Il vino spumante italiano gode certo di ottima salute. Lo confermano i dati sull’export in costante e continua crescita e la rincorsa alla produzione di bollicine, condivisa un po’ in tutto il territorio nazionale, tesa a creare un nuovo «appeal» sui mercati stranieri sempre più assetati di «italian sparkling wines».
In tale scenario lo scorso primo dicembre, presso l’hotel Westin Excelsior di Roma, è stata presentata la guida Sparkle 2019 di Cucina&Vini giunta alla diciassettesima edizione. 791 spumanti secchi recensiti, di cui 70 insigniti del riconoscimento delle 5 sfere che denotano i «vini da non perdere».
La classifica delle eccellenze vede in testa la Lombardia con 27 allori (23 in Franciacorta), seguita dal Trentino che raggiunge quota 16 (tutti Trento Doc) e poi dal Veneto con ben 12 Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene in cima alla piramide dei riconoscimenti. A seguire Abruzzo, Alto Adige e Puglia ciascuna a quota 2 allori, Friuli, Marche, Sicilia e Umbria a quota 1. In guida anche un vino dell’emozione, ovvero lo spumante che più di altri ha sollecitato le corde emotive del panel dei degustatori della guida.
Il premio Emotion 2019 viene assegnato al Trento Giulio Ferrari Riserva del Fondatore Rosé Extra Brut 2006 «una commistione di femminilità e mascolinità che conquista», così lo descrive Francesco D’agostino, curatore della guida, nel suo editoriale (prezzo medio in enoteca euro 185).
Tante le bollicine che oggi conquistano sempre più le tavole a tutto pasto e tante quelle che diventano protagoniste assolute dell’«happy hour», ma lo spumante, si sa, da sempre, nell’immaginario collettivo è indissolubilmente associato a momenti festosi di ilarità e convivialità. Ed è per questo che, in previsione dei grandi brindisi che ci attendono nei prossimi giorni, proviamo a segnalarvi i vini «effervescenti» che più hanno catturato il nostro interesse tra quelli degustati alla grande festa dell’Excelsior che ha visto protagoniste 60 aziende produttrici da Nord a Sud dello Stivale.
Alto Adige Riserva 1919 Extra Brut 2012, Kettmeir, Chardonnay 60%, Pinot Nero 40%. Dorato e luminoso evidenzia un perlage estremamente fine e dalla considerevole persistenza. Al naso, intenso e raffinato, richiama sentori agrumati, pesca matura, frutta secca e spezie. La freschezza al gusto è esuberante, seguita da sapidità avvolgente. Fragrante e da tutto pasto (prezzo medio in enoteca euro 36).
Settimo Cielo Extra Brut 2011, Perla del Garda, Turbiana 50%, Chardonnay 50%, prodotto solo in versione magnum con una permanenza sui lieviti di almeno 30 mesi. Avvolgente all’olfatto con netti sentori fruttati che spiccano in una cornice di evidente mineralità. Cremoso, morbido e dal piacevole retrolfatto agrumato. Seducente (prezzo medio in enoteca in formato Magnum euro 40).
Franciacorta Riserva CruPerdu Brut 2009, Castello Bonomi, Chardonnay 70%, Pinot Nero 30%. Questo rappresenta il nostro vino dell’emozione. Cedro, agrumi canditi, mandorle tostate, accenni balsamici. Sorso carezzevole, sapido e minerale dalla grande persistenza. Raffinato (prezzo medio in enoteca euro 26).
Brut Marramiero, Chardonnay 60%, Pinot Nero 40%. Frutta gialla, agrumi, sfumature di frutta secca, fiori bianchi, miele e crosta di pane. Energico al gusto in una progressione acido-sapida prorompente. Versatile (prezzo medio in enoteca euro 18).
Trento Perlé Zero 2011, Ferrari, Chardonnay in purezza. L’essenza dello Chardonnay di montagna. Sapido, dinamico, agrumato non nasconde la sua potenza, finezza e piacevolezza di beva. Invitante (prezzo medio in enoteca euro 44).
Gran Cuvée XXI Secolo Brut 2012, D’Araprì, Bombino Bianco 60%, Pinot Nero 20%, Montepulciano 20%. Bollicine sottili. Naso elegante con aromi di miele, albicocche e sentori agrumati. Bocca ampia, cremosa e di grande vivacità. Gustoso (prezzo medio in enoteca euro 35).
Un ultimo brindisi con una piacevole «novità» Fanciacorta Dequinque Extra Brut, Uberti degustato in versione magnum, Chardonnay 100%. Ottenuto da una cuvée di 10 vendemmie. Una riserva perpetua in un solo tino espressione e sintesi delle migliori vigne aziendali. Una bollicina di gran carattere sorretto da un’imponente vena minerale. Superbo.
“Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo.” In queste parole la condivisione di una nostra passione e la voglia di comunicarla. Salvatore Del Vasto, laureato in Giurisprudenza e da sempre appassionato di vino, diventa prima sommelier, poi frequenta il Bibenda Executive Wine Master di Fis e poi consegue il diploma di Master presso l’Università di Tor Vergata in “Cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche”. Sabrina Signoretti, laureata in Scienze Politiche, coltiva la sua passione diventando sommelier del vino, assaggiatrice di oli di oliva vergini ed extra vergini e sommelier dell’olio extravergine di oliva dell’AISO. Una delle qualità nascoste, la spiccata attitudine per la fotografia.
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