“Vivere è passato tanto tempo” cantava Vasco Rossi in una delle sue ballate più celebri. Il legame di un giornalista con il verbo “vivere” è un’equazione algebrica tra la frenesia di un tour e una degustazione guidata, intercalando molteplici visite ad aziende in giro per l’Italia.
Partendo proprio dall’evento Chianina & Syrah 2023, di cui abbiamo dato ampio resoconto (link), è giunto finalmente il momento di una pausa di riflessione riconciliante con quanto osservato proprio in quel periodo.
Sapevo che mancava all’appello il racconto della visita fatta a Podere Il Fitto, grazie alla disponibilità di Edda Billi e la sua famiglia, i titolari dell’azienda. Un’attività sviluppata già dal bisnonno che coltivava una piccola vigna per uso privato. Dai 2 ettari iniziali, oggi il conto totale è salito a quasi a 15, anche se non tutti ancora produttivi, suddivisi tra i poggi di quest’angolo meraviglioso della Toscana. I suoli sono argilloso-limosi frammisti a sabbie marine di origine pliocenica.
Anche Leonardo Da Vinci descriveva con incredibile minuzia la zona ricca di acque fluviali e lacustri nelle sue mappe sulla Val di Chiana. Le sedimentazioni si sono aggiunte e sovrapposte e ne è derivato un panorama bucolico di raro fascino, multicolore e sinuoso. La sostanza deve seguire la forma e per chi scrive tutto ciò si riconduce al mondo del vino. Cortona è di sicuro la patria del Syrah nei tempi moderni, ma non lo è stata nel passato ove prevalevano i classici Sangiovese, Trebbiano, Malvasia e qualche internazionale bordolese in accompagnamento.
Franco Fierli, marito di Edda, cura la parte agronomica, supportato in cantina dalla moglie e dal figlio Alessio. La tenuta comprende anche un piccolo agriturismo per degustazioni e ospitalità. Il nome del podere deriva dal termine dialettale “fittumaio” per indicare un’area ricca di vegetazione e macchia mediterranea. Sono 7 le etichette per un totale di circa 30 mila bottiglie annue prodotte.
Ecco i vini che abbiamo degustato:
Eoss Igt 2022 – Rosato da Syrah in purezza. Vendemmia eseguita in 2 fasi: una anticipata per creare una base acida, l’altra a piena maturazione per struttura e spinta fruttata. Molto gradevole e dai richiami boschivi, atipico per il nerbo astringente di sicuro impatto.
Sangiovese Doc Cortona 2018 – elegante e sincero, come quell’amico che non sa nasconderti proprio nulla. Annata vista in chiaroscuro per la Toscana, forse più fresca, ove emerge meglio la parte floreale di rosa canina e violetta, su finale ciliegioso da tannini ben svolti e delicati. Un ottimo compagno di bevute.
Syrah Doc Cortona 2019 – da poco arrivato sugli scaffali è denso, scuro, dai toni di visciola matura e pepe nero in grani. Ottima progressione succosa e ottima avvolgenza sul finale.
“E poi pensare che domani sarà sempre meglio…”