Per chi scrive di vino, giornalista, blogger o semplicemente appassionato, dovrebbe essere un vero piacere assistere ad un evento che riscuote un grande successo di pubblico. Un pubblico peraltro giovanile che non si limita a degustare, ma procede anche all’acquisto delle bottiglie in vendita. Al di là di come la si pensi sui vini cosiddetti “naturali”, questa grande partecipazione a V.A.N. Vignaioli Artigiani Naturali a Roma il 17 ed il 18 marzo scorsi presso l’ex mattatoio a Testaccio presso la Città dell’Altra Economia, è un segnale che fa ben sperare per l’intero mondo del vino italiano e va letto in questa chiave. A maggior ragione il grado di soddisfazione aumenta poi se troviamo qualità in aziende poco note. Abbiamo fatto quindi, almeno per quel che ci riguarda, delle vere e proprie scoperte.
Come sempre non ci esimiamo dal compito di raccontarvi i nostri migliori assaggi:
Cannonau di Sardegna Perdas Longas 2016 – Francesco Cadinu: per noi questa è solo una conferma, dato che il Perdas Longas è stato premiato nella Guida I Vini d’Italia 2018 de L’Espresso, alla redazione della quale diversi di noi hanno partecipato con vari ruoli. Francesco Cadinu fa parte dei nuovi produttori di Mamoiada che da pochi anni si sono decisi ad imbottigliare. Tra l’altro con il 2016 questo vino entra nella DOC Cannonau di Sardegna (la 2015 era vino da tavola). Freschezza, eleganza e carattere, sono al centro dell’assaggio, insieme a struttura, sapidità ed una picevolissima nota fumé.
Rossissimo 2015 – Colle San Massimo – (da uva Montepulciano): spezie e sentori di frutti rossi anticipano sapidità, freschezza ed un lungo finale di macchia mediterranea.
Montepulciano d’Abruzzo Le Vasche 2015 Montepulciano d’Abruzzo – Caprera: un piccolo capolavoro con note speziate e di buccia di pesca che fanno da preludio ad una grande materia e freschezza.
Montefalco Sagrantino Campo di Raina 2013 – Raina:
succoso e agrumato, presenta spessore e carattere, ed un grande finale di spezie orientali.
Montefalco Rosso 2014 – Raina:
il sorso è scorrevole, sapido e fresco, la struttura non manca nonostante una fantastica bevibilità.
Black Rebel Valsusa DOC 2016 – Granja Farm (Dolcetto)
Notevole stupore per questo Dolcetto prodotto da un’azienda agricola che vende anche miele e succo di mele, dove a note di frutta rossa e spezie si accompagna tanta freschezza e scorrevolezza del sorso.
Rosso Trivium 2014 – Podere Orto: stavolta rimaniamo stupiti da questo straordinario rosso, che unisce profondità a freschezza e succosità. (molto interessante anche l’Ambrato 2016)
Baccabianca 2010 (Cortese) – Guido e Igiea Zampaglione Tenuta del Grillo
Note floreali e di frutta anticipano struttura e sapidità. Eleganza e persistenza completano il già ricco quadro organolettico.
Nero d’Avola Erbatino 2014 di Az. Agr. Gueli Calogero:
un Nero d’Avola veramente convincente che mette al centro bevibilità, succosità ed eleganza.
Cesanese di Olevano Romano Calitro 2013 – Riccardi Reale: anche il Cesanese può toccare punte di eccellenza, a testimonianza che nel Lazio si possono fare grandi vini. Succoso, speziato, elegante e di grande profondità gustativa.
Grechetto Ametistas 2016 – Mani di Luna: grande mineralità, freschezza e sapidità, che si uniscono a materia e lunghezza gustativa. Una bella scoperta.