Ne avevo sentito parlare da molti colleghi. Avevo letto anche diverse recensioni e ricette già pubblicate su Vinodabere (Romolo al Porto ad Anzio: quando il mare è nel piatto). Mancava soltanto una visita da Walter e Marco Regolanti, pescatori e proprietari dello storico ristorante Romolo al Porto che delizia i palati sin dal 1968. Un rambo della cucina (in copertina c’è Walter), uomo di grande ironia e dai modi spicci, qualità indispensabili per dare le giuste attenzioni alle migliaia di clienti provenienti da ogni angolo d’Italia e del mondo. La cosa buffa è che ho sempre evitato le crudité di pesce, per il timore della non tracciabilità del pescato e della sua conservazione in appositi abbattitori. La delusione si è talvolta amplificata non tanto per la qualità offerta, quanto piuttosto per la presentazione e lavorazione del piatto. Tristezze culinarie che mi hanno progressivamente allontanato dallo scegliere questa tipologia à la carte, preferendo le pietanze cotte. Per fortuna esiste la famiglia Regolanti a convertirmi al gusto!
Scampi al naturale
Tanto per cominciare: freschissimi e saporiti, provenienti dalle acque profonde in direzione dell’isola di Ponza.
Gamberi rossi del Tirreno
Stesso dicasi per questo duetto di gamberi rossi, teneri e succulenti accompagnati da una leggera citronette, sale e polvere di liquirizia.
Orata marinata alla rapa rossa
Di solito giunge da allevamenti, ma non in questo caso. La carne è gustosa e tenace, ammorbidita da una marinatura davvero sublime.
Ombrina con visciola e zucchina su pane carasau
Spesso la sottovalutiamo, ma è un pesce buonissimo seppur meno blasonato di altri. Accompagnato dalle visciole crea uno stuzzicante balletto tra sapidità ed aromi.
Ventresca scaldata al cannello con finocchietto selvatico
Non si può descrivere. Un piatto di struttura, persistenza ed eleganza. La parte migliore del tonno, preparata nella maniera migliore.
“Non è una seppia..è un gioco”
Sembra condita da erbe mediterranee ed invece è un piatto esotico: cocco con pepe di Sichuan. Impossibile da indovinare.
Tracina al tartufo
Parente di quella noiosissima delle coste sabbiose, che qualche problema crea con i suoi aculei velenosi ai bagnanti improvvidi. Questa vive nelle profondità marine, è asciutta e tenera, armonizzata incredibilmente dalle lamelle al tartufo nero scorzone.
“La tavolozza del mare”
Un quadro di sapori, che cambiano dallo scampo con infusione di pesca e cetriolo, al gambero rosso con lime, per finire con il tonno in lattuga rifermentata e la seppia all’acqua di pomodoro.
Ombrina ai frutti rossi ed olive croccanti
Ancora protagonista l’ombrina, con melagrana ed olive croccanti. Delicata e fine.
Zuppetta di gamberi, tonno e cocomero
E chiudiamo con il capolavoro degli assaggi. Un piatto da ristorante stellato, con una base fatta da salsa di pomodoro e succo di cocomero semplicemente irresistibile. La freschezza del pesce fa il resto, come tutto qui da Romolo al Porto.