Dopo la 2 giorni a Montepulciano per la relativa Anteprima del Vino Nobile (link1, link2), ci siamo spostati a Firenze presso la Stazione Leopolda per la Chianti Classico Collection 2025.
Nella prima giornata manifestazione il panel di Vinodabere (formato dal direttore Maurizio Valeriani e dagli autori Gianmarco Nulli Gennari, Olga Schiaffino e Gianni Travaglini) si è focalizzato sulla 2023 e sulla 2022 della tipologia annata. L’andamento climatico stagionale del 2023 nel territorio del Chianti Classico è stato inizialmente problematico, con una primavera molto piovosa che ha richiesto da parte dei viticoltori un lavoro attento e accurato in vigna, per difendere le piante dagli attacchi della peronospora ed altre malattie fungine. Occorrenze che in alcuni casi si sono manifestate nei vigneti, causando una riduzione del volume quantitativo, ma senza intaccare significativamente la qualità delle uve. In compenso le riserve di acqua createsi hanno preservato e protetto le vigne dal caldo dei mesi di luglio e agosto, permettendo agli acini di raggiungere il giusto grado di maturazione all’atto della vendemmia. Tutto ciò ha generato dei vini che all’assaggio hanno mostrato un andamento altalenante, a tratti sorprendente, con alcune versioni di una prontezza e complessità che non ci saremmo aspettati, mentre in altri casi la “gioventù” (alcuni erano anche campioni di botte), si è manifestata con tannini vibranti, note verdi ed una struttura ancora in divenire. Discorso diverso per l’annata 2022, dal decorso climatico molto più regolare: senza gelate o eccessive piogge primaverili e senza picchi estremi di caldo estivo. Fenomeni che hanno agevolato la produzione di vini che si sono rivelati, secondo il nostro giudizio, di una qualità media elevata e con punte di estrema eccellenza. Questa nostra analisi è stata, in un certo senso, suffragata anche a livello numerico, nel rapporto tra i campioni presentati (le etichette del 2022 in degustazione sono il doppio di quelle del 2023), a testimonianza di una maggiore fiducia dei produttori nel proporre sul mercato l’annata 2022 piuttosto che la 2023, i cui vini meritano sicuramente un riassaggio a valle di un maggior periodo di affinamento in bottiglia.
Dopo aver degustato alla cieca tutti i campioni delle due annate (complessivamente circa 160), siamo in grado di darvi conto dei nostri migliori assaggi in ordine di preferenza.
Migliori Chianti Classico Annata 2023
Chianti Classico 2023 – Castello di Monsanto
Chianti Classico 2023 – Fattoria San Giusto a Rentennano
Chianti Classico Volpaia 2023 – Castello di Volpaia
Chianti Classico Rubiolo 2023 – Gagliole
Chianti Classico Brolio 2023 – Ricasoli
Chianti Classico 2023 – Castellinuzza e Piuca
Chianti Classico Campomaggio 2023 – Tenuta di Campomaggio
Chianti Classico 2023 – Il Molino di Grace
Chianti Classico 2023 – L’Erta di Radda
Chianti Classico Bastioni 2023 – Collazzi
Chianti Classico 2023 – Rocca di Castagnoli
Chianti Classico Tenuta La Gabbiola 2023 – Fattoria San Michele a Torri
Chianti Classico 2023 – La Montanina
Chianti Classico Le Corti 2023 – Principe Corsini Villa le Corti
Chianti Classico 2023 – Riecine
Chianti Classico 2023 – Poggerino
Chianti Classico 2023 – Montesecondo
Migliori Chianti Classico Annata 2022
Chianti Classico 2022 – Fattoria della Aiola
Chianti Classico Petroio 2022 – Fattoria di Petroio
Chianti Classico 2022 – Castagnoli
Chianti Classico Poggio Torselli 2022 – Il Contadino Cusano
Chianti Classico 2022 – Castello La Leccia
Chianti Classico 2022 Cinciano
Chianti Classico Le Capitozze 2022 – Casa di Monte
Chianti Classico 2022 – Isole e Olena
Chianti Classico 2022 – Val delle Corti
Chianti Classico 2022 – Badia a Coltibuono
Chianti Classico 2022 – Castello di Verrazzano
Chianti Classico Forcole 2022 – Tenuta degli Dei
Chianti Classico 2022 – Fattoria Montecchio
Chianti Classico Fattoria Rignana 2022 – Fattoria di Rignana
Chianti Classico 2022 – Montefioralle
Chianti Classico 2022 – Le Cinciole
Chianti Classico Avenne 2022 – Baciate Me
Chianti Classico La Ghirlanda 2022 – Bindi Sergardi
Chianti Classico 2022 – Calcamura
Chianti Classico 2022 – Castello di Radda

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