La prima edizione di Etna fusion svoltasi nelle giornate di domenica 3 e lunedì 4 Giugno 2018 a Linguaglossa a Casa San Tommaso (un ex convento), ha fatto sì che grazie a Tiziana Gallo, fautrice ed organizzatrice dell’evento, i vignaioli dell’Etna abbiano potuto ospitare, o per essere più corretti, incontrare i vignaioli naturali, garantendo un buon successo con un cospicuo numero di partecipanti. I requisiti per riproporre una seconda edizione ed iniziare lo stesso percorso che ha avuto la manifestazione che si svolge ogni anno a Roma dei Vignaioli Naturali ci sono tutti. Siamo ancora all’inizio per questa manifestazione. Ciò significa che in futuro si potrà avere un numero maggiore di produttori (che per la prima Etna fusion sono stati circa 45).
Ritornando all’evento in sè e per sè, la cosa che ha colpito maggiormante è stato l’interscambio di assaggi fatti fra i vari produttori presenti e la dovuta curiosità di conoscere vitigni, vini e metodi di lavorazione diversi, da quelli che vengono utilizzati in casa propria. Naturalmente la maggior parte dei partecipanti si è cimentata nell’assaggiare vini difficilmente reperibili in Sicilia (Valtellina Superiore, Cesanese, Pelaverga di Verduno, Aleatico, etc.). Ciò nonostante il protagonista è stato il vitigno Cataratto dalla versione secca, a quella macerata, per passare a quella spumantizzata.
Qualche bella sorpresa nei vini naturali, la si può trovare. È il caso di alcuni Perricone (vitigno siciliano della Sicilia Occidentale, fra i più antichi dell’Isola), oppure di vini impegnativi stile Gravner e proprio per questo difficilmente dimenticabili.
I. G. T. Terre Siciliane – Cataratto Virà 2017 – Azienda Agricola Virà
Cataratto 100% che viene fatto macerare sulle bucce per 10 giorni. Si presenta con un colore ambrato. Strutturato e con una spalla acida che dà carattere ed allo stesso tempo sostiene il grado alcolico (14% vol.). Sentori di mela cotogna e frutti gialli.
I. G. T. Ribolla Gialla Venezia Giulia – Ribolla 2011 – Radikon
I sentori sono molteplici, dall’uva sultanina e frutta candita, a note fumè, e ricordi di fieno ed erba secca. Grande acidità. Progressione ottima che riesce a dare tanto altro ancora in bocca. Questo vino viene ottenuto da una macerazione di 3 mesi, 4 anni di affinamento in botte grande e 2 anni e mezzo di affinamento in bottiglia. Un vino complesso e non immediato.
Vino bianco Piemonte – Bellis Perennis 2017 – Verduno Pelaverga – Castello di Verduno
Questo vino viene ottenuto dalla vinificazione in bianco dell’uva a bacca rossa Verduno Pelaverga, esprimendo un corredo aromatico di erba, camomilla, banana, mela golden. Grande freschezza e linearità. A fine assaggio si ha un ritorno di erbe di campagna.
D. O. C. Etna Bianco – Rampante 2017 – Wiegner
Un Etna Bianco di temperamento. Bouquet ricco ed intenso. Floreale e nota iodata, mela e finale erbaceo. Fresco in bocca e con grande progressione sapido – minerale. Il tempo gioca a suo favore.
I. G. T. Terre Siciliane Rosso – Perricone Njuro 2015 – Il Censo
Colore rosso rubino. Profumi austeri con sentori di frutta secca e note erbacee. Morbido al palato e con buona struttura. Tannini ed acidità iniziano a trovare armonia. Bella beva, con una buona persistenza e progressione. La sorpresa è nell’apprendere che affina in acciaio. Struttura ed eleganza sono in evidenza.
D. O. C. Cesanese di Olevano Romano – Neccio 2016 – Riccardi Reale
Elegante al naso con sentori di grafite, humus e frutta sotto spirito. Lineare e polposo in bocca. Persistenza buona. Una sicurezza, che non delude e che conserva le sue caratteristiche, pur differenziandosi a seconda dell’annata.
I. G. T. Lazio – Alea Viva 2016 – Andrea Occhipinti
Non è così frequente avere la possibilità di assaggiare un rosso secco ottenuto da uve di Aleatico, ma questo vino riesce a dare un valore in più, proprio per la diversità e la non banalità che riesce a trasmettere. Profumi di melograno, arancia sanguinella e scorza d’arancia caramellata. Agile e scattante in bocca. Tannini ben sagomati, acidità non invasiva. Interessante.
D. O. C. Cesanese di Olevano Romano Riserva – Cirsium 2015 (campione non ancora in commercio) – Damiano Ciolli
Note fruttate accompagnate da sentori di sesamo e frutta sotto spirito. Bella struttura ed acidità. Buona la persistenza. Vino di carattere e di grande piacevolezza.
I. G. T. Terre Siciliane Bianco – Cataratto Saharay 2016 – Porta del Vento
Le uve di Cataratto fanno una macerazione di 30 giorni ed un anno di affinamento in botte grande. Profumi mielati e caramellati. Fine ed elegante sia al naso che al palato, con una buona freschezza. Chiude con un lungo finale di spezia e macchia mediterranea.
I. G. T. Terre Siciliane Brut – Mira 2015 – Porta del Vento
È sempre ottenuto con uve di Cataratto, ma spumantizzate. Un perlage persistente e fine. Sentori di canditi e floreali, (ciclamino). Freschezza e struttura lo rendono veramente interessante. La spumantizzazione non snatura gli aromi principali del vitigno.
D. O. C. Alto Adige – Grüner Veltliner 2016 – Garlider
Sentori di erba secca ed accenni floreali, lievi note canforate, con un finale che fa percepire accenni di note terziarie. Il passaggio in botte ingentilisce la grande freschezza (tipica del vitigno), arricchendone la corposità. Buona persistenza.
D. O. C. Valtellina Superiore – Grumello Riserva Buon Consiglio 2009 – Arpepe
Ottenuto da 100% Nebbiolo (localmente chiamato Chiavennasca), questo vino già con i suoi aromi riesce a dimostrare la sua eleganza, facendo sentire delicatamente erbe officinali, eucalipto e sentori di rosa. Tannini fini e setosi. Ottime la bevibilità, la persistenza e la progressione gustativa.
D. O. C. Menfi – Arèmì – Cataratto Superiore 2018 – Cantine Barbera
La macerazione conferisce polposità e succo. In apertura si avvertono sentori di scorza di arancia candita e successivamente in maniera delicata si sentono gli aromi floreali e una nota iodata. Bella freschezza, buona la persistenza e ottima la corrispondenza gusto-olfattiva.
D. O. C. G. Ovada Riserva – Erche 2015 – Rocco di Carpeneto
Grande potenza dei tannini di questo Dolcetto di Ovada che vengono supportati dalla piacevolissima spalla acida. Affinamento in botti piccole per almeno 2 anni. In evidenza sentori di prugna e del sesamo, seguiti da note terziarie. Grande progressione e persistenza.
Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.
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