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Incontro con gli Oli Extravergine di Oliva a Roma – La VI Edizione di Olives Road

Sabato 22 aprile 2023, presso la Città dell’Altra Economia in Roma, si è svolta la sesta edizione di Extravirgin Explosion, una bella esposizione di oli extravergini italiani. Protagonisti sono stati i produttori con i loro oli extravergine di oliva di qualità ed alcuni prodotti tipici d’eccellenza. Un evento che da sempre si prefigge di mettere in contatto, in un circolo virtuoso, produttori di olio extravergine di varie regioni italiane, professionisti del settore gastronomico e consumatori/appassionati sempre più attenti alla qualità, creando una sinergia diretta tra gli stessi, in assenza di intermediari.
Olives Road, ideatrice dell’evento, è un’Associazione composta da un gruppo di assaggiatori professionisti, appassionati ed estimatori dell’olio extravergine di oliva,  che da sempre svolge attività conoscitiva e divulgativa dell’Olio Extravergine d’Oliva, considerandolo parte del Patrimonio Alimentare e Culturale italiano. I suoi fondatori sono: Maria Gabriella Ciofetta assaggiatrice esperta e giudice in diversi concorsi e panel per guide di settore.   Antonio Marcianò critico enogastronomico, assaggiatore esperto, collabora con diverse riviste di settore.  Adolfo Terribili gastronomo con esperienza nel mondo della ristorazione e assaggiatore esperto di oli. Mika Takizawa coordinatrice e consulente agroalimentare, attiva nella promozione di eventi e viaggi eno-gastronomici

Oltre ai banchi di assaggio, una serie di ulteriori momenti sinergici con i visitatori   hanno contribuito a svolgere quell’azione informativa ed educativa rivolta al pubblico che rappresenta il valore aggiunto di tale manifestazione, come ad esempio i minicorsi di assaggio e le degustazioni guidate da esperti del settore, con la partecipazione e il contributo informativo dei produttori degli oli. C’è stata inoltre una divertente “gara amichevole” di maionese fatta a mano, con oli extravergini di oliva scelti dai concorrenti tra quelli esposti.

Gli oli presentati erano tutti dell’ultima annata, la raccolta 2022, che è stata un’annata complessa a causa della mancanza delle piogge e a periodi di freddo in primavera, che hanno danneggiato la fioritura e compromesso una buona allegagione; il prolungarsi della siccità unita alle alte temperature estive ha limitato anche lo sviluppo vegetativo delle piante, fenomeno recuperato in parte con le precipitazioni avutesi a fine agosto. Tutto ciò ha portato ad una flessione produttiva del -37% in Italia (*), dovuta ad un calo generalizzato della produzione in tutte le regioni del sud Italia, quelle più produttive, non compensato dall’incremento nella raccolta per le regioni del centro nord. Ma, al di là del calo produttivo, la qualità del raccolto è stata elevata, grazie anche alla scarsa incidenza degli attacchi parassitari. (*) Stima Ismea in collaborazione con Italia Olivicola e Unaprol.

Durante la manifestazione abbiamo comunque assaggiato oli di buona qualità ed alcuni veramente ottimi, sebbene il livello del fruttato si sia sempre mantenuto sul medio o leggero raggiungendo raramente l’intenso.

Scambiando opinioni con gli amici di Olives Road e sentendo anche i pareri di alcuni produttori, abbiamo individuato/verificato alcune tendenze generali del mondo dell’olio extravergine di qualità: prosegue la propensione da parte dei produttori, “guidati” dalle richieste del mercato, di privilegiare la produzione di oli più intensi, amari e piccanti, questo anche in conseguenza delle valutazioni delle guide di settore, che negli ultimi anni hanno sempre di più premiato nei punteggi oli di questa tipologia influenzando di conseguenza i consumatori. Questa tendenza ha favorito anche la diffusione di prodotti monocultivar rispetto ai più tradizionali blend, con spiccata preferenza per le tipologie a carattere più intenso (es. Itrana, Coratina…); ciò ha portato alcuni produttori, nei cui terreni non sono coltivate tali cultivar, ad importare le olive da altre zone d’Italia, per poter ampliare la propria gamma di oli offrendo anche quei prodotti ad oggi più richiesti dal mercato: non proprio il massimo in termini di promozione delle varietà autoctone e delle tradizioni locali, cioè quelle tante “diversità” che costituiscono il patrimonio e il punto di forza della produzione olivicola italiana.

Questo l’elenco dei Produttori che hanno partecipato e relative Regioni.

Piemonte: Az. Agr. Piero Veglio

Umbria: Frantoio   Cecci; Frantoio del Colle di Pichini Maria Grazia

Lazio: Az. Agr. Cerrosughero di De Parri Laura; Traldi di Boni Francesca; Antolio  Soc. Agr.; Az. Agr. Marcoaldi; Solare Soc. Agr.; Az. Agr. Mazzeranghi Bernardo; Az. Agr.  Gemma; Az. Agr. La Rosciola; Az. Agr. Podere Tiberi

Molise: Marina Colonna Soc. Agr. Srl; Az. Agr. Di Muccio Ernesto

Campania: Fattoria Ambrosio; Frantoio Torretta

Puglia: Olivieri srl Soc. Agr.

Calabria: Az. Agr.  Biologica F.lli Renzo

Sicilia: Sikulus Az. Agr.

Sardegna: Accademia Olearia

 

Di seguito alcuni degli assaggi che più abbiamo apprezzato.

