In un caldo pomeriggio di una domenica d’estate, dopo un lungo periodo di inattività forzata (un po’ per tutti) si è svolta una delle prime degustazioni all’aperto. E c’è stata una bella risposta di adesioni, anche considerando il numero limitato di partecipanti, a seguito delle misure di sicurezza dovute al post COVID 19. Vuoi per la voglia di riprendere, vuoi per la curiosità, vuoi per quel senso di evasione e di voler per certi versi dimenticare i due mesi di lockdown, che ha reso una degustazione che in tempi normali sarebbe stata quasi una cosa scontata, un evento che ha fatto riassaporare la convivialità ed il piacere di poter degustare anche qualche vino poco conosciuto, ma non per questo poco interessante. Già antecedentemente in un articolo di questa Testata giornalistica avevamo cercato di far capire come i piccoli produttori etnei possano essere una grande ricchezza, sia per le tradizioni storiche, sia per i vini che producono fra le varie difficoltà che comporta essere di dimensioni limitate ed in alcuni casi essere giovani produttori, ma senza per questo rinunciare ad ottenere un bel vino. Perchè è giusto ricordare che per un vino, ci sono progetti che comprendono: investimenti economici, lavoro, studi, passione, fatica e molto altro ancora. Nel territorio etneo non mancano le sorprese ed il poter conoscere e degustare vini che non si trovano facilmente e che allo stesso tempo riescano a dare una buona impressione ed a confermare come il piccolo sia spesso bello (e buono). Degustando i vari vini dei produttori meno noti, ne può uscire fuori una piccola (ma interessante) lista su qualche vino per l’estate. Iniziando da un bianco, proseguendo con un rosato per concludere con il rosso.
Il bianco è un Etna Bianco D. O. C. della Vini Calì ottenuto con un blend di 80% di Carricante, 15% di Catarratto e 5% Grillo. La vigna si trova a Linguaglossa (CT), in Contrada Lavina per un’estensione di 2,5 ettari vitati ed altri 3,5 in cui sono piantati ulivi, noccioli ed alberi da frutto. Il vino si chiama Fanciulla, annata 2019 e si presenta con un colore giallo tenue, profumi di frutta esotica (banana) e di floreale (ginestra in maniera delicata), per arrivare alla nota agrumata. Una buona freschezza che lo caratterizza come Etna Bianco D. O. C. e che gli dona lunghezza di beva e persistenza. L’azienda è giovane poichè ha iniziato cinque anni fa. Ciò, conti alla mano, fa capire come questa sia la primissima produzione (tre anni per portare la vigna a regime, sei i mesi di affinamento in bottiglia).
Per il rosato ci si sposta nella zona di Castiglione di Sicilia (CT), Produttori Etna Nord, una coesione di tre produttori che nel caso in questione porta il nome di Tenuta Antica Cavalleria che produce il vino DAME 2018 – Etna Rosato D. O. C., ottenuto da Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio. La vigna è sita in Contrada Cavalleria e Pietramarina. Un’estensione di sei ettari nei quali vengono coltivati il Nerello Mascalese ed il Nerello Cappuccio, ad un’altitudine fra collina e montagna, quindi in un microclima ideale per le viti. Il DAME è un rosato ottenuto da pressatura soffice ed i quantitativi di bottiglie ottenute sono bassi (a seconda dell’annata si può andare dalle 700 alle 2.000 bottiglie). DAME è un rosato con un bouquet intrigante e ricco, composto da liquirizia, pomodoro secco, cappero, salvia. Sorso brioso e fresco con una scia salina che arricchisce il tutto. Una buona persistenza. Un bel rosato.
“l’intero universo è in un bicchiere di vino”
Rimanendo a Castiglione di Sicilia, Contrada Piano Daini, la Cantina Battiati ad una quota di 650 metri s.l.m. coltiva Nerelllo Mascalese e Nerello Cappuccio dalle quali si ottiene il loro Etna Rosso D. O. C. Avinavita 2016. Il nome del vino già fa capire che si tratta di un Etna Rosso D. O. C. con prospettive di affrontare il tempo senza alcun timore. Avi na vita in termini dialettali significa “Ha una vita”. Questa frase si può intendere come la possibilità di avere una vita d’avanti, oppure come tradizione (quasi a siginificare che è da sempre che si fa così). Ma a parte questo, è un vino che pur avendo quasi quattro anni, conserva una sua gioventù e briosità. All’esame organolettico si presenta con profumi di ciliegia acerba, humus, note di sottobosco e qualche accenno di erba tagliata. Alla beva è importante con una freschezza notevole e tannini fervidi. Di buona struttura e con una buona persistenza. 90% Nerello Mascalese e 10% di Nerello Cappuccio, un periodo di affinamento in tonneau di oltre due anni e mezzo ed un affinamento in bottiglia di otto mesi, fanno intuire come il millesimo 2016 rappresenti un’ottima annata. La frase riportata prima (“l’intero universo è in un bicchiere di vino”), fa capire come in una bottiglia ci sia tutta la passione e come un bicchiere possa contenere un universo di idee, emozioni, fatiche. In un certo qual senso rispecchia la filosofia aziendale della Cantina Battiati.
Sempre in Contrada Piano dei Daini (Castiglione di Sicilia) ha le proprie vigne l’Azienda Agricola Sofia. Il suo Etna Rosso D.O.C. Contrada Piano dei Daini 2018, riesce a conservare ed a esprimere tutte le caratteristiche di un vino etneo, grazie all’affinamento in vasche di cemento. Nerello Mascalese in purezza, prima annata di produzione per un quantitativo di 3.000 bottiglie. La vigna da dove provengono le uve si trova ad un’altitudine di 700 metri s.l. m. ed ha una superficie di un ettaro. Odorandolo è austero all’inizio, con sentori di fiori appassiti, cappero, lievi note di liquirizia. Sorso imponente, con una buona freschezza ed un finale salino. Di buona struttura e con una beva appagante. Pochi quantitativi di bottiglie prodotte, ne fanno un piccolo cimelio che si distingue proprio per la sua lavorazione che non influisce sulle caratteristiche del vitigno e del vino.
Come per tutte le cose importanti si inizia per gioco e poi... si fa sul serio. È dal 2006 che mi sono appassionato e sono stato introdotto nel mondo del vino, GRAZIE a MIO PADRE. Poi per capire qualcosa in più ho seguito un corso e..... nel 2013 ho conseguito il diploma di sommelier. A tutti coloro che sono appassionati di vino, dico che bisogna sempre provare e degustare vini diversi, cercando di capire quello che il vino ci trasmette, soffermandoci sulle sensazioni e sulle emozioni che può dare.
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