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Alla scoperta dello stile tradizionale del Merlot friulano con le degustazioni guidate di “Doc Friuli & Friends”, organizzate dal Consorzio della DOC Friuli e MG Logos

“Doc Friuli & Friends” è una manifestazione che si tiene ogni anno per far conoscere a professionisti del settore ed appassionati i migliori vini del Friuli-Venezia Giulia. La dizione “& Friends” sta ad indicare che oltre ai vini propri della denominazione Doc Friuli si vogliono rappresentare anche tutte le altre denominazioni ed ottenere in definitiva una selezione di vini provenienti da tutti i territori della regione.
Stante il perdurare delle restrizioni legate alla pandemia, quest’anno il Consorzio ha deciso di trasformare l’evento annuale (previsto in due sessioni che si dovevano tenere a Milano e Roma) in una serie di video degustazioni rivolte a giornalisti ed esperti del settore per commentare ed analizzare le ultime annate di questi vini. Gli organizzatori di “Doc Friuli & Friends” affidandosi al giudizio di alcune delle migliori guide e testate nazionali sul vino  – tra cui Vinodabere.it – hanno operato una selezione qualitativa dei vini friulani che hanno aderito alla manifestazione; 50 di questi vini sono arrivati alle “finali”, ed in quanto tali sono stati selezionati per le video degustazioni. L’organizzazione degli eventi online è stata affidata alla MG Logos, che, per rappresentare e analizzare al meglio le peculiarità dei vini e dei territori di provenienza, ha scelto di effettuare una serie di serate a tema, ognuna dedicata ad un singolo vitigno, mettendo intorno a un tavolo (virtuale) 3-4 esperti del settore che condividevano le loro impressioni sui vini.
Abbiamo partecipato, insieme ad altri esperti del mondo del vino, ad una degustazione di alcuni Merlot provenienti da diversi territori e denominazioni della regione Friuli, con Stefano Carboni (MG Logos) e Matteo Bellotto, Consulente Consorzio delle DOC-FVG (Friuli-Venezia Giulia) e della DOC Friuli Colli Orientali e Ramandolo, a fare da conduttori/ coadiuatori della serata.

L’incontro è iniziato con una introduzione di Matteo Bellotto che ha fatto una sintetica descrizione del “Vigneto Friuli”.

Il consorzio delle DOC del Friuli-Venezia Giulia è un consorzio di 2° livello che rappresenta tutti gli altri consorzi regionali: DOC Friuli e DOC Storiche. Aderire alla DOC-FVG rappresenta un vantaggio anche per i produttori, perché consente rese maggiori rispetto alle Doc Storiche e di fregiarsi della denominazione Doc anche a vini denominati IGT o IGP nelle altre denominazioni. I terreni della DOC-FVG sono molto diversificati: sono un mosaico di diverse “tessere”, dove si passa da suoli di tipo carsico a pianura, con microclimi e altitudini molto differenti. Il “Vigneto Friuli” consta di 26.254 ettari di cui il Merlot ne occupa 2.348 : è il vitigno rosso più piantato e il terzo più diffuso in generale. Fino a pochi anni fa era il vitigno più piantato nei Colli Orientali.
Lo sviluppo dei vitigni rossi nella zona (conosciuta più per i bianchi) risale ai tempi dell’impero Austro-Ungarico, quando i nobili bevevano solo vini bianchi e lasciavano il vino rosso (considerato più grossolano) al popolo. C’è tanto Merlot in Friuli e da tempo (150 anni circa), inoltre il vitigno ha una costanza di produzione tale che ormai viene considerato autoctono (tanto che il nome è stato “personalizzato” e nel dialetto friulano Merlot si pronuncia all’italiana, t compresa). In Friuli è tradizione berlo come un vino da “comfort zone”: il vino quotidiano bianco è il Friulano quello quotidiano rosso è il Merlot, che si può bere, più freddo, anche come aperitivo; mentre il Sauvignon è il vino della festa.

I vini degustati sono stati i seguenti:

Merlot DOC Friuli Grave 2019 – Cantina di Bertiolo S.P.A (Cabert)

Il vino fa una fermentazione guidata con lieviti selezionati e una macerazione di circa 8 giorni in acciaio a temperatura controllata; affina in solo acciaio. Colore rubino limpido di media trasparenza. All’olfatto emergono le spezie (chiodi garofano), i frutti scuri (mirtillo, more, amarena) e note balsamiche (eucalipto). Nel palato è scorrevole (solo 12% di alcol), fresco e sapido, con un retrogusto di frutta fresca scura e dolce; il tannino è delicato e chiude con un bel finale amaricante. Vino giovane di bella sapidità, con un sorso equilibrato e fragrante, di ottima piacevolezza.

L’azienda: Cantina di Bertiolo
L’azienda, è nata nel 1960 nel comune di Bertiolo (Udine), un piccolo borgo agricolo posto al centro della DOC Friuli Grave, con il nome la “Cantina del Friuli Centrale”, che poi sarebbe diventata CABERT, acronimo che identifica la Cantina di Bertiolo. Le vigne sono dislocate su un terreno calcareo dolomitico fatto di ciottoli, conglomerati e sabbie. La peculiarità climatica della zona dipende principalmente da due fattori: la conformazione dei rilievi e la relativa vicinanza del Mare Adriatico.