ACCADEMIA OLEARIA – TENUTE FOIS

Giuseppe Fois, la cui famiglia è dedita all’olivicoltura da quattro generazioni, gestisce una tenuta di circa 230 ettari, con oltre 25000 olivi nell’areale intorno alla città di Alghero. Le cultivar allevate sono in maggioranza la Bosana e altre tipologie minori come la Semidana, la Tonda di Cagliari e la Nera di Oliena. Due i prodotti presentati:

Gran Riserva – blend di Bosana (60%), Tonda di Cagliari (10%) e Semidana (30%)

Molto fruttato, medio/intenso, con un ventaglio di profumi in cui si riconoscono mela, lattuga, basilico, erba tagliata, timo e carciofo. Al gusto ricordi di erbe amare e spezie scure; amaro e piccante intensi e ben equilibrati. Olio di grande carattere ed armonia.

Sardegna Dop Biologico – monocultivar di Bosana

Fruttato verde di media intensità, sentori vegetali di carciofo ed erbe mediterranee; sapore intenso, con richiami di lattuga, mandorla e carciofo.  Piccante molto persistente che cresce alla distanza, amaro più leggero.

CERROSUGHERO

L’azienda di Laura De Parri si trova nel comune di Canino (VT), nel cuore della Maremma Laziale ai confini con la Toscana: la Tuscia. La proprietà di 20 ettari comprende circa 5000 piante di cui 800 olivi centenari, appartenenti alle cultivar Caninese, Frantoio, Leccino, Maurino e Pendolino. Tre gli oli presentati, tra cui abbiamo scelto:

Selezione Oro, Dop Canino – blend di Caninese (70%), Maurino (15%) e Frantoio (15%)

Da una selezione delle piante migliori e da una raccolta anticipata nasce questo olio dall’olfatto molto pulito, di media intensità, con sentori verdi di erbe aromatiche, pepe, carciofo e lattuga; in bocca è molto preciso con aromi netti, balsamici, di mandorla e pepe; chiude con un piccante in evidenza bilanciato da un amaro altrettanto deciso.

FATTORIA AMBROSIO 1938

È un’azienda locata a Coste, nel Cilento (SA), in una tenuta di 100 ettari, di cui 30 ettari di oliveti (per circa 8500 piante) suddivisi in campi monovarietali di Coratina, Itrana, Frantoio, Favolosa e Cammarotana. L’azienda di Massimo Valentino Ambrosio ha presentato tre oli, tutti di grande pulizia, citiamo in particolare:

Riserva – blend di Itrana (70%) e Coratina (30%)

Al naso emerge subito un fruttato verde di media intensità, con profumi netti di pomodoro, di frutta bianca (banana, mela) ed un finale di erbe aromatiche. L’ingresso in bocca è molto pulito, coerente con l’olfatto, con uno sviluppo gustativo armonico segnato da un amaro deciso e un piccante fine e persistente.

Idra – monocultivar di Itrana

Fruttato intenso, sentori vegetali con netta sensazione di pomodoro verde, erba falciata e note di cannella. Nel palato scorre fluido, molto pulito, con un piccante intenso e aromi di frutta bianca matura.

Az. Agricola “LA ROSCIOLA”

L’azienda, situata sulle colline di San Vito Romano, nel territorio ciociaro, prende il nome dalla più antica varietà autoctona di cultivar locale, la Rosciola appunto. I proprietari sono Elisa e Andrea Tariciotti, che gestiscono i circa 5 ettari con 3800 piante di Rosciola, Leccino e Pendolino. Il monocultivar Curtis ci è parso il più interessante.

Curtis – monocultivar di Rosciola

Fruttato di media/leggera intensità; sentori di cannella e noce moscata; in bocca emerge un amaro importante e un piccante più leggero, con aromi di carciofo ed erbe amare.

MARCOALDI

L’azienda si trova nelle colline sabine, tra Roma e Rieti, ed è gestita da Antonio Mancini e Roberta Marcoaldi. Le cultivar allevate sui dieci ettari di terreno sono quelle tipiche del territorio: Leccino, Frantoio, Salviana e Carboncella. Ci è piaciuto molto l’extravergine derivato dal Leccino:

Monocultivar Leccino

Un Leccino dall’intensità superiore alla media (quindi un fruttato medio), dall’olfatto molto pulito e verde, la mandorla fresca è dominante, poi lattuga ed erbe aromatiche. Anche al gusto emerge la mandorla, l’amaro di buona intensità anticipa un piccante sottile; chiude con una lunga persistenza.

 

 

 

 

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Sono un appassionato del mondo del vino, mi piacciono i profumi e i sapori che ogni bottiglia di vino racchiude, le sensazioni e le emozioni che trasmette. Mi piacciono molto anche i distillati, in particolare la grande varietà e specificità del mondo del whisky. Laureato in Fisica, con un passato di marketing manager nel settore Servizi e Innovazione di una società leader di telecomunicazioni, oggi critico enogastronomico per passione. Scrivo di Vino, Distillati ed Olio sulla testata giornalistica Vinodabere (www.vinodabere.it). Collaboro anche con le testate di settore “Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it)”, "Wining (www.wining.it)" ed “Epulae (www.epulaenews.it)”. Giudice per il concorso internazionale Grenaches du Monde. Assaggiatore per la “Guida Flos Olei“ di Marco Oreggia. Ho collaborato per l’edizione 2018 con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso. Sommelier AIS dal 2001, Sommelier AISO dell’Olio e degustatore iscritto all'albo per la Regione Lazio.

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