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Liguria – Padre Figlio, il nuovo “raggio” di Lunae

Un’unica vigna e due anni di attesa per il Vermentino di Diego Bosoni, ponte tra due generazioni di vinificatori

 

È un bel pezzo ormai che chi ama la singolarità dei migliori vini liguri (spesso difficili da fare, limitati di regola nelle quantità, a volte sofferti persino ai limiti dell’”eroismo” enoico) guarda all’azienda di Diego Bosoni, alle sue etichette originali e parlanti, con affettuosa attenzione: ripagata da prove (il magnifico vino simbolo, quello che si fregia della bandiera aziendale; l’efficacissimo Cavagino edizione 2020; lo stesso rosso, elegante e centrato, che porta il nome di Niccolò V) fini e appaganti.

Ma a Bosoni, esploratore attento dell’oggi, sguardo sporto sul domani, ma memoria attentissima del ieri e del ieri l’altro, tutto questo ancora non basta. E, incassati i meritati premi ed elogi, eccolo cimentarsi con un progetto di “limited edition” che si facciano strumenti e prove materiali del suo mai interrotto cercare.

Ecco allora il bianco frizzante rifermentato “à l’ancienne” in bottiglia e battezzato l’Incantatrice, ed ecco, soprattutto, il Padre Figlio, incarnazione perfetta del suo assunto “filosofico” trasformato in modalità operativa: e cioè, “tecniche di vinificazione antiche, attenzioni contemporanee”. È esattamente quel che esprime il bianco da uve Vermentino (e come sbagliarsi, qui?) 100%, ma anche 100% da unica vigna, stavolta: a Castelnuovo Magra, suolo di sassi tanti e assortiti, letto di sabbia e terra franca, vigna “magra”, appunto (nomen omen un volta di più) ma di garantita profondità per piante non pigre e non viziate. Da qui – raccolta mattutina nelle ore più fresche, lavorazione immediata – arrivano i grappoli, diraspati e lasciati a fermentare spontaneamente, a contatto con le bucce, in acciaio. Da qui (ancora richiami a pratiche e suggestioni d’epoca) trasloco in botte grande, 30 quintali, smussante ma non marcante, per un anno, e ancora uno poi di amalgama e relax in tino inox.

Risultato? Quel che promette l’etichetta: l’abbraccio largo, caldo e paziente del padre (e il colore che racconta storia ed età) e la freschezza scalpitante, energetica, asciutta del figlio. A fare armoniosa “famiglia” in un solo bicchiere. Davvero importante. Davvero riuscito. E da godere aspettando da Bosoni la prossima “limited”: la prossima puntata della saga.

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