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Gastronomia

Il Ristorante MIEN ed i vini dell’Etna dell’Azienda Theresa Eccher

Nicolosi è un paese dell’Etna ad alta vocazione turistica. Si trova abbastanza in quota con impianti sciistici di richiamo in inverno e possibilità di passeggiate nei boschi e lungo le pendici del vulcano durante l’Estate. Tutto questo ha fatto si che il numero di ristoranti presenti nel paese sia aumentato negli ultimi anni tanto da fornire ai visitatori una vasta scelta gastronomica adatta a tutti i gusti. Su due particolari turisti, che hanno visitato questa cittadina ultimamente, voglio soffermarmi. Parliamo di Andrea Panozzo e la moglie Daniela Conta che in una bellissima giornata di sole si sono recati al ristorante MIEN, in pieno centro di Nicolosi per passare una bella giornata ed assaporare la cucina etnea.

Che c’entra tutto questo con il vino, vi chiederete? C’entra eccome! Andrea e Daniela sono i proprietari dell’Azienda vinicola Theresa Eccher, con terreni a Castiglione di Sicilia, dove si producono tre vini, due Etna Rosso, di cui uno Prephilloxera ed un Etna Bianco e a breve vedrà la luce un quarto vino, un Rosato ottenuto da Nerello Mascalese.

Così martedì 23 Gennaio 2018 presso il Ristorante MIEN, Andrea e Daniela hanno presentato al pubblico i vini della loro Azienda, abbinandovi una cena con degustazione di prodotti locali.

Il nome del ristorante è l’acronimo di Mimmo e di Enzo, i due soci proprietari del locale. Enzo Spampinato è lo chef, mentre Mimmo Moscato è il sommelier e figura di riferimento della sala.

Se i vini di Theresa Eccher sono stati i protagonisti della serata una piccola parte di merito va anche attribuita a Mimmo ed Enzo che con i loro piatti hanno saputo esaltare tutte le caratteristiche dei vini.

Ci troviamo in un locale innovativo ed accattivante, ricavato da un antico palmento del 1800, che dopo diversi interventi di recupero ha visto rinascere la struttura esistente, preservando quelle parti storiche come il torchio e le vasche di decantazione, dove oggi trovano alloggio le bottiglie della loro cantina. Accanto a questa parte storica si affianca una zona nuova che esalta magnificamente i muri in pietra lavica mostrando una continuità fra passato, presente e futuro. Lodevole la cucina a vista, che garantisce il massimo della qualità al cliente permettendogli di sbirciare il lavoro dello chef.

Prima della cena Andrea ci ha raccontato della sua azienda e dei vini che produce. Gli appezzamenti di terreno sono tre e si trovano in Contrade diverse. Dei sette ettari che compongono i vigneti uno dà dimora alla vigna dove si trovano le piante di vite prephilloxera, circa tre quelli dove vengono raccolte le uve che danno vita all’ER e per finire tre quelli  dove si coltivano il Carricante, il Catarratto e qualche ceppo di Minnella. Parliamo di un’azienda giovane. Il loro primo vino è stato prodotto nel 2011, con l’obiettivo di ampliare ancora la superficie vitata per poter realizzare tutti i sogni che si erano prefissati all’inizio di questa avventura.

Ma torniamo ai vini e ai cibi ad essi abbinati:

Cannolo di pasta fillo, mousse di ricotta e bottarga di tonno rosso e tartare d’arancia e fior di cappero

La sapidità del ripieno del cannolo di pasta fillo, mousse di ricotta e bottarga di tonno rosso, ha incontrato quella dell’Etna Bianco Alizèe 2015, trovando un perfetto connubio. Elegante il piatto e molto piacevole la sapidità del vino, con sentori iodati e delicati, nonché nitidi profumi floreali. Molto buona e con un’altrettanta centrata sintonia fra cibo e vino la tartare d’arancia e fior di cappero.

Baccalà con crema verde di avocado

Il baccalà grazie alla crema verde di avocado che ha dato quel valore aggiunto di “gentilezza” e  piacevolezza al piatto, si è ben sposato con la freschezza fornita dall’Etna Bianco Alizèe 2016. Per il vino consigliamo di aspettare qualche tempo affinché l’Etna Bianco si esprima al meglio. Infatti oggi, seppur piacevole, presenta ancora un’acidità molto in evidenza che tende a coprire in parte la sapidità nascondendo al palato quelle sensazioni che avevamo provato nella 2015. Anche i profumi, con sentori di lime e di agrume predominano su tutti gli altri.

Trofie di patate con guanciale e crema di Ragusano D.O.P

La mano dello chef Enzo Spampinato attraverso le Trofie di patate con guanciale e crema di Ragusano D.O.P., ha permesso un grande abbinamento sia con l’Etna Bianco Alizèe 2015, che con l’Etna rosso ER 2013, considerando che i sapori e la consistenza degli ingredienti (ragusano e guanciale), erano in perfetto equilibrio gustativo. Va anche detto che mentre l’ER aveva un pizzico di supremazia sul piatto, l’Alizèe trovava la sua giusta collocazione. Tuttavia a giustificazione dell’Etna Rosso va detto che l’annata 2013 è stata un’annata non facilissima, ed i vini etnei di questa annata presentano spesso una freschezza leggermente fuori dalle righe e tannini che necessitano di tempi più lunghi di affinamento. Di contro la sensazione grasso–untuosa del piatto è stata degnamente contrastata proprio dai tannini vibranti e dalla freschezza del vino.

Cappello di prete all’Altero

Il Cappello di prete all’Altero, ha avuto il compito non facile di abbinarsi ad un vino veramente importante, l’Etna Rosso Altero 2011 prephilloxera (e non filtrato). La struttura e la sapidità del piatto hanno saputo controbilanciare molto bene il carattere di un vino dove i tannini presenti, ma non aggressivi e di qualità, un’ottima lunghezza ed una bellissima materia ne fanno un vero fuoriclasse. La complessità dell’Altero è in grande evidenza con sentori di alloro ed aghi di pino che si accompagnano a ricordi di cuoio e di ribes. Forse dovremmo ringraziare il piatto ad esso abbinato che ha saputo esaltare alla grande tutte le sue qualità. Ma l’Altero sa essere anche un vino da sorseggiare in compagnia o da soli, chiacchierando con un amico o leggendo un libro.

MIEN Ristorante, Via Venezia n°4, Nicolosi (CT) 0958265455 – 3405898694 – 3288890203 info@mienristorante.itwww.mienristorante.it

 Fabio Cristaldi

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Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.

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