Si è da poco conclusa la 31° edizione del Merano WineFestival. Cinque giornate in cui ai tradizionali banchi di assaggio allestiti dai produttori si sono affiancati eventi gourmet e showcooking di varie regioni italiane, summit sulla sostenibilità ambientale, presentazioni e promozioni da parte di vari Consorzi vinicoli dei prodotti enogastronomici dei loro territori e masterclasses con “verticali” di singoli vini o panoramiche sui vini realizzati da enologi di fama in vari territori e aziende italiane. Una di quest’ultime a cui abbiamo partecipato e che andiamo a descrivervi è la masterclass in cui abbiamo potuto degustare undici annate, la gamma completa finora prodotta, del “Terra di Monteverro”, un “second vin” di lusso dell’azienda toscana Monteverro, raccontata dall’enologo Matthieu Taunay.
Abbiamo già parlato di Monteverro su Vinodabere (Maremma Toscana – La verticale di “Terra di Monteverro”, Maremma Toscana – Monteverro e la cura per i particolari, Monteverro, al via la vendemmia 2020: si parte con lo Chardonnay, Monteverro, le parole di Michel Rolland e la Maremma che non ti aspetti)
Monteverro è una “giovane” ed innovativa azienda nata nei primi anni 2000 in un’area collinare particolarmente favorevole, circondata da oliveti secolari e da macchia mediterranea, a metà strada tra lo storico paese di Capalbio e il mar Tirreno, dove possiede 40 ettari di vigne acquistati da Georg Weber il quale, appena venticinquenne, decide di passare da appassionato collezionista di bottiglie pregiate a produttore di vini di eccellenza. Oggi Georg e la moglie Julia guidano la cantina coadiuvati da un team di esperti a livello internazionale, citiamo per tutti l’enologo Matthieu Taunay, il cui curriculum spazia dalla Francia (Châteauneuf-du-Pape, Vranken – Pommery), a Napa Valley, al Cile, alla Nuova Zelanda, e come consulente enologico Michel Rolland, uno dei più conosciuti enologi al mondo. Una strategia “green” guida le scelte aziendali, dalla vigna – non vengono utilizzati prodotti chimici o fitofarmaci – alla cantina – nessun lievito preselezionato, niente filtrazioni e chiarificazioni -. I vitigni coltivati sono Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Petit Verdot, insieme a Syrah e Grenache, tutti vitigni internazionali, questo perché l’obiettivo di Georg Weber è creare dei vini che traggano ispirazione dai grandi Cru francesi ma che siano “rivisitati” alla luce del sole e del suolo tipici della Toscana del sud.
La gamma dei vini aziendali conta oggi 6 etichette, Monteverro, Tinata, Chardonnay, Terra di Monteverro, Verruzzo e Vermentino. Il Monteverro è il vino di punta della cantina, ottenuto da uve Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot e Petit Verdot; il Terra di Monteverro è la versione più immediata del Monteverro, stesso uvaggio ma con uve provenienti da altre parcelle, ha caratteristiche di maggiore prontezza di beva: quanto il fratello maggiore è concentrato ed equilibrato, tanto il Terra è più esplicito, più accessibile, con una spontaneità tutta toscana. Queste le nostre impressioni sulle undici annate degustate del Terra di Monteverro:
TERRA DI MONTEVERRO 2008
Prima annata prodotta. Una vendemmia leggermente tardiva e 50 giorni di macerazione per estrarre il massimo da vigne giovani che rilasciano poco. Profumi di frutta matura, anche in confettura (prugna, mora, ribes nero), effluvi mediterranei e balsamici, tabacco. Il sorso è ricco e fresco, di buona acidità, con ritorni di confettura di mirtillo e un finale di liquirizia.
TERRA DI MONTEVERRO 2009
Annata impegnativa per le condizioni climatiche (piogge e temporali in inverno e in prossimità della vendemmia). Ne risulta un vino che punta su finezza ed eleganza piuttosto che sulla potenza. Floreale con note di erbe aromatiche, olive verdi, cuoio e nuances di frutta scura. Nel palato è secco, asciutto con buona acidità ed un tannino fitto e fine.
TERRA DI MONTEVERRO 2010
Un inverno con una primavera (in parte) piovosi e la siccità estiva sono stati compensati da un fine stagione molto buono che ha permesso una raccolta ottimale. Complesso, equilibrato, con sensazioni floreali, di erbe aromatiche, spezie e frutta rossa fresca. Sorso dinamico, più potente dei precedenti, sapidità ed acidità insieme a tannini fini conferiscono profondità e godibilità alla beva. Ha ancora molti anni davanti a sé.