 


Merlot Doc Friuli 2018 – Terre di GER


Il vino fermenta in acciaio per circa 14 giorni con frequenti rimontaggi e delestage; affina in recipienti di acciaio inox e per una minima parte in barrique. Colore rosso porpora, limpido. Profumi intensi di frutta matura (lampone, prugna), poi di spezie dolci (macis, cannella), zucchero filato e budino al cacao. L’ingresso nel palato è dominato da intensi aromi di confettura di frutta rossa molto dolce e matura (lamponi), il sorso risulta morbido e succoso, con sfumature speziate (vaniglia, cannella); il tannino è levigato ma con una leggera astringenza da legno. Il finale, sapido e piccante, è molto lungo, con le note di confettura di lamponi leggermente esuberanti.

L’azienda: Terre di Ger
L’azienda Terre di Ger si trova in uno storico casale immerso nel verde; tutto intorno 70 ettari di vigneto (certificato biologico). La zona è quella DOC Friuli Grave, in provincia di Pordenone, gli appezzamenti sono distribuiti in una fetta di terra tra i fiumi Lemene e Livenza, al limitare dei territori di Veneto e Friuli e ad una altitudine di soli  9 metri s.l.m. (quasi a livello del mare). I suoli sono caratterizzati da una pianura ciottolosa, con terreni poveri e di grande scheletro. Terre di Ger, accanto alla linea classica, produce anche vini da vitigni resistenti, cosiddetti Piwi.

Merlot DOC Friuli 2018 – Cantina Produttori Cormòns

Il mosto dell’uva diraspata fermenta per circa due settimane. Una volta svinato completa la fermentazione in legno. L’affinamento avviene in botti grandi di rovere per oltre un anno. Colore rubino vivace, limpido con riflessi granati. Al naso è floreale (viola), con nuance di frutti rossi maturi (prugna, ciliegia), spezie scure, note erbacee e netti sentori balsamici di menta. Nel palato mostra caratteristici aromi di ciliegia dolce e matura e di mora, il sorso è strutturato, morbido e salino, scorrevole nel palato, con un finale amaricante e una leggera nota legata all’uso del legno.

L’azienda: Cantina Produttori Cormòns
La Cantina Produttori di Cormòns (Gorizia) ha 120 soci e 350 ettari di terreni. Abbraccia le zone viticole delle denominazioni Collio, Doc Friuli e Doc Friuli Colli Orientali. Le vigne da cui proviene il Merlot appartengono alla zona Doc Friuli: Il terreno della zona è molto vario: l’agro Cormonese – Gradiscano, a nord, è costituito soprattutto da terreni calcarei, ricchi di composti minerali; un’altra fascia, dove si intersecano terreni alluvionali e pedecollinari ha per centro Cormòns ed è la patria di splendidi bianchi. I terreni delle grave dell’Isonzo sono ghiaiosi e ottimi per bianchi e rossi.

Altromerlot Doc Friuli Colli Orientali 2016 – Torre Rosazza


Un vino nato nel lontano 1987 con l’idea di produrre un vino longevo, diverso dai vini freschi e beverini prodotti secondo la tradizione vinicola friulana del tempo. Dopo la fermentazione malolattica il vino effettua un lungo affinamento in barrique per almeno 24 mesi. Complesso e variegato ha un colore rubino scuro, profondo. Sentori di succo di amarena, mirtilli, sottobosco (muschio), spezie scure, tabacco, con una nota vegetale e balsamica. Al gusto emergono sapori di frutta dolce e matura (confettura di ciliegia, prugna, arancia sanguinella); il tannino è fitto e levigato, il sorso è corposo, caldo, avvolgente e molto persistente, chiude con una leggera nota vanigliata ben integrata nel contesto gustativo.


L’azienda: Torre Rosazza
Nata agli inizi degli anni ’70, l’azienda vitivinicola Torre Rosazza detiene novanta ettari vitati ed è sita nel comune di Oleis, frazione di Manzano (UD). Rientra in una delle più prestigiose aree dei Colli Orientali del Friuli, oggi sottozona riconosciuta come “Rosazzo”. I suoi filari si snodano in alta collina, su impervi terrazzamenti, dove le temperature raggiungono valori elevati e danno origine ad uve mature e concentrate. I suoli sono formati da marne eoceniche, ricche di minerali.

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Sono un appassionato del mondo del vino, mi piacciono i profumi e i sapori che ogni bottiglia di vino racchiude, le sensazioni e le emozioni che trasmette. Mi piacciono molto anche i distillati, in particolare la grande varietà e specificità del mondo del whisky. Laureato in Fisica, con un passato di marketing manager nel settore Servizi e Innovazione di una società leader di telecomunicazioni, oggi critico enogastronomico per passione. Scrivo di Vino, Distillati ed Olio sulla testata giornalistica Vinodabere (www.vinodabere.it). Collaboro anche con le testate di settore “Luciano Pignataro (www.lucianopignataro.it)”, "Wining (www.wining.it)" ed “Epulae (www.epulaenews.it)”. Giudice per il concorso internazionale Grenaches du Monde. Assaggiatore per la “Guida Flos Olei“ di Marco Oreggia. Ho collaborato per l’edizione 2018 con la guida "I vini d'Italia" de l'Espresso. Sommelier AIS dal 2001, Sommelier AISO dell’Olio e degustatore iscritto all'albo per la Regione Lazio.

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