, ripieno con patè di speck e ricotta di bufala su fondo di fagioli risina e aceto balsamico (c’è chi ci va apposta per mangiare questo piatto: io sono uno di questi!). Però l’offerta culinaria si arricchisce di continuo, e quest’anno merita senz’altro un assaggio il piatto della stagione, pensato e realizzato insieme allo chef Nicola Laera della stra-nota Stua de Michil.

Uno stinco di vitello brasato al vino e mirtillo rosso, con rösti di patate cotto sottovuoto, pressato e poi fritto in burro chiarificato, su una crema di zucca mantovana, con dressing di guanciale e “puccia” di pane al ginepro a dare il crock.

Se pensate che la carta dei vini sia da meno, vi sbagliate! Markus è un appassionato intenditore e saprà rassicurarvi con etichette blasonate o stupirvi con sorprendenti rarità di territorio.

Che dirvi ancora? Buon appetito e per non sentirvi in colpa mi raccomando: sveglia presto, sci ai piedi e guadagnatevele queste soste mangerecce!

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Abruzzese, ingegnere per mestiere, critico enogastronomico per passione, ha iniziato a scrivere nel 1998 per L’Ente Editoriale dell’Arma dei Carabinieri, con cui ancora collabora. Vino, distillati e turismo enogastronomico sono la sua specializzazione. Nel tempo libero (poco) prova a fare il piccolo editore, amministrando una società di portali di news e comunicazione molto seguiti in Abruzzo e a Roma. Ha collaborato per molti anni con guide nazionali del vino, seguendo soprattutto la regione Abruzzo (ma va?), e con testate enogastronomiche cartacee ed online. Organizza eventi e corsi sul vino...più spesso in Abruzzo (si vabbè...lo abbiamo capito!).

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