TERRA DI MONTEVERRO 2011
L’inverno molto piovoso ha creato le necessarie riserve idriche per fronteggiare una primavera particolarmente secca, seguita da ondate di caldo ad agosto che hanno anticipato la vendemmia. Profumi di erbe selvatiche e balsamiche (eucalipto, menta), pepe, spezie orientali, con nuances di piccoli frutti scuri. Struttura, concentrazione e un tannino fine e leggermente astringente sono ben integrati con note vegetali che danno origine ad un sorso piacevole, fresco e succoso. Da bere adesso.
TERRA DI MONTEVERRO 2012
Annata difficile, calda, inverno molto secco in parte compensato da piogge primaverili e temperature estive miti. Nonostante la vendemmia anticipata le uve sono risultate di elevata concentrazione zuccherina, il che ha indotto macerazioni più brevi. Sensazioni floreali, balsamiche (menta), spezie, caffè e frutta scura. L’attacco nel palato è caldo, seguito da un tannino astringente con note verdi ma anche da frutta matura e ritorni di erbe aromatiche e torrefazione.
TERRA DI MONTEVERRO 2013
Un inverno caratterizzato da grandi precipitazioni è stato compensato da primavera ed estate equilibrate che hanno generato una vendemmia perfetta. Ne è scaturito un vino di grande armonia e piacevolezza che ancora non ha raggiunto il suo apice qualitativo. Sentori complessi di ciliegie, lamponi, cuoio, erbe selvatiche, resina e note finali di spezie e frutta scura. Il gusto è ricco, con ritorni di frutti rossi e neri; il tannino setoso, il sorso espressivo ed elegante lo rendono un vino di grande charme.
TERRA DI MONTEVERRO 2014
Annata difficile, molte piogge hanno generato una crescita eccessiva dell’apparato fogliare delle piante; possiamo definirla annata fresca, dove la giusta maturazione delle uve ha rappresentato un traguardo da raggiungere. Profumi freschi e floreali, note balsamiche, vegetali e di sottobosco, frutti rossi e spezie. Nel palato si evidenzia una frutta rossa (ribes, lampone) succosa e fresca, l’acidità e un tannino equilibrato inducono una beva molto piacevole. Al suo apice.
TERRA DI MONTEVERRO 2015
Condizioni climatiche da manuale hanno favorito una più che corretta fase vegetativa e invaiatura, con acini piccoli e concentrati, ricchi di aromi. Sentori intensi di lamponi e ribes rosso, note balsamiche e speziate caratterizzano l’olfatto che evidenzia anche note legnose. Il sorso è ricco e succoso, il tannino un po’ asciugante ma levigato, il finale sapido e fresco.
TERRA DI MONTEVERRO 2016
La stagione vegetativa 2016 è stata praticamente perfetta, ad un’eccellente fioritura ed allegagione è seguita una maturazione con un equilibrio qualitativo delle uve ottimale. All’olfatto è elegante e seducente, con profumi di piccoli frutti rossi, violette, erbe mediterranee e pepe bianco. La bocca è appagante, il sorso fresco e setoso, con una grande armonia tra un tannino deciso e levigato e un frutto rosso ricco e di bella maturità, le note finali di liquirizia e china ne confermano l’eleganza e la grande classe.
TERRA DI MONTEVERRO 2017
Altra stagione climatica critica, segnata da una grande siccità che ha causato uno stress idrico alle piante e indotto ad una vendemmia anticipata. Profumi floreali (viola), di frutta rossa molto matura e in confettura e nuances cioccolatose. Al gusto emerge un tannino molto astringente, seguito da acidità e ritorni di frutta rossa ed erbe aromatiche. Sicuramente una maggiore sosta in bottiglia potrebbe migliorare e smussare le note asciuganti del tannino.
TERRA DI MONTEVERRO 2018
Dopo un caldo e secco 2017, il 2018 ha segnato un ritorno a climi più regolari, inverno e primavera piovosi ed il resto della stagione abbastanza serena. Ultima annata prodotta, che celebra il decennale inaugurando anche una nuova etichetta con un tratto più semplice e immediato che meglio rispecchia lo stile e il carattere del vino. Al naso sentori intensi di frutta macerata (prugna, mora, gelso), seguiti da nuances balsamiche e floreali. La beva denota buona struttura, un tannino deciso ma ben integrato e una altrettanto decisa acidità, uniti a toni fruttati e note di caffè che equilibrano la beva.
